Libertà di parola. Libero pensiero. Libera religione.
Da New Christian Bible Study Staff (tradotto automaticamente in Italiano)
Divina Provvidenza #39
39. Le beatitudini, i rapimenti, i piaceri e le delizie, in una parola le felicità del cielo, non si possono descrivere con parole, ma nel cielo si possono avvertire tramite sensazioni percettibili. Infatti ciò che viene percepito solo con sensazioni non si può descrivere, perché non può adattarsi chiaramente alle idee del pensiero, e quindi neppure alle parole. L’intelletto può solamente vedere le cose pertinenti alla sapienza o alla verità, e non quelle pertinenti all’amore o al bene. Perciò le gioie celesti sono inesprimibili, anche se si trovano sullo stesso grado ascendente della sapienza. Le loro varietà sono infinite, e ciascuna è al di là di ogni descrizione: questo mi è stato detto, e l’ho percepito. Ma queste felicità entrano in noi nella misura in cui ci allontaniamo dalle cupidità dell’amore del male e della falsità, come se ciò avvenisse con le nostre forze, mentre è la forza del Signore ad agire. Infatti queste felicità sono le gioie delle affezioni del bene e della verità, e queste affezioni sono opposte alle cupidità dell’amore del male e della falsità. Le gioie proprie delle affezioni di ciò che è bene e vero trovano il loro principio dal Signore; così dall’intimo si diffondono nelle nostre parti inferiori fino alle più remote. In questo modo esse riempiono l’angelo, e fanno sì che egli sia – per così dire – nient’altro che gioia. Tali gioie, in infinite varietà, si trovano in ogni affezione per ciò che è bene e vero, principalmente nell’affezione per la sapienza.