Des oeuvres de Swedenborg

 

Fede #1

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1. I. ­ Tutte le altre opere non sono opere di carità in senso stretto, ma sono riflessi, oppure semplici buone azioni esteriori ovvero debiti di riconoscenza. Insegnamenti per la nuova Gerusalemme sulla Fede I la fede è un riconoscimento interiore della verità

Oggigiorno, le persone ritengono che fede non significhi altro che ritenere vero qualcosa perché lo insegna la chiesa e perché non risulta familiare all'intelletto. Infatti si dice comunemente: “Credi, e non dubitare”. Se qualcuno replica “Non capisco”, gli viene risposto: “Ecco perché devi credere.” Il risultato è che la fede di oggi è una fede nell'ignoto e può essere chiamata fede cieca; e siccome è trasmessa da una persona all'altra, è una fede tramandata dal passato. Diventerà chiaro nelle seguenti pagine che questa non è una fede spirituale.

  
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Fede #33

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33. Queste poche riflessioni possono bastare per mostrare che la conoscenza di ciò che è vero e buono non costituisce fede finché l’uomo non è nella carità, ma è una risorsa dalla quale può essere formata una fede, dalla carità. La conoscenza della verità è autentica quando l’uomo è stato rigenerato. Così è anche per la conoscenza del bene, dal momento che l’apprendimento di ciò che è bene ha luogo nell'intelletto; ma il desiderio di fare il bene si sviluppa nella volontà. Così l’uomo chiama verità qualcosa se è nel suo intelletto; e chiama lo bene se è nella sua volontà.

  
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