In questo quarto capitolo del libro di Giona, (Giona 4), il profeta Giona ha una strana reazione al suo successo. È arrabbiato e imbronciato. Pensa di saperne più di Dio. Di cosa parla questa storia?
Il Rev. George McCurdy, nella sua esegesi di questo capitolo, offre un riassunto nella sua Guida allo studio del Libro di Giona, che è disponibile gratuitamente come .pdf, per il vostro uso. Di seguito, abbiamo estratto una parte del suo riassunto e l'abbiamo modificato per l'uso in questo contesto.
Le persone della chiesa ebraica al tempo di Giona non volevano riconsiderare il loro credo nel loro "status di nazione più favorita". Sfidavano il Signore. Non riuscivano a capire perché Egli volesse salvare i loro nemici a Ninive.
Nonostante le dure lezioni nei capitoli 1 e 2, e il suo successo descritto nel capitolo 3, Giona pensava ancora di saperne di più del Signore. Pensava che Dio fosse troppo morbido e amorevole - troppo indulgente - e che avesse bisogno di avvicinarsi alla visione più dura di Giona.
Giona divenne così arrabbiato e vendicativo che preferì morire piuttosto che approvare il modo del Signore di salvare i Niniviti. Il suo amor proprio voleva ombra, protezione per i suoi concetti. Il Signore doveva porre fine a tale pensiero; il verme fece morire la zucca dall'interno. Il Signore mandò poi un veemente vento dell'est, che rappresenta un soffio via del pensiero stagnante della chiesa.
Il sole celeste del Signore brillò su Giona, ma egli si sentì svenire. Qui, l'insistenza di Giona sulla propria inquietante visione delle cose lo mise a disagio con la visione del Signore. La guida divina gli offrì un modo per imparare a godere del successo dei suoi vicini come se fosse suo, ma lui non volle prenderlo.
Per noi, allora... cosa? Questa storia ci sta dicendo che non possiamo tenere le verità della Parola solo per noi; dobbiamo andare a Ninive e condividerle. E poi, se la gente inizia ad ascoltarle e le usa per cambiare la propria vita, non possiamo permetterci di risentirci perché il Signore accetta il loro pentimento e li perdona. È una reazione molto umana; pensa ai discepoli che fanno a gara per essere i primi nella struttura di comando del Signore (Luca 9:46), o il fratello del figliol prodigo (Luca 15:28-29), o i lavoratori della vigna che avevano lavorato tutto il giorno per un denario (Matteo 20:10-12). Ma... non è una buona reazione. Il Signore non l'ammira in Giona, e non l'ammira nemmeno quando si presenta nella nostra mente.
Il Rev. Martin Pennington raccomanda diversi passaggi esplicativi dagli scritti teologici di Swedenborg:
"Ombra o ombra significa che la percezione del bene e della verità giace nell'oscurità". (Arcana Coelestia 2367)
"La vite è un bene spirituale (la chiesa spirituale)". (Arcana Coelestia 217)
"Un verme rappresenta la falsità che rosicchia e tormenta". (Arcana Coelestia 8481)
"'E il sole si scaldò' in senso contrario significa amore di sé e amore del mondo". (Arcana Coelestia 8487)
E... ecco un link a un interessante sermone (audio) su questo capitolo, del Rev. Todd Beiswenger.
