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Esodo 31

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1 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: Vedi, io ho chiamato per nome Besaleel,

2 figliuol di Uri, figliuol di Hur, della tribù di Giuda.

3 E l’ho ripieno dello spirito di Dio, in industria, e in ingegno, e in sapere, e in ogni artificio;

4 per far disegni da lavorare in oro, e in argento, e in rame;

5 e in arte di pietre da legare, e in arte di lavorar di legno, in qualunque lavorio.

6 Ed ecco, io gli ho aggiunto Oholiab, figliuol di Ahisamac, della tribù di Dan. Io ho oltre a ciò messa industria nell’animo d’ogni uomo industrioso, acciocchè facciano tutte le cose che io ti ho comandate.

7 Il Tabernacolo della convenenza, e l’Arca per la Testimonianza, e il Coperchio che ha da esser sopra essa, e tutti gli arredi del Tabernacolo.

8 E la Tavola, e i suoi strumenti; e il Candelliere puro, e tutti i suoi strumenti; e l’Altar de’ profumi.

9 E l’Altar degli olocausti, e tutti i suoi strumenti; e la Conca, e il suo piede.

10 E i vestimenti del servigio divino, e i vestimenti sacri del Sacerdote Aaronne, e i vestimenti dei suoi figliuoli, per esercitare il sacerdozio.

11 E l’olio dell’Unzione, e il profumo degli aromati per lo Santuario. Facciano interamente com’io ti ho comandato.

12 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:

13 E tu, parla a’ figliuoli di Israele, dicendo: Tuttavia osservate i miei Sabati; perciocchè il Sabato è un segnale fra me e voi, per le vostre età; acciocchè voi conosciate ch’io sono il Signore che vi santifico.

14 Osservate adunque il Sabato; perciocchè egli vi è un giorno santo; chiunque lo profanerà del tutto sia fatto morire; perciocchè qualunque persona farà in esso alcun lavoro, sarà ricisa d’infra i suoi popoli.

15 Lavorisi sei giorni, ma al settimo giorno è il Sabato del riposo, giorno sacro al Signore; chiunque farà lavoro alcuno nel giorno del Sabato, del tutto sia fatto morire.

16 Osservino adunque i figliuoli d’Israele il Sabato, per celebrarlo per le loro età, per patto perpetuo.

17 Esso è un segnale perpetuo fra me e i figliuoli d’Israele; conciossiachè il Signore abbia in sei giorni fatto il cielo e la terra; e nel settimo giorno cessò, e si riposò.

18 E dopo che il Signore ebbe finito di parlar con Mosè in sul monte di Sinai, egli gli diede le due Tavole della Testimonianza, Tavole di pietra, scritte col dito di Dio.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

Iz Swedenborgovih djela

 

Arcana Coelestia #1299

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1299. E bitume al posto dell'argilla. Che questo significhi che avevano il male della cupidigia in luogo del bene si evince dal significato di bitume e di argilla nella Parola. Siccome il soggetto qui trattato è la costruzione della torre babilonese, questi termini ricorrono in quanto sono utilizzati nelle costruzioni. Qui, il bitume, essendo sulfureo e infiammabili, nella Parola rappresenta le bramosie, in particolare quelli che appartengono all'amore di sé. Bitume significa sia i mali della cupidigia, sia le falsità che ne derivano; che sono anche i mali con i quali la torre fu edificata; di cui si dirà qui di seguito. Che siano significate tali cose si evince in Isaia:

Il giorno della vendetta del Signore; i torrenti diventeranno pece, e la loro polvere in zolfo, e loro la terra diverrà pece ardente (Isaia 34:8-9)

Pece e zolfo rappresentano le falsità e mali della cupidigia. E così anche in altri luoghi.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

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Deuteronomio 5:22

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22 Queste parole pronunziò l’Eterno parlando a tutta la vostra raunanza, sul monte, di mezzo al fuoco, alla nuvola, all’oscurità, con voce forte, e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra, e me le diede.