From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #4228

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4228. Continuatio de Maximo Homine, et ‘de’ Correspondentia, ad finem Capitis sequentis; ubi 1 de correspondentia cum sensibus in genere.

Footnotes:

1. et ibi

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

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Arcana Coelestia #1984

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1984. Genesi 17

Poche persone hanno la capacità di credere che la Parola abbia al suo interno un significato interiore che non appare dalla lettera, perché è così lontano dal significato letterale da essere così distante da esso come il cielo dalla terra. Ma che senso letterale contenga tali cose in sé, e che sia dunque rappresentativo e significativo degli arcani che nessuno vede tranne il Signore, e gli angeli, da lui, è evidente da ciò che è stato affermato in vari luoghi nel volume primo 1 di questa opera. Il senso letterale è in relazione con il senso interno come il corpo umano con l’anima. Quando un uomo è nel corpo e pensa secondo ciò che è corporeo, non sa quasi nulla dell'anima; perché le funzioni del corpo sono diverse da quelle dell'anima; così diverse che se le funzioni dell'anima fossero rivelate, non sarebbero riconosciute come tali. È lo stesso per il senso interno della Parola: la sua anima, cioè la sua vita, è nel suo interno, e questa riguarda unicamente il Signore, il suo regno, la chiesa e quelle cose nell'uomo che appartengono al suo regno e alla sua chiesa; e quando si ha cura di queste cose, in ciò sta la Parola del Signore, perché in essa è la vita stessa. Che sia realmente così, è stato confermato da molte cose nel volume primo, e mi è stato dato di saperlo con certezza; perché nessuna idea riguardante le cose corporee e mondane può essere mai ricevuta dagli angeli, ma viene respinta e rimossa completamente, alla prima soglia, non appena lascia l'uomo; come può essere visto nel volume primo, dall'esperienza stessa (n. 1769-1772), e anche come esse mutano (n. 1872-1876).

[2] Questo può anche essere sufficientemente evidente da molte cose nella Parola che non sono affatto intelligibili nel senso letterale, e che non sarebbe riconosciute come la Parola del Signore se non vi fosse l’anima e la vita in esse; né apparirebbero Divine a chiunque non sia stato educato a credere dall'infanzia che la Parola sia ispirata e quindi santa. Chi potrebbe sapere dal senso letterale il significato di ciò che Giacobbe disse ai suoi figli poco prima della sua morte (Genesi 49):

e il caso è lo stesso in molti passi nei profeti. Ma ciò che queste cose significano non può apparire se non nel senso interno, in cui tutte le cose sia in generale, sia in particolare sono coerenti nell'ordine più mirabile.

[3] Il caso è ancora lo stesso per tutto ciò che il Signore ha detto riguardo agli ultimi tempi:

Alla consumazione dei tempi, il sole sarà oscurato, e la luna non darà la sua luce, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scosse; e poi apparirà il segno del figlio dell'uomo, e allora tutte le tribù della terra gemeranno (Matteo 24:29-30)

Queste parole non significano affatto l'oscuramento del sole e della luna, né la caduta delle stelle dal cielo, né il lamento delle tribù; ma significano carità e fede, perché nel senso interno, queste sono il sole e la luna, e questi saranno oscurati. E significano anche le conoscenze del bene e della verità, perché queste sono le stelle, che sono qui chiamate potenze dei cieli, che cadranno e svaniranno; e così anche tutte le cose della fede, che sono le tribù della terra. Questo è stato mostrato anche nel volume primo (n. 31-32, 1053, 1529-1531, 1808). Da queste poche cose si può scorgere la natura del senso interno della Parola; e anche che esso è distante, e in alcuni luoghi molto remoto, dal senso della lettera. E ancora che il senso letterale rappresenta le verità; e si manifesta in apparenze di verità, in cui l'uomo può essere quando non è nella luce della verità.

Footnotes:

1. Nella versione originale in Latino, il volume I, comprende i primi quindici capitoli della Genesi.

  
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Arcana Coelestia #31

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31. Che per i grandi luminari si intendono l'amore e la fede, che sono anche chiamati sole, luna e stelle si evince dai profeti, come in Ezechiele:

Quando ti estinguerò, velerò i cieli e ne oscurerò le stelle; coprirò il sole di nuvole, e le luna non darà la sua luce; tutti i luminari della luce del cielo oscurerò alla tua vista e farò scendere le tenebre sul tuo paese (Ezechiele 32:7-8)

In questo passo si fa riferimento al faraone e agli egiziani, che nella Parola, rappresentano la mera percezione dei sensi e la conoscenza esteriore; e qui, a causa della mera percezione dei sensi e della conoscenza esteriore, l'amore e la fede sono stati estinti. Cosi in Isaia:

Il giorno dell'Eterno giunge per gettare il paese nella desolazione, perché le stelle del cielo e le costellazioni di lì non daranno la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non farà brillare la sua luce (Isaia 13:9-10)

E ancora, in Gioele:

Il giorno dell'Eterno viene, un giorno di tenebre e di densa oscurità; la terra trema innanzi a lui, i cieli sono scossi; il sole e la luna si oscurano, e le stelle recedono dal loro splendore (Gioele 2:12, 10)

[2] Ancora, in Isaia, parlando dell'avvento del Signore, dell'illuminazione delle genti, e di conseguenza, di una nuova chiesa, ed in particolare di tutti coloro che sono nelle tenebre, e ricevono la luce, e sono dunque rigenerati:

Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta; ecco, le tenebre coprono la terra, e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te si leva l’Eterno, e i popoli cammineranno alla tua luce, e i re allo splendore del tuo levare; il Signore sarà per te una luce di eternità, il tuo sole non tramonterà più, neppure la tua luna tramonterà, perché il Signore sarà per te una luce di eternità (Isaia 60:13, 20)

Così in Davide:

Il Signore nella sua sapienza ha fatto i cieli; egli ha steso la terra sopra le acque; egli ha creato grandi luminari, il sole per regnare sul giorno, la luna e le stelle per regnare sulla notte (Salmi 136:5-9lorificate il Signore, voi sole e luna, glorificatelo, voi tutte le stelle di luce, glorificatelo, voi cieli dei cieli, e voi acque al di sopra dei cieli (Salmi 148:3-4)

[3] In tutti questi passi, luminari significano amore e fede. In virtù del fatto che i luminari, rappresentano e significano l'amore e la fede verso il Signore, è stato disposto nella chiesa ebraica che un luminare debba essere tenuto perennemente acceso dalla sera alla mattina, perché ogni precetto in quella chiesa è rappresentativo del Signore. Di questo luminare è scritto:

Ordina ai figli di Israele, che portino olio per la lampada, affinché la fiamma sia accesa perennemente. Nella tenda del convegno, senza il velo, che è davanti alla testimonianza, Aronne ed i suoi figli terranno le lampade sempre accese dalla sera fino al mattino, davanti all'Eterno (Esodo 27:20-21he queste cose significhino l'amore e la fede, che il Signore suscita per illuminare l'uomo interno, e per mezzo di questo, l'uomo esterno, è cosa che attiene alla Divina misericordia del Signore, e che sarà illustrata nel luogo appropriato.

  
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