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Fede #1

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1. I. ­ Tutte le altre opere non sono opere di carità in senso stretto, ma sono riflessi, oppure semplici buone azioni esteriori ovvero debiti di riconoscenza. Insegnamenti per la nuova Gerusalemme sulla Fede I la fede è un riconoscimento interiore della verità

Oggigiorno, le persone ritengono che fede non significhi altro che ritenere vero qualcosa perché lo insegna la chiesa e perché non risulta familiare all'intelletto. Infatti si dice comunemente: “Credi, e non dubitare”. Se qualcuno replica “Non capisco”, gli viene risposto: “Ecco perché devi credere.” Il risultato è che la fede di oggi è una fede nell'ignoto e può essere chiamata fede cieca; e siccome è trasmessa da una persona all'altra, è una fede tramandata dal passato. Diventerà chiaro nelle seguenti pagine che questa non è una fede spirituale.

  
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Fede #61

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61. IX. Coloro che sono nella fede separata dalla carità, in Daniele e Matteo sono rappresentati dai capri

Che per i capri nominati in Daniele, 8 e in Matteo, 25, s’intendono coloro che sono nella fede fede separata dalla carità, si evince dal fatto che in questi passi vengono contrapposti alle pecore e agli agnelli; pecore e agnelli sono quelli devoti alla carità. Nella Parola il Signore è chiamato il Pastore, la chiesa è chiamata ovile, il popolo della chiesa collettivamente è chiamato il gregge, e individualmente, pecora. E dato che coloro che sono nella carità sono chiamati pecore, capri sono quelli che non sono nella carità.

  
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Fede #68

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68. IV. La mancanza di carità nelle persone descritte in Matteo mostra che per capri s’intendono coloro che sono in una fede separata dalla carità. In Matteo 25:31-46, i capri e le pecore hanno lo stesso significato del capro e dell'ariete di cui, in Daniele, perché le opere di carità sono elencati alle pecore ed è detto che esse le misero in atto, e le stesse opere di carità sono elencati ai capri ma è detto che essi non le misero in atto, e questa è la ragione per cui questi ultimi sono dannati. Infatti, presso coloro che sono nella fede separata dalla carità, l’omissione delle opere discende del loro rifiuto di credere che le opere siano di qualche utilità alla salvezza e alla chiesa. Quando non si ha più alcuna considerazione per la la carità – che consiste nelle opere – allora la fede viene meno a sua volta, perché la fede deriva dalla carità; e quando non ci sono né carità né fede, c'è la dannazione. Se i capri in questo passo rappresentassero ogni genere di persona malvagia, sarebbero state elencato tutte le cose cattive che avessero fatto, anziché tutti gli atti di carità da loro omessi.

Persone di questa indole sono anche rappresentate dai capri in Zaccaria:

Il mio sdegno si è acceso contro i pastori, il mio castigo ricadrà sui capri (Zacc. 10:3)

E in Ezechiele:

Ecco, io stesso giudicherò fra pecora e pecora, tra arieti e capri. Non vi basta pascere in buoni pascoli, volete calpestare con i piedi anche il resto della pastura? Con le vostre corna avete colpito le pecore deboli fino a disperderle. Io soccorrerò il mio gregge, in modo che non serva più da preda (Ezechiele 34:17-18, 21-22 e ss.)

  
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