От "Съчиненията на Сведенборг

 

Vita #1

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1. Una fede separata dalla carità distrugge la chiesa e tutto ciò che essa rappresenta Insegnamenti sulla vita per la nuova Gerusalemme tratti dal Decalogo

I. La religione concerne il modo in cui si vive, e la via religiosa alla vita è fare il bene

Chiunque abbia una religione sa e riconosce che chi conduce una buona vita è salvato e chi conduce una vita cattiva è dannato. Quindi è notorio e riconosciuto che se si conduce una buona vita, si pensa rettamente non solo riguardo a Dio ma anche al nostro prossimo, il che non è il caso se si conduce una vita cattiva. Ciò che amiamo costituisce la nostra vita e qualunque cosa noi amiamo, non solo la facciamo liberamente, ma anche liberamente la pensiamo. Così diciamo che la vita è fare il bene perché fare il bene è inseparabile dal pensare rettamente. Se questo agire e questo pensare non coincidono in noi, non fanno parte della nostra vita. Questo, tuttavia, necessita di essere spiegato come segue.

  
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От "Съчиненията на Сведенборг

 

Vita #32

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32. IV. Nella misura in cui l’uomo volta le spalle al male perché è peccato, ama ciò che è vero.

Ci sono due principi assoluti che emanano dal Signore: il Divino bene e la Divina verità. Il Divino bene procede dal suo Divino amore, e la Divina verità, dalla sua Divina sapienza. Nel Signore, questi due sono uno e quindi procedono da lui come uno. Nondimeno, non sono ricevuti come uno dagli angeli nei cieli né da noi sulla terra. Ci sono alcuni angeli e persone che ricevono più verità Divina che bene Divino, e ce ne sono altri che ricevono più bene Divino che verità Divina. Perciò i cieli sono divisi in due regni, uno chiamato “regno celeste” e l'altro chiamato “regno spirituale.” I cieli che ricevono maggiormente Divino bene formano il regno celeste, quelli che ricevono maggiormente Divina verità formano il regno spirituale. Su questi due regni in cui i cieli sono distinti, si veda in Cielo e inferno nn. 20­28.

[2] Tuttavia, gli angeli di ogni cielo godono di sapienza e intelligenza solo fino al punto in cui il bene che essi praticano è unito alla verità. Ogni loro buona azione che non sia unita alla verità, di fatto non è buona. Possiamo rilevare da questo che il bene, unito alla verità, genera amore e sapienza sia per l’angelo, sia per l’uomo e per noi; e dato che gli angeli sono angeli in virtù del loro amore e della loro sapienza, e poiché lo stesso vale per noi, possiamo vedere che il bene unito alla verità è ciò che fa di un angelo un angelo del cielo, e di una persona un autentico membro della chiesa.

  
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