The Bible

 

Osea 10

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1 Israele è stato una vigna deserta; pur nondimeno egli ha ancora portato del frutto; ma, al pari che il suo frutto ha abbondato, egli ha fatti molti altari; al pari che la sua terra ha ben risposto, egli ha adorne le statue.

2 Iddio ha diviso il lor cuore; ora saranno desolati; egli abbatterà i loro altari, guasterà le loro statue.

3 Perciocchè ora diranno: Noi non abbiamo alcun re, perchè non abbiamo temuto il Signore; ed anche: Che ci farebbe un re?

4 Han proferite delle parole, giurando falsamente, facendo patto; perciò, il giudicio germoglierà come tosco sopra i solchi dei campi.

5 Gli abitanti di Samaria saranno spaventati per le vitelle di Bet-aven; perciocchè il popolo del vitello farà cordoglio di esso; e i suoi Camari, che solevano festeggiar d’esso, faranno cordoglio della sua gloria; perciocchè si sarà dipartita da lui.

6 Ed egli stesso sarà portato in Assiria, per presente al re protettore; Efraim riceverà vergogna, e Israele sarà confuso del suo consiglio.

7 Il re di Samaria perirà, come la schiuma in su l’acqua.

8 E gli alti luoghi di Aven, che sono il peccato d’Israele, saran distrutti; spine, e triboli cresceranno sopra i loro altari, ed essi diranno a’ monti: Copriteci; ed a’ colli: Cadeteci addosso.

9 O Israele, tu hai peccato da’ giorni di Ghibea; là si presentarono in battaglia, la quale non li colse in Ghibea, coi figliuoli d’iniquità.

10 Io li castigherò secondo il mio desiderio; e i popoli saran radunati contro a loro, quando saranno legati a’ lor due peccati.

11 Or Efraim è una giovenca ammaestrata, che ama di trebbiare; ma io passerò sopra la bellezza del suo collo; io farò tirar la carretta ad Efraim, Giuda arerà, Giacobbe erpicherà.

12 Fatevi sementa di giustizia, e mieterete ricolta di benignità; aratevi il campo novale; egli è pur tempo di cercare il Signore, finchè egli venga, e vi faccia piover giustizia.

13 Voi avete arata empietà, ed avete mietuta iniquità; voi avete mangiato il frutto di menzogna; conciossiachè tu ti sii confidato nelle tue vie, nella moltitudine de’ tuoi uomini prodi.

14 Perciò, si leverà uno stormo contro a’ tuoi popoli, e tutte le tue fortezze saranno distrutte; siccome Salman ha distrutto Bet-arbel, nel giorno della battaglia; la madre sarà schiacciata sopra i figliuoli.

15 Così vi farà Betel, per cagion della malvagità della vostra malizia; il re d’Israele perirà del tutto all’alba.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #1453

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1453. Tra Bethel sul mare, e Ai ad oriente, significhi che lo stato del Signore era ancora oscuro, riguardo alla conoscenza delle cose celesti e spirituali; perché una cosa è essere nelle cose celesti, e altro, essere nella conoscenza delle cose celesti. I neonati e i bambini sono maggiormente nelle cose celesti rispetto agli adulti, perché sono nell'amore verso i loro genitori, e nell'amore reciproco, e anche nell'innocenza. Mentre gli adulti sono nella conoscenza delle cose celesti più di neonati e bambini; ma moltissimi tra loro non sono nelle cose celesti dell'amore. Prima che l'uomo venga istruito nelle cose dell'amore e della fede, egli è in uno stato di oscurità in relazione a tali conoscenze. Questo stato è qui descritto con l'espressione, tra Bethel sul mare, e Ai ad oriente, . Con Bethel, come è stato detto, s'intende la conoscenza delle cose celesti; e per Ai, la conoscenza delle cose mondane. La conoscenza delle cose celesti, si dice essere a occidente, quando tale conoscenza è nell'oscurità, perché nella Parola occidente significa ciò che è oscuro; e la conoscenza delle cose mondane si dice essere a oriente quando sono nella chiarezza; perché rispetto all'occidente, l'oriente è nella chiarezza. Che occidente e oriente abbiano questo significato non necessita di conferme, in quanto è evidente a chiunque.

[2] E che Bethel indichi la conoscenza delle cose celesti, può essere visto da altri passi nella Parola, ove ricorre il nome Bethel, come nel prossimo capitolo, dove si dice che

Abramo proseguì il suo viaggio da mezzogiorno fino a Bethel, nel luogo dove era la sua tenda in principio, tra Betel e Ai, nel luogo dove aveva eretto l'altare (Genesi 13:3-4)

dove, il suo viaggio da mezzogiorno a Bethel, significa la progressione nella luce delle conoscenze, riguardo alla quale, qui non è detto che Bethel fosse a occidente e Ai ad oriente. Quando Giacobbe vide la scala, disse:

Questa non è altro che la casa di Dio, e questa è la porta del cielo; ed egli chiamò quel luogo Bethel (Genesi 28:17, 19)

dove allo stesso modo, con Bethel s'intende la conoscenza delle cose celesti. Perché l'uomo è una Bethel, cioè una casa di Dio, e anche una porta del cielo, quando è nella conoscenza delle cose celesti. Quando un uomo deve essere rigenerato, viene introdotto attraverso la conoscenza delle cose spirituali e celesti. E quando egli è stato rigenerato, è allora introdotto, ed è nelle cose celesti e spirituali della conoscenza. In seguito:

Dio disse a Giacobbe: Alzati, va' a Bethel, e dimora lì; costruisci lì un altare a Dio che ti è apparso (Genesi 35:1, 6-7)

dove allo stesso modo Bethel significa le conoscenze.

[3] Che l'arca di Jehovah era a Bethel, e che i figli d'Israele giunsero lì e consultarono Jehovah (Giudici 20:18, 26-27; 1; 1 Samuele 7:16, 10:3) significa simili cose; anche che il re d'Assiria inviò uno dei sacerdoti che egli aveva deportato dalla Samaria, e che dimorò in Bethel, e insegnò loro come dovevano adorare Jehovah (2 Re 17:27-28).

In Amos:

Amasia disse ad Amos, Vattene veggente, ritirati nella terra di Giuda, là mangerai il pane e farai le tue profezie; ma non più a Bethel, perché questo è il santuario del re, e questa è la casa del regno (Amos 7:12-13)

[4] Poi Geroboamo profanò Bethel (1 Re 12:32; 13:1-8; 2 Re 23:15).

Qui Bethel rappresenta l'opposto di prima (si veda Osea 10:15; Amos 3:14-15; 4:5-7).

Ma che Ai indichi la conoscenza delle cose mondane, può essere confermato anche dalle parti storiche e profetiche della Parola (cfr. Giosuè 7:2; 8:1-28; Geremia 49:3-4).

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.