圣经文本

 

Levitico第2章

学习

   

1 Quando qualcuno presenterà all’Eterno come offerta una oblazione, la sua offerta sarà di fior di farina; vi verserà sopra dell’olio e v’aggiungerà dell’incenso.

2 E la porterà ai sacerdoti figliuoli d’Aaronne; e il sacerdote prenderà una manata piena del fior di farina spruzzata d’olio, con tutto l’incenso, e farà fumare ogni cosa sull’altare, come ricordanza. Questo è un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all’Eterno.

3 Ciò che rimarrà dell’oblazione sarà per Aaronne e per i suoi figliuoli; è cosa santissima tra i sacrifizi fatti mediante il fuoco all’Eterno.

4 E quando offrirai un’oblazione di cosa cotta in forno, ti servirai di focacce non lievitate di fior di farina impastata con olio, e di gallette senza lievito unte d’olio.

5 E se la tua offerta è un’oblazione cotta sulla gratella, sarà di fior di farina, impastata con olio, senza lievito.

6 La farai a pezzi, e vi verserai su dell’olio; è un’oblazione.

7 E se la tua offerta è un’oblazione cotta in padella, sarà fatta di fior di farina con olio.

8 Porterai all’Eterno l’oblazione fatta di queste cose; sarà presentata al sacerdote, che la porterà sull’altare.

9 Il sacerdote preleverà dall’oblazione la parte che dev’essere offerta come ricordanza, e la farà fumare sull’altare. E’ un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all’Eterno.

10 Ciò che rimarrà dell’oblazione sarà per Aaronne e per i suoi figliuoli; è cosa santissima tra i sacrifizi fatti mediante il fuoco all’Eterno.

11 Qualunque oblazione offrirete all’Eterno sarà senza lievito; poiché non farete fumar nulla che contenga lievito o miele, come sacrifizio fatto mediante il fuoco all’Eterno.

12 Potrete offrirne all’Eterno come oblazione di primizie; ma queste offerte non saranno poste sull’altare come offerte di soave odore.

13 E ogni oblazione che offrirai, la condirai con sale e non lascerai la tua oblazione mancar di sale, segno del patto del tuo Dio. Su tutte le tue offerte offrirai del sale.

14 E se offri all’Eterno un’oblazione di primizie, offrirai, come oblazione delle tue primizie, delle spighe tostate al fuoco, chicchi di grano nuovo, tritati.

15 E vi porrai su dell’olio e v’aggiungerai dell’incenso: è un’oblazione.

16 E il sacerdote farà fumare come ricordanza una parte del grano tritato e dell’olio, con tutto l’incenso. E’ un sacrifizio fatto mediante il fuoco all’Eterno.

   

来自斯威登堡的著作

 

Arcana Coelestia#9393

学习本章节

  
/10837  

到目前为止,该译本包含直到#2134 的段落。可能还在翻译中。如果您点击左箭头,就能找到最后一个已翻译的数字。

  
/10837  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

来自斯威登堡的著作

 

Arcana Coelestia#2057

学习本章节

  
/10837  
  

2057. Che non è circonciso nella carne del suo prepuzio. Che ciò significhi chi è nell'amore di sé è evidente da ciò che è stato detto sopra riguardo al significato di essere circonciso e di prepuzio (nn. 2039, 2049), e anche di carne (n. 2041). La carne del prepuzio simboleggia l'amore di sé. Quelli all'interno della chiesa che sono nella falsità, e allo stesso tempo sono nell'amore di sé, sono soprattutto coloro che profanano le cose sante; non coloro che sono in qualche altro amore, perché l'amore di sé è il più dannoso di tutti, perché è distruttivo della società, e quindi del genere umano, come è stato mostrato (n. 2045). Che sia anche diametralmente opposto all'amore reciproco, in cui il cielo consiste, e quindi è distruttivo dell'ordine stesso, può essere visto dagli spiriti malvagi e dai geni nell'altra vita; e anche dagli inferni, in cui nulla regna sopra l’amore di sé; e dato che l'amore di sé regna lì, dominano tutti i generi di odi, vendette e crudeltà, perché questi derivano da esso.

[2] L'amore reciproco nei cieli consiste nel fatto che si ami il prossimo più di se stessi, il cui effetto è che il cielo intero si manifesta come un solo uomo; perché per mezzo dell'amore reciproco tutti sono così consociati dal Signore, e quindi le gioie di tutti sono reciprocamente condivise, e quelle di ognuno a tutti. Di conseguenza, la forma celeste è tale che ogni cosa è come se fosse una sorta di centro, quindi un centro di condivisione, e di conseguenza di felicità, da parte di tutti; e questo in accordo con tutte le varietà dell'amore reciproco, che sono innumerevoli. E poiché coloro che sono in quell'amore percepiscono la più grande felicità nell'essere in grado di comunicare agli altri ciò che scorre in loro, e questo dal cuore, la comunicazione diventa perpetua ed eterna. A questo riguardo, all’incremento del regno del Signore, aumenta anche la felicità degli angeli. Poiché gli angeli sono in società e dimore distinte, non pensano a questo; ma il Signore dispone così tutte le cose sia in generale, sia nel particolare. Tale è il regno del Signore nei cieli.

[3] Nient'altro si sforza di distruggere questa forma e questo ordine se non l’amore di sé, e quindi tutti coloro che nell'altra vita sono nell'amore di sé, sono più profondamente infernali degli altri, perché l'amore di sé non condivide nulla con gli altri, ma estingue e soffoca la loro gioia e felicità. Qualunque gioia fluisca dagli altri, essi la ricevono in se stessi, la concentrano in se stessi, lo trasformano nel sudicio del loro proprium, arrestando ogni ulteriore condivisione, e quindi distruggendo tutto ciò che tende all'unanimità e alla cooperazione. Da ciò deriva la dissociazione e, conseguentemente, la distruzione. E dato che ogni persona di una simile indole desidera essere servita, corteggiata e adorata dagli altri, e non ama nessuno se non se stesso, di qui viene la dissociazione, che li conduce in uno stato tale che percepiscano nulla di più piacevole che torturare gli altri, in modi terribili, attraverso fantasie che affiorano dall'odio, dalla vendetta e dalla crudeltà. Quando tali persone arrivano presso una società in cui risiede l'amore reciproco, sono allontanate da loro stesso carattere, come pesi morti e impuri in un'aura pura e vivente, perché tutta la gioia influente termina in loro stessi; e poiché emanano una folle idea di sé, la loro gioia è lì trasformata in un fetore cadaverico, con cui si rende manifesto l’inferno del sé, oltre ad essere in preda ad una terribile angoscia.

[4] Da ciò possiamo vedere che è la natura dell'amore di sé ad essere distruttiva non solo del genere umano (come mostrato sopra, n. 2045, ma anche dell'ordine celeste; e così che non c'è nulla in esso se non impurità, sudiciume, profanazione e l'inferno stesso; per quanto piccolo possa sembrare a coloro che ci sono dentro. Coloro che sono nell'amore di sé disprezzano gli altri in confronto a se stessi, e odiano quelli che non li favoriscono, non li servono e non hanno una qualche forma di adorazione per loro; e provano un crudele diletto nella vendetta e nel privare gli altri dell'onore, della reputazione, della ricchezza e della vita. Coloro che sono nell'amore di sé sono in questi mali; e coloro che sono in questi mali, possono da ciò sapere di essere nell'amore di sé.

  
/10837  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.