스웨덴보그의 저서에서

 

Arcana Coelestia #8158

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8158. Vers. 10-14. Et Pharao appropinquavit; et sustulerunt filii Israelis oculos suos, et ecce Aegyptius proficiscens post illos; et timuerunt valde, et clamaverunt filii Israelis ad Jehovam. Et dixerunt ad Moschen, Numne nulla sepulcra in Aegypto, sumpsisti nos ad moriendum in deserto? quid hoc fecisti nobis, ad educendum nos ex Aegypto? Nonne hoc verbum quod locuti sumus ad te in Aegypto, dicendo, Cessa a nobis, et serviamus Aegyptiis, quia bonum nobis servire Aegyptiis prae mori nos in deserto? Et dixit Moscheh ad populum, Ne timeatis, consistite, et videte salutem Jehovae quam faciet vobis hodie; quia quos videtis Aegyptios hodie, non addetis videre illos amplius usque in saeculum. Jehovah militabit pro vobis, et vos taceatis. ‘Et Pharao appropinquavit’ significat influxum falsi ex malo gravem inde: ‘et sustulerunt filii Israelis oculos suos’ significat intellectuale mentis et cogitationem: ‘et ecce Aegyptius proficiscens post illos’ significat ingravescentiam falsi continue crescentem: ‘et timuerunt valde’ significat horrescentiam: ‘et clamaverunt filii Israelis ad Jehovam’ significat supplicationem de ope: ‘et dixerunt ad Moschen’ significat tentationis summum 1 cum desperatio: ‘Numne nulla sepulcra in Aegypto, sumpsisti nos ad moriendum in deserto?’ significat si damnatio quod aeque fuerit si illa per falsa infestantium, vel si per statum tentationum in quo succumberent: ‘quid hoc fecisti nobis, ad educendum nos ex Aegypto?’ significat quod irritum esset quod ex infestationibus a falsis liberati sint: ‘Nonne hoc verbum quod locuti sumus ad te in Aegypto, dicendo’ significat quod tale quid cogitatum cum infestati a falsis: ‘Cessa a nobis, et serviamus Aegyptiis’ significat quod non retraherentur quin se dedant: ‘quia bonum nobis servire Aegyptiis prae mori in deserto?’ significat quod damnatio per falsi violentiam in statu infestationum praestaret 2 damnationi quae per succumbentiam in statu tentationum: ‘et dixit Moscheh ad populum’ significat elevationem e statu desperationis per verum Divinum: ‘Ne timeatis’ significat quod non desperandum: ‘consistite, et videte salutem Jehovae’ significat salvationem a Domino solo, ac nihil ab illis: ‘quam faciet hodie’ significat quae in aeternum: ‘quia quos videtis Aegyptios hodie, non addetis videre illos amplius usque in saeculum’ significat quod falsa quae semel amoventur erunt in aeternum amota: ‘Jehovah militabit pro vobis’ significat quod Dominus solus tentationum pugnas sustineat: ‘et vos taceatis’ significat quod ex suis viribus prorsus nihil efficient.

각주:

1. Compare Arcana Coelestia 8164

2. The editors of the third Latin edition made a minor correction here. For details, see the end of the appropriate volume of that edition.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

스웨덴보그의 저서에서

 

Arcana Coelestia #9086

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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

성경

 

Esodo 21

공부

   

1 Or queste sono le leggi che tu porrai dinanzi a loro:

2 Se compri un servo ebreo, egli ti servirà per sei anni; ma il settimo se ne andrà libero, senza pagar nulla.

3 Se è venuto solo, se ne andrà solo; se aveva moglie, la moglie se ne andrà con lui.

4 Se il suo padrone gli moglie e questa gli partorisce figliuoli e figliuole, la moglie e i figliuoli di lei saranno del padrone, ed egli se ne andrà solo.

5 Ma se il servo fa questa dichiarazione: "Io amo il mio padrone, mia moglie e i miei figliuoli; io non voglio andarmene libero"

6 allora il suo padrone lo farà comparire davanti a Dio, e lo farà accostare alla porta o allo stipite, e il suo padrone gli forerà l’orecchio con una lesina; ed egli lo servirà per sempre.

7 Se uno vende la propria figliuola per esser serva, ella non se ne andrà come se ne vanno i servi.

8 S’ella dispiace al suo padrone, che se l’era presa per moglie, egli la farà riscattare; ma non avrà il diritto di venderla a gente straniera, dopo esserle stato infedele.

9 E se la dà in isposa al suo figliuolo, la tratterà secondo il diritto delle fanciulle.

10 Se prende un altra moglie, non toglierà alla prima né il vitto, né il vestire, né la coabitazione.

11 Se non le fa queste tre cose, ella se ne andrà senza pagamento di prezzo.

12 Chi percuote un uomo sì ch’egli muoia, dev’esser messo a morte.

13 Se non gli ha teso agguato, ma Dio gliel’ha fatto cader sotto mano, io ti stabilirò un luogo dov’ei si possa rifugiare.

14 Se alcuno con premeditazione uccide il suo prossimo mediante insidia, tu lo strapperai anche dal mio altare, per farlo morire.

15 Chi percuote suo padre o sua madre dev’esser messo a morte.

16 Chi ruba un uomo sia che l’abbia venduto o che gli sia trovato nelle mani dev’esser messo a morte.

17 Chi maledice suo padre o sua madre dev’esser messo a morte.

18 Se degli uomini vengono a rissa, e uno percuote l’altro con una pietra o col pugno, e quello non muoia, ma debba mettersi a letto,

19 se si rileva e può camminar fuori appoggiato al suo bastone, colui che lo percosse sarà assolto; soltanto, lo indennizzerà del tempo che ha perduto e lo farà curare fino a guarigione compiuta.

20 Se uno percuote il suo servo o la sua serva col bastone sì che gli muoiano fra le mani, il padrone dev’esser punito;

21 ma se sopravvivono un giorno o due, non sarà punito, perché son danaro suo.

22 Se alcuni vengono a rissa e percuotono una donna incinta sì ch’ella si sgravi, ma senza che ne segua altro danno, il percotitore sarà condannato all’ammenda che il marito della donna gl’imporrà; e la pagherà come determineranno i giudici;

23 ma se ne segue danno,

24 darai vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano,

25 piede per piede, scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione.

26 Se uno colpisce l’occhio del suo servo o l’occhio della sua serva e glielo fa perdere, li lascerà andar liberi in compenso dell’occhio perduto.

27 E se fa cadere un dente al suo servo o un dente alla sua serva, li lascerà andar liberi in compenso del dente perduto.

28 Se un bue cozza un uomo o una donna sì che muoia, il bue dovrà esser lapidato e non se ne mangerà la carne; ma il padrone del bue sarà assolto.

29 Però, se il bue era già da tempo uso cozzare, e il padrone n’è stato avvertito, ma non l’ha tenuto rinchiuso, e il bue ha ucciso un uomo o una donna, il bue sarà lapidato, e il suo padrone pure sarà messo a morte.

30 Ove sia imposto al padrone un prezzo di riscatto, egli pagherà per il riscatto della propria vita tutto quello che gli sarà imposto.

31 Se il bue cozza un figliuolo o una figliuola, gli si applicherà questa medesima legge.

32 Se il bue cozza un servo o una serva, il padrone del bue pagherà al padrone del servo trenta sicli d’argento, e il bue sarà lapidato.

33 Se uno apre una fossa, o se uno scava una fossa e non la copre, e un bue o un asino vi cade dentro,

34 il padron della fossa rifarà il danno: pagherà in danaro il valore della bestia al padrone, e la bestia morta sarà sua.

35 Se il bue d’un uomo perisce il bue d’un altro sì ch’esso muoia, si venderà il bue vivo e se ne dividerà il prezzo; e anche il bue morto sarà diviso fra loro.

36 Se poi è noto che quel bue era già da tempo uso cozzare, e il suo padrone non l’ha tenuto rinchiuso, questi dovrà pagare bue per bue, e la bestia morta sarà sua.