The Bible

 

Jonah 2

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1 (H2-2) E Giona fece orazione al Signore Iddio suo, dentro alle interiora del pesce.

2 (H2-3) E disse: Io ho gridato al Signore dalla mia distretta, Ed egli mi ha risposto; Io ho sclamato dal ventre del sepolcro, E tu hai udita la mia voce.

3 (H2-4) Tu mi hai gettato al fondo, nel cuor del mare; E la corrente mi ha circondato; Tutti i tuoi flutti, e le tue onde, mi son passate addosso.

4 (H2-5) Ed io ho detto: Io sono scacciato d’innanzi agli occhi tuoi; Ma pure io vedrò ancora il Tempio della tua santità.

5 (H2-6) Le acque mi hanno intorniato infino all’anima, L’abisso mi ha circondato, L’alga mi si è avvinghiata intorno al capo.

6 (H2-7) Io son disceso fino alle radici de’ monti; Le sbarre della terra son sopra me in perpetuo; Ma tu hai tratta fuor della fossa la vita mia, O Signore Iddio mio.

7 (H2-8) Quando l’anima mia si veniva meno in me, Io ho ricordato il Signore; E la mia orazione è pervenuta a te, Nel Tempio della tua santità.

8 (H2-9) Quelli che osservano le vanità di menzogna Abbandonano la lor pietà;

9 (H2-10) Ma io, con voce di lode, ti sacrificherò; Io adempierò i voti che ho fatti; Il salvare appartiene al Signore.

10 (H2-11) Il Signore disse al pesce, che sgorgasse Giona in su l’asciutto; e così fece.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #756

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756. Che tutte le sorgenti del grande abisso eruppero significa l'ultima tentazione inerente le cose della volontà è evidente da quanto detto sopra in merito alle tentazioni, che esse sono di due tipi, uno concernente le cose dell'intelletto, l'altro quelle della volontà, e che quest'ultimo rispetto al primo è più gravoso. Ed è evidente altresì dal fatto che fino a questo punto si è trattato della tentazione inerente le cose dell'intelletto. E ancora, è evidente dal significato di abisso vale a dire, le cupidità e le falsità che ne derivano (come prima al n. 18).

Ed è evidente anche dai seguenti passi della Parola.

In Ezechiele:

Così dice Jehovih il Signore, quando io farò di te una città desolata, come le città disabitate, quando porterò l'abisso su di te, le grandi acque ti sommergeranno (Ezechiele 26:19)

dove abisso e grandi acque indicano il culmine della tentazione.

In Giona:

Le acque mi hanno sommerso fino all'anima; l'abisso mi ha avvolto (Giona 2:5)

dove anche le acque e l'abisso denotano il culmine della tentazione.

In Davide:

Di abisso in abisso al fragore delle tue cascate; tutto il tuo impeto e la tua marea mi travolge (Salmi 42:7) anche qui abisso indica chiaramente il culmine della tentazione.

Nello stesso libro:

Egli ha prosciugato il mar Rosso con un rimprovero; e li ha condotti attraverso l'abisso come nel deserto. E li ha salvati dalla mano di chi li odiava. E li ha riscattati dalla mano del nemico. E le acque hanno sommerso i loro avversari (Salmi 106:9-11)

ove abisso indica le tentazioni nel deserto.

[2] Nei tempi antichi, l'inferno era paragonato all'abisso. E le cupidità e le false persuasioni erano paragonate alle acque, ai fiumi, e anche al fumo che fuoriesce dalle profondità. E gli inferni presso alcuni appaiono così, cioè, come abissi e come i mari, riguardo ai quali, per Divina misericordia del Signore, si tratterà qui di seguito. Da quegli inferni giungono gli spiriti maligni che infestano, e anche quelli che tentano l'uomo; e le loro fantasie che essi riversano, e le cupidità con le quali infiammano l'uomo, sono come inondazioni ed esalazioni di tali abissi. Perché come si è detto in precedenza, attraverso gli spiriti maligni l'uomo è congiunto con l'inferno, e attraverso gli angeli con il cielo. Pertanto, quando si dice che tutte le sorgenti dell'abisso eruppero si intendono tali cose. Che l'inferno è denominato abisso e che le insane emanazioni da essa sono chiamate fiumi è evidente in Ezechiele:

Così dice Signore il Signore, nel giorno in cui egli scese nell'inferno ho proclamato un lutto, ho coperto l'abisso sopra di lui, ho fermato il corso dei fiumi e le grandi acque ristagnano (Ezechiele 31:15)

L'inferno è anche chiamato abisso o baratro, in Giovanni (Rivelazione 9:1-2, 11; 11:7; 17:8; 20:1, 3).

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.