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Matteo 24:23

Дослідження

       

23 Allora, se alcuno vi dice: "Il Cristo eccolo qui, eccolo là", non lo credete;

З творів Сведенборга

 

Arcana Coelestia #1409

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1409. Che gli eventi storici siano rappresentativi, e che ogni singola parola abbia un preciso significato, si evince da quanto è stato già detto e mostrato in merito agli elementi rappresentativi e significativi (n 665, 920, 1361).

Tuttavia, poiché gli elementi rappresentativi cominciano qui, è bene dare brevemente un'ulteriore spiegazione del soggetto. La chiesa più antica, che era celeste, considerava tutte le cose terrene e mondane, e anche corporee, che erano percepite dai sensi, come cose morte. Ma poiché ciascuna e tutte le cose nel mondo rappresenta qualcosa di specifico del regno del Signore, e quindi delle cose celesti e spirituali, quando questi le vedevano o le percepivano attraverso o loro sensi, non pensavano minimamente ad esse, ma alle cose celesti e spirituali; infatti essi non pensavano alle cose mondane, ma per mezzo di esse; e quindi presso di loro le cose che erano morte diventavano viventi.

[2] Le cose così rappresentate furono tramandate oralmente ai loro discendenti e furono ridotte in principi dottrinali da questi ultimi, che costituivano la Parola della chiesa antica, dopo il diluvio. Presso la chiesa antica questi principi erano significativi; perché per loro tramite essi apprendevano le cose interiori, e da queste pensavano alle cose spirituali e alle cose celesti. Ma quando questa conoscenza cominciò ad estinguersi, al punto che non sapevano quale fosse il significato di queste cose, essi iniziarono a considerare le cose terrestri e mondane come sante, e ad adorarle, ignorandone il loro significato. Così nacque la chiesa rappresentativa, che ha avuto il suo inizio con Abramo e fu poi istituita presso la posterità di Giacobbe. Da ciò si può evincere che gli elementi rappresentativi hanno avuto la loro ascesa dagli oggetti significativi della chiesa antica, e questi dalle idee celesti della chiesa più antica.

[3] La natura degli elementi rappresentativi può scorgersi dagli eventi storici esposti nella Parola, in cui tutti gli atti dei padri, Abramo, Isacco e Giacobbe, e poi di Mosè, e dei giudici e dei re di Giuda e Israele, non erano altro che rappresentazioni. Abramo nella Parola, come è stato detto, rappresenta il Signore; e dato che gli rappresenta il Signore, rappresenta anche l'uomo celeste; Isacco allo stesso modo, rappresenta il Signore, e di lì, l'uomo spirituale. Giacobbe anche rappresenta il Signore, e di lì, il corrispondente uomo naturale.

[4] Nei soggetti rappresentativi, il carattere della persona non ha alcuna rilevanza, avendo riguardo unicamente per ciò che essa rappresenta; perché tutti i re di Giuda e di Israele, di qualsiasi carattere fossero, rappresentavano la regalità del Signore; e tutti i sacerdoti, di qualunque carattere fossero, rappresentavano la sua funzione sacerdotale. Così il malvagio, al pari del giusto potevano rappresentare il Signore e le cose celesti e spirituali del suo regno; perché, come è stato detto e mostrato sopra, ciò che è rappresentato è del tutto separato dalla persona rappresentante. Quindi tutti gli eventi storici hanno questa funzione rappresentativa; ed essendo tali, ne consegue che ogni singolo termine della Parola ha un preciso significato cioè, hanno un distinto significato nel senso interno rispetto al suo significato letterale.

  
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Arcana Coelestia #665

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665. Che fare un'alleanza significa che sarebbe stato rigenerato è evidente dal fatto che non vi può essere alleanza tra il Signore e l'uomo diversa dalla congiunzione dell'amore e della fede, e quindi un'alleanza significa insieme. Perché il matrimonio celeste che è la più autentica alleanza, non esiste se non presso quelli che vengono rigenerati; in modo che in un senso più ampio, per rigenerazione si intende alleanza. Il Signore entra in alleanza con l'uomo quando lo rigenera; e quindi presso gli antichi, un patto non rappresentava nient'altro che questo. Nulla può essere raccolto dal senso letterale, se non che l'alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe, e in molti altri luoghi, con i loro discendenti, riguardava loro personalmente, quando erano tali da non poter essere rigenerati; perché avevano fatto del culto qualcosa di esteriore, supponendo che la santità poggiasse sulle cose esteriori del culto, senza che le cose interiori fosse essere unite ad esse. E quindi le alleanze fatte con loro erano solo rappresentative della rigenerazione. Allo stesso modo, i loro riti, con Abramo stesso, con Isacco e Giacobbe, i quali erano rappresentativi delle cose dell'amore e della fede. Allo stesso modo i sommi sacerdoti e i ministri del culto, qualunque fosse la loro indole, anche quelli che erano malvagi, potevano rappresentare il santissimo sacerdozio celeste. Nella rappresentazione non è rilevante la persona, ma ciò che essa rappresenta. Così tutti i re di Israele e di Giuda, anche il peggiore, rappresentavano la regalità del Signore, perfino il Faraone, che pose Giuseppe a capo dell'Egitto. Da queste e molte altre considerazioni – di cui per misericordia Divina del Signore si tratta qui di seguito – è evidente che le alleanze così spesso stipulate con i figli di Giacobbe erano solo riti religiosi rappresentativi.

  
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