565. L'amore del mondo, è un amore contrapposto all'amore celeste in una misura inferiore rispetto all'amore di sé, perché i mali nascosti al suo interno sono mali minori. L'amore del mondo consiste nel desiderio di assicurare a sé, per mezzo di ogni genere di artificio, la ricchezza altrui, e di riporre il proprio cuore nelle ricchezze, dedicando la propria vita a ciò che è mondano, e allontanandola così dall'amore spirituale, che è l'amore verso il prossimo, e quindi dal cielo e dal Divino. Ma questo amore è molteplice. Vi è un amore per la ricchezza al fine di essere elevati negli onori, quando questi soli sono amati. Vi è un amore per gli onori e per le dignità al fine di accrescere la ricchezza. Vi è un amore per la ricchezza per il bene di vari usi con i quali taluni si procurano piaceri nel mondo. C'è un amore per la ricchezza fine a se stessa, che è l'amore miserabile dell'avaro; e così via. Il fine per il quale la ricchezza è ricercata è chiamato il suo uso; ed è il fine o l'uso che conferisce all'amore la sua qualità; perché l'amore è tale quale è il fine in vista, e tutte le altre cose sono semplicemente mezzi al servizio di quel fine.