295. Fidanzamenti e matrimoni
Fidanzamenti e matrimoni, e le relative cerimonie, sono trattati qui principalmente sotto il profilo della comprensione razionale. Perché le cose scritte in questo libro hanno quale finalità che il lettore possa vederne le sue verità attraverso la propria ragione, e quindi aderirvi. Perché in questo modo il suo spirito è persuaso, e le questioni di cui lo spirito è persuaso si radicano nella mente in una collocazione superiore a quelle introdotte per autorità, e facendo affidamento sull’autorità, in quanto la ragione non viene consultata; perché queste ultime non entrano nella mente ma nella sola memoria, e ivi sono mescolate con falsi ragionamenti e falsità; quindi sono al di sotto delle cose razionali che appartengono all'intelletto. Qualsiasi uomo può parlare di queste cose, attingendo alla memoria, come se razionalmente, ma in realtà assurdamente, poiché ragiona nello stesso modo in cui cammina il granchio, essendo il suo sguardo rivolto indietro. Non agisce così chi parla attingendo dall'intelletto. Quando si ragiona così la vista razionale sceglie tra le cose della memoria ciò che è appropriato, con cui si conferma la verità in sé. È per questo motivo che in questo capitolo, molte delle cose addotte appartengono a quelle comunemente accettate; come, ad esempio che la scelta appartiene agli uomini; che i genitori devono essere consultati; che deve essere stipulata una promessa; che un patto coniugale deve essere stipulato prima del matrimonio; che questo deve essere consacrato da un sacerdote; così pure che ci deve essere un ricevimento per festeggiare le nozze, e molte altre cose, che sono addotte al fine che l'uomo possa con la propria ragione vedere che queste cose sono incise nell’amore coniugale in quanto necessarie a dare l’impulso e a portarlo a compimento. I capi sotto i quali si distingue l’argomento, nel loro ordine, sono i seguenti:
(1) Che la scelta appartiene all'uomo e non alla donna.
(2) Che l'uomo deve corteggiare e chiedere alla donna di unirsi con lui in matrimonio, e non il contrario.
(3) Che la donna deve consultare i suoi genitori, o coloro che sono al posto dei genitori, e poi ponderare con essi la proposta, prima di acconsentire.
(4) Che dopo la dichiarazione di consenso deve essere offerta una dote.
(5) Che il consenso deve essere stabilito e confermato da un solenne fidanzamento.
(6) Che attraverso il fidanzamento ciascuno è predisposto per l'amore coniugale.
(7) Che attraverso il fidanzamento le menti si congiungono l’una all’altra, in modo che il matrimonio dello spirito possa aver luogo prima di quello del corpo.
(8) Che è così presso coloro che pensano castamente in fatto di matrimoni, ma è altrimenti presso quelli che pensano impudicamente su di loro.
(9) Che durante il fidanzamento non è lecito essere congiunti corporalmente.
(10) Che quando il tempo del fidanzamento è esaurito, deve essere celebrato il matrimonio.
(11) Che prima della celebrazione del matrimonio, una patto coniugale deve essere stipulato in presenza di testimoni.
(12) Che il matrimonio deve essere consacrato da un sacerdote.
(13) Che il matrimonio deve essere celebrato in festa.
(14) Che dopo le nozze il matrimonio dello spirito diventa anche del corpo, e dunque è nella pienezza.
(15) Che tale è l'ordine dell'amore coniugale, con le sue modalità, dal suo primo ardore alla sua prima fiamma.
(16) Che l'amore coniugale precipitato, in mancanza dell’ordine e delle sue modalità, brucia dall’interno e giunge al termine.
(17) Che gli stati d'animo di ciascuno, procedenti secondo l’ordine di successione, sfociano nello stato del matrimonio, e tuttavia in un modo presso lo spirituale e in un altro presso il naturale.
(18) Poiché c'è un ordine progressivo e un ordine simultaneo, quest’ultimo ha luogo dal primo e secondo esso.
Ora segue l'esposizione di questi capi.