La Bibbia

 

Genesi 17:27

Studio

       

27 E tutti gli uomini della sua casa, tanto quelli nati in casa quanto quelli comprati con danaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui.

Dalle opere di Swedenborg

 

Arcana Coelestia #2041

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2041. Circonciderete la carne del vostro prepuzio. Che ciò significhi la rimozione dell’amore di sé e del mondo è evidente dalla rappresentazione e dal significato di circoncisione, cioè purificazione dagli amori sordidi (spiegato sopra, n. 2039; e dal significato di carne, cioè ciò che è proprio dell’uomo (di cui si è trattato prima, n. 999. Ciò che è proprio dell’uomo non è altro che l’amore di sé e del mondo, quindi è tutta la cupidità che ne deriva; e quanto sia sordido questo proprio, è stato mostrato nel primo volume (n. 141, 150, 154, 210, 215, 694, 731, 874-876, 987, 1047).

Dato che é il proprio dell’uomo che deve essere rimosso, l’espressione carne del prepuzio è usuale.

[2] Ci sono due cosiddetti amori e le loro cupidità che ostruiscono l’influsso dell’amore celeste dal Signore; perché quando questi regnano nell’interiore e nell’esterno dell’uomo, e si impossessano di lui, essi rifiutano o soffocano, e pervertono e contaminano, l’influsso dell’amore celeste; poiché sono totalmente contrari all’amore celeste, di cui, per volontà della Divina misericordia del Signore, si dirà in seguito. Ma nella misura in cui questi amori sono rimossi, nella stessa misura l’amore celeste che che fluisce dal Signore comincia ad apparire, anzi, fa luce nell’uomo interiore; e nella stessa misura egli comincia a vedere di essere nel male e nella falsità; fino a realizzare di essere realmente impuro e insignificante; e infine, che questo è il suo proprio. Coloro che devono essere rigenerati sono quelli da cui questi amori devono essere rimossi.

[3] L’osservazione di questa rimozione è possibile anche al non rigenerato, perché quando le cupidità di questi amori sono quiescenti in loro, come a volte accade quando sono in una santa meditazione, o quando le cupidità sono in uno stato di sospensione, come accade quando accadono sventure, malattie e sofferenze, e specialmente al momento della morte, quindi, dato che le cose corporee e mondane si sono arenate come se fossero estinte, essi osservano qualcosa della luce celestiale e il conseguente conforto. Ma presso queste persone non c’è la rimozione delle cupidità in questione, ma solo uno stato di sospensione, perché quando ritornano nel loro stato precedente, subito ricadono nelle stesse bramosie.

[4] Anche presso i malvagi, le cose corporee e mondane possono essere in uno stato di quiescenza, e possono quindi essere come sollevate in una sorta di celestiale, come a volte accade con le anime nell’altra vita, specialmente quelle che al loro arrivo desiderano intensamente vedere la gloria del Signore, perché avevano sentito tanto parlare del cielo mentre vivevano nel mondo. Le cose esteriori sopra indicate vengono poi sospese in loro, e in questo modo vengono trasportate nel primo cielo e godono della loro cupidità. Ma non possono rimanere a lungo, perché c’è solo una quiescenza delle cose corporee e mondane, e non una rimozione di esse, come per gli angeli (di cui, si veda n. 541,542).

Deve essere noto che l’amore celeste fluisce continuamente nell’uomo dal Signore, e che nient’altro lo ostruisce e lo impedisce, e rende impossibile la sua ricezione eccetto le cupidità di quegli amori e le falsità che ne derivano.

  
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Dalle opere di Swedenborg

 

Arcana Coelestia #731

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731. Ogni sostanza che ho creato la sterminerò dalle facce del suolo. Che questo significa il proprio dell'uomo, che è come se distrutto quando viene vivificato, è evidente da quanto è stato detto prima di questo proprio. Il proprio dell'uomo è tutto il male e il falso. Finché questo perdura, l'uomo è morto; ma quando egli entra nelle tentazioni si disperde, cioè, è allentato e temperato dalla verità e dai beni, dal Signore, e quindi è vivificato e appare come se non fosse presente. Che non appare e che non è più dannoso è inteso con sterminerò. E nondimeno non è distrutto, ma rimane. È quasi come il bianco e il nero, che quando variamente modificati dai raggi di luce si trasformano in bellissimi colori come il blu, giallo e viola, che secondo la loro disposizione si presentano in sfumature belle e piacevoli, come nei fiori, pur rimanendo profondamente ed essenzialmente bianco e nero. Ma siccome qui si tratta contestualmente della devastazione finale di quelli che appartenevano alla più antica chiesa, per sterminerò ogni sostanza esistente che ho creato, dalle facce del suolo si intende anche coloro che perirono (come anche nel versetto seguente, 23). La sostanza che ho creato è ogni uomo, in cui c'era un seme celeste, o che era della chiesa; e quindi, sia qui che nel versetto seguente, è usato il termine suolo che significa l'uomo della chiesa in cui sono stati impiantati il bene e la verità. Questo seme, in quelli denominati - i cui mali e falsità devono essere dispersi, come si è detto prima - crebbe gradualmente. Mentre presso quelli che vissero prima del diluvio, che perirono, fu estinto dalla zizzania.

  
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