L’Amore Coniugale#155

原作者: 伊曼纽尔斯威登堡

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155. (13) La castità non può esistere presso coloro che hanno rinunciato al matrimonio, essendosi votati al celibato perpetuo, a meno che non vi sia, e rimanga in loro, un amore per la vita autenticamente coniugale. La castità non può esistere presso questi per la ragione che, dopo il voto perpetuo di celibato l’amore coniugale è allontanato, per cui senza l’amore non vi è neppure la castità. E poiché una propensione al sesso è sempre insita dalla creazione e quindi dalla nascita, quando questa è frenata e repressa non può che riaccendersi, e presso alcuni intensificarsi fino ad uno stato di eccitamento che, sale dal corpo e infesta lo spirito, e presso alcuni inquina lo spirito; e può darsi che dall’inquinamento dello spirito risultino profanate le cose che appartengono alla religione, che in tal caso saranno scaraventate fuori dalla loro sede interiore dove erano preservate nella santità, verso l’esteriore dove si degradano a cose della bocca e dei gesti; per tale motivo il Signore provvede affinché il celibato sia solo presso coloro che sono nel culto esteriore, i quali non si avvicinano il Signore e non leggono la Parola. Presso di loro la vita eterna non è messa seriamente in pericolo dal voto di celibato, né allo stesso tempo dalla promessa solenne di castità, come sarebbe con quelli che sono nel culto interiore. Si aggiunga a ciò, che molti non entrano in quello stato di loro spontanea volontà, ma alcuni, prima di acquisire la libertà attraverso la ragione, e altri a causa delle seduzioni del mondo.

[2] Tra coloro che scelgono il celibato allo scopo di ritirarsi dal mondo, per dedicare il proprio tempo libero al culto Divino, sono casti solo coloro presso i quali c’è stato un amore per la vita autenticamente coniugale prima di tale stato, o quelli presso i quali questo amore sorge e perdura; perché è dall'amore di questa vita che si realizza la castità. E per questo che dopo la morte tutti coloro che vivevano in monasteri sono finalmente sciolti dai loro voti e riconsegnati alla loro libertà, affinché possano scegliere una vita coniugale, o una vita al di fuori dal matrimonio, in base alle loro promesse e ai desideri del loro amore. Se poi accedono alla vita coniugale, anche coloro che hanno amato le cose spirituali del culto sono congiunti in matrimonio nel cielo. Ma coloro che scelgono una vita al di fuori del matrimonio vengono condotti verso i loro simili che abitano ai margini del cielo.

[3] Ho chiesto gli angeli se coloro che avevano votato se stessi alla pietà, e si sono dedicati al culto Divino, e così si sono ritirati dalle illusioni il mondo, e dalle concupiscenze della carne, e avevano a questo scopo fatto voto di perpetua verginità, vengono ricevuti nel cielo, e là diventano i primi tra i beati, secondo la loro fede. Ma gli angeli hanno risposto che sono effettivamente ricevuti, ma quando sentono la sfera dell’amore coniugale diventano tristi e inquieti; poi alcuni, di loro spontanea volontà, altri chiedendo il permesso, e altri ancora per comando sono mandati via; e quando sono fuori da quel cielo si apre per loro una strada che li conduce verso i loro compagni che erano in uno stato simile nel mondo, e quindi anziché essere preoccupati diventano di buon umore e gioiscono insieme.

  
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