The Bible

 

Lamenti 5

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1 Ricordati, Eterno, di quello che ci è avvenuto! Guarda e vedi il nostro obbrobrio!

2 La nostra eredità è passata a degli stranieri, le nostre case, a degli estranei.

3 Noi siam diventati orfani, senza padre, le nostre madri son come vedove.

4 Noi beviamo la nostr’acqua a prezzo di danaro, le nostre legna ci vengono a pagamento.

5 Col collo carico noi siamo inseguiti, siamo spossati, non abbiamo requie.

6 Abbiam teso la mano verso l’Egitto e verso l’Assiria, per saziarci di pane.

7 I nostri padri hanno peccato, e non sono più; e noi portiamo la pena delle loro iniquità.

8 Degli schiavi dominano su noi, e non v’è chi ci liberi dalle loro mani.

9 Noi raccogliamo il nostro pane col rischio della nostra vita, affrontando la spada del deserto.

10 La nostra pelle brucia come un forno, per l’arsura della fame.

11 Essi hanno disonorato le donne in Sion, le vergini nelle città di Giuda.

12 I capi sono stati impiccati dalle loro mani, la persona de’ vecchi non è stata rispettata.

13 I giovani han portato le macine, i giovanetti han vacillato sotto il carico delle legna.

14 I vecchi hanno abbandonato la porta, i giovani la musica dei loro strumenti.

15 La gioia de’ nostri cuori è cessata, le nostre danze son mutate in lutto.

16 La corona ci è caduta dal capo; guai a noi, poiché abbiamo peccato!

17 Per questo langue il nostro cuore, per questo s’oscuran gli occhi nostri:

18 perché il monte di Sion è desolato, e vi passeggian le volpi.

19 Ma tu, o Eterno, regni in perpetuo; il tuo trono sussiste d’età in età.

20 Perché ci dimenticheresti tu in perpetuo, e ci abbandoneresti per un lungo tempo?

21 Facci tornare a te, o Eterno, e noi torneremo! Ridonaci de’ giorni come quelli d’un tempo!

22 Ché, ora, tu ci hai veramente reietti, e ti sei grandemente adirato contro di noi!

   

From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #23

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23. Niente è più usuale nella Parola che il termine giorno per indicare il tempo stesso.

Come in Isaia:

Il giorno del Signore è vicino. Ecco, il giorno del Signore verrà. Io farò tremare i cieli e la terra sarà scossa dal suo posto nel giorno dell'ira e della mia indignazione. Il suo tempo è prossimo a venire, ed i suoi giorni non saranno prolungati (Isaia 13:6, 9, 13, 22)

La sue origini risalgono a un'antichità remota. In quel giorno Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. (Isaia 23:7, 15)

Giorno viene usato per indicare il tempo, e viene anche utilizzato per indicare lo stato di quel tempo, come in Geremia:

Guai a noi, perché il giorno è passato, e le ombre della sera si allungano (Geremia 6:4)

Se voi vanificherete la mia alleanza sul giorno e la notte, non vi sarà giorno e notte nella loro stagione (Geremia 23:20, 25)

Rinnova i nostri giorni, come ai vecchi tempi (Lamentazioni 5:21)

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.