Из Сведенборгових дела

 

Fede # 1

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1. I. ­ Tutte le altre opere non sono opere di carità in senso stretto, ma sono riflessi, oppure semplici buone azioni esteriori ovvero debiti di riconoscenza. Insegnamenti per la nuova Gerusalemme sulla Fede I la fede è un riconoscimento interiore della verità

Oggigiorno, le persone ritengono che fede non significhi altro che ritenere vero qualcosa perché lo insegna la chiesa e perché non risulta familiare all'intelletto. Infatti si dice comunemente: “Credi, e non dubitare”. Se qualcuno replica “Non capisco”, gli viene risposto: “Ecco perché devi credere.” Il risultato è che la fede di oggi è una fede nell'ignoto e può essere chiamata fede cieca; e siccome è trasmessa da una persona all'altra, è una fede tramandata dal passato. Diventerà chiaro nelle seguenti pagine che questa non è una fede spirituale.

  
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Fede # 61

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61. IX. Coloro che sono nella fede separata dalla carità, in Daniele e Matteo sono rappresentati dai capri

Che per i capri nominati in Daniele, 8 e in Matteo, 25, s’intendono coloro che sono nella fede fede separata dalla carità, si evince dal fatto che in questi passi vengono contrapposti alle pecore e agli agnelli; pecore e agnelli sono quelli devoti alla carità. Nella Parola il Signore è chiamato il Pastore, la chiesa è chiamata ovile, il popolo della chiesa collettivamente è chiamato il gregge, e individualmente, pecora. E dato che coloro che sono nella carità sono chiamati pecore, capri sono quelli che non sono nella carità.

  
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