Dalle opere di Swedenborg

 

Cielo e inferno #2

Studia questo passo

  
/ 603  
  

2. PARTE 1 - CIELO

1.) Il Signore è il Dio del cielo

Innanzi tutto deve essere noto chi è il Dio del cielo, perché da questo discendono tutte le cose. Nel cielo intero, nessun altro se non il Signore è riconosciuto quale Dio del cielo. Lì si dice, così come Egli stesso ha insegnato,

Che Egli è uno col Padre, e chi vede Lui, vede il Padre; che il Padre è in Lui e Lui nel Padre; che tutto ciò che è santo proviene da Lui (Giovanni 10:30, 38; 14:9-11; 16:13-15)

Spesso ho parlato con gli angeli di questo argomento, ed essi hanno immancabilmente sostenuto che sono incapaci di dividere il Divino in tre, perché sanno e percepiscono che il Divino è Uno e questo Uno e nel Signore. Hanno anche detto che quelli della chiesa che nel mondo hanno sostenuto l’idea di tre entità Divine, non possono entrare nel cielo, fintanto che il loro ragionamento vaga da un Dio ad un altro; e lì non è permesso pensare tre e dire uno, 1 perché ognuno nel cielo parla secondo il proprio pensiero, infatti il discorso è il prodotto immediato del pensiero, ovvero è il pensiero che parla. Quindi quelli che in questo mondo separano il Divino in tre, e associano un’idea distinta ad ognuno di essi, e non individuano nell’idea di uno il Signore, non possono essere ricevuti nel cielo, perché nel cielo vi è una condivisione di tutti i pensieri, e perciò se qualcuno giunge lì con un’idea di tre, ma afferma uno, è subito individuato e respinto. Ma deve essere noto che tutti quelli che non hanno separato ciò che è vero da ciò che è buono, ovvero la fede dall’amore, accolgono nell’altra vita, ove sono opportunamente istruiti, l’idea del Signore che è il Dio dell’universo. Avviene altrimenti per quelli che hanno separato la fede dall’amore, cioè coloro che non hanno vissuto in conformità dei precetti della fede autentica.

Note a piè di pagina:

1. I cristiani sono stati esaminati nell'altra vita in merito alla loro idea di unico Dio ed è stato accertato che il loro pensiero è incentrato sul concetto di tre Dei (Arcana Coelestia 2329, 5256, 10736, 10738, 10821). La Divina Trinità nel Signore è riconosciuta nel cielo (nn. 14, 15, 1729, 2005, 5256, 9303).

  
/ 603  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

Dalle opere di Swedenborg

 

Arcana Coelestia #3897

Studia questo passo

  
/ 10837  
  

3897. GENESEOS 1

CAPUT TRIGESIMUM

Secundum institutum ante hoc caput explicanda veniunt quae Dominus docuit de ultimo judicio seu de ultimus temporibus Ecclesiae apud Matthaeum cap. xxiv. Ante caput praecedens explicata sunt quae ibi a versu 19-22 continentur 2 , nunc sequuntur quae a versu 23-28, nempe, Tunc si quis vobis dixerit, Ecce hic est Christus aut ibi, ne credatis. Surgent enim falsi Christi, et falsi prophetae, et dabunt signa magna et prodigia, ut seducant, si possibile, etiam electos. Ecce praedixi vobis. Si ergo dixerint vobis, Ecce in deserto est, ne exeatis; ecce in conclavibus, ne credatis. Sicut enim fulgur exit ab oriente et apparet usque ad occidentem, ita erit etiam adventas Filii hominis.

Ubicumque enim fuerit cadaver, illic congregabuntur etiam aquilae.

Note a piè di pagina:

1. The Manuscript and the First Latin Edition insert Libri.

2. The Manuscript has sunt

  
/ 10837  
  

This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

Dalle opere di Swedenborg

 

Arcana Coelestia #6183

Studia questo passo

  
/ 10837  
  

6183. ‘Et feras me ex Aegypto’: quod significet ut sit elevatio ex scientificis, constat ex significatione ‘ferre me’ quod sit elevatio, nam ab Aegypto ad terram Canaan dicitur ‘ascendere’ per quod significatur elevatio, n. 3084, 4539, 4969, 5406, 5817, 6007, ita per ‘ferre illuc ex Aegypto’; et ex significatione ‘Aegypti’ quod sint scientifica, de qua prius. Quid sit elevatio a scientificis, paucis dicendum est; regeneratio naturalis fit per insinuationem vitae spiritualis a Domino per internum hominem in scientifica ibi; de hac insinuatione actum est in hoc capite; at cum homo ita regeneratus est, si talis est, ut 1 ulterius regenerari possit, elevatur inde ad interius naturale quod sub auspicio immediato interni est; at si homo non talis est, tunc vita ejus spiritualis est in exteriore naturali; elevatio fit per abductionem a sensualibus et scientificis, ita per elevationem supra illa, et tunc homo in statum interioris cogitationis et affectionis pervenit, ita interius in caelum; qui in hoc statu sunt, in Ecclesia interna sunt, at qui in priore statu, in Ecclesia externa, et hi repraesentantur per ‘Jacobum’ at illi per ‘Israelem’; ut itaque Jacob sit Israel et sic per illum ut Israelem repraesentetur bonum spirituale quod est in interiore naturali, ita Ecclesia spiritualis interna, haec dicta sunt.

Note a piè di pagina:

1. The editors of the third Latin edition made a minor correction here. For details, see the end of the appropriate volume of that edition.

  
/ 10837  
  

This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.