La Bibbia

 

Exodus 2:25

Studio

       

25 And the Lord looked upon the children of Israel, and he knew them.

Commento

 

Giacobbe o Israele (l'uomo)

  

A Giacobbe viene detto due volte che il suo nome ora sarà Israele. La prima volta è quando lotta con un angelo durante il suo viaggio per incontrare Esaù, e l'angelo gli dice che il suo nome sarà cambiato.

Dopo essersi riconciliato con Esaù, prendono strade diverse. Giacobbe si trasferisce a Sichem e poi a Bethel, dove costruisce un altare al Signore. Il Signore gli appare lì, rinnova l'alleanza che aveva fatto con Abramo e gli dice di nuovo che il suo nome sarà Israele (Genesi 35). La storia continua a raccontare della nascita di Beniamino e della morte di Rachele nel partorirlo, e poi del ritorno di Giacobbe da Isacco e della morte e sepoltura di Isacco.

Ma a quel punto il filo conduttore della storia lascia Israele e si rivolge a Giuseppe, e Israele è appena menzionato fino a quando Giuseppe è salito al potere in Egitto, si è rivelato ai suoi fratelli e dice loro di portare tutta la famiglia del padre giù in Egitto. Lì, prima che Israele muoia, benedice i figli di Giuseppe, più tutti i suoi figli. Dopo la sua morte viene riportato nella terra di Canaan per essere sepolto nella tomba di Abramo.

Nella storia di Giacobbe ed Esaù, Giacobbe rappresenta la verità ed Esaù il bene. Il soggiorno di Giacobbe a Padan-Aram, e la ricchezza che vi acquisì, rappresentano l'apprendimento delle verità delle Scritture, proprio come noi impariamo quando leggiamo i Dieci Comandamenti o il Discorso della Montagna. Il cambio di nome da Giacobbe a Israele rappresenta la realizzazione che ciò che impariamo non dovrebbe essere semplicemente conoscenza, ma dovrebbe essere le regole della nostra vita, da seguire con l'azione. Questa azione è il bene che Esaù ha rappresentato nella storia fino a quel momento, ma dopo la riconciliazione tra Giacobbe ed Esaù, Giacobbe come Israele rappresenta ora la verità e il bene, insieme.

È interessante che anche dopo il suo cambio di nome, Giacobbe viene chiamato raramente Israele. A volte è chiamato uno e a volte l'altro, e a volte è chiamato sia Giacobbe che Israele nello stesso verso (Genesi 46:2, 5, & 8 anche Salmo 14:7). Questo perché Giacobbe rappresenta la persona esterna e Israele la persona interna, e anche dopo che la persona interna è nata, passiamo gran parte della nostra vita vivendo a livello esterno.

(Riferimenti: Arcana Coelestia 4274, 4292, 4570, 5595, 6225, 6256, Genesi 2:5, 46:8)

Dalle opere di Swedenborg

 

Arcana Coelestia #6225

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6225. 'And Israel strengthened himself' means new powers received through spiritual good. This is clear from the meaning of 'strengthening oneself' as receiving new powers; and from the representation of 'Israel' as spiritual good from the natural, dealt with in 4286, 4598, 5801, 5803, 5806, 5812, 5817, 5819, 5826, 5833. The reason the new powers come through spiritual good is that in what has just been said Jacob is called Jacob but now he is called Israel; for this is what is said,

[Someone] told Jacob and said, Behold, your son Joseph has come to you; and Israel strengthened himself.

For 'Israel' is spiritual good from the natural, whereas 'Jacob' is the truth of the natural, and the truth of the natural, which is the truth of faith there, receives its strength through spiritual good, which is the good of charity. Also, 'Israel' is the internal aspect of the Church and 'Jacob' its external aspect, 4286, 4292, 4570. The external aspect of the Church derives its strength and receives its powers from nowhere else than its internal. The internal aspect of the Church exists among those governed by the good of charity, which is the good of faith, also the good of truth, and spiritual good as well, which are 'Israel'. But the external aspect of the Church exists among those governed by the truth of faith. They are not yet plainly governed by good; yet the truth they are governed by holds good within it, and this is 'Jacob'.

  
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Thanks to the Swedenborg Society for the permission to use this translation.