The Bible

 

Ezechiele 9

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1 POI egli gridò ad alta voce, udente me, dicendo: Accostatevi voi, che avete commessione contro alla città, avendo ciascuno le sue armi da distruggere in mano.

2 Ed ecco sei uomini, che venivano di verso la porta alta, che riguarda verso il Settentrione, avendo ciascuno in mano le sue armi da dissipare; e nel mezzo di loro vi era un uomo vestito di panni lini, il quale avea un calamaio di scrivano in su i lombi; ed essi entrarono, e si fermarono presso all’altare di rame.

3 E la gloria dell’Iddio d’Israele si elevò d’in su i Cherubini, sopra i quali era; e trasse verso la soglia della Casa. E il Signore gridò all’uomo ch’era vestito di panni lini, che avea il calamaio di scrivano in su i lombi, e gli disse:

4 Passa per mezzo la città, per mezzo Gerusalemme, e fa’ un segno sopra la fronte degli uomini che gemono, e sospirano per tutte le abbominazioni che si commettono nel mezzo di lei.

5 Ed agli altri disse, udente me: Passate dietro a lui per la città, e percotete; il vostro occhio non perdoni, e non risparmiate.

6 Uccidete ad esterminio vecchi, e giovani, e vergini, e piccoli fanciulli, e donne; ma non vi accostate ad alcuno, sopra cui sia il segno; e cominciate dal mio santuario. Essi adunque cominciarono da quegli uomini anziani, ch’erano davanti alla Casa.

7 Ed egli disse loro: Contaminate la Casa, ed empiete d’uccisi i cortili. Poi disse loro: Uscite. Ed essi uscirono, e andavano percotendo per la città.

8 E come essi andavano percotendo, io rimasi quivi solo, e caddi sopra la mia faccia, e gridai, e dissi: Oimè lasso, Signore Iddio! distruggi tu tutto il rimanente d’Israele, spandendo la tua ira sopra Gerusalemme?

9 Ed egli mi rispose: L’iniquità della casa d’Israele, e di Giuda, è oltre modo grande; e il paese è pieno di sangue, e la città è piena di sviamento; perciocchè hanno detto: Il Signore ha abbandonato il paese, e il Signore non vede nulla.

10 Perciò, l’occhio mio non perdonerà, ed io non risparmierò; io renderò loro la lor via in sul capo.

11 Ed ecco, l’uomo ch’era vestito di panni lini, che avea il calamaio sopra i lombi, fece il suo rapporto, dicendo: Io ho fatto secondo che tu mi comandasti.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #308

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308. Poiché il significato di oriente e di giardino di Eden è stato illustrato più sopra, non è necessario soffermarsi ulteriormente su di essi. Ma che i cherubini indichino la provvidenza del Signore, onde evitare che l'uomo possa in modo insano entrare nei misteri della fede, dal suo proprio, cioè attraverso ciò che appartiene ai sensi e alla scienza, ed in tal modo, profanarli, e annientare se stesso, è evidente da tutti i passi della Parola in cui si fa menzione dei cherubini. Poiché gli ebrei erano di una tale indole che se avessero posseduto una chiara conoscenza della venuta del Signore, delle figure rappresentative della chiesa, in quanto corrispondenza del Signore, della vita dopo la morte, dell'uomo interno e del significato interiore della Parola, avrebbero profanato tutto ciò e avrebbero perso la vita in eterno. Quindi ciò è stato rappresentato dai cherubini sul propiziatorio all'interno dell'arca, sulle tende del tabernacolo, sul velo, e anche nel tempio, per significare che il Signore li aveva in custodia (Esodo 25:18-21; 26:1, 31; 1 Re 6:23-29, 32).

Perché l'arca, in cui era la testimonianza, assume lo stesso significato dell'albero delle vite in questo passo, vale a dire, il Signore e le cose celesti che appartengono esclusivamente alla lui. Perciò anche il Signore è così spesso chiamato il Dio d'Israele seduto sui cherubini e quindi parlava con Mosè e Aronne tra i cherubini (Esodo 25:22;. Numeri 7:89).

Questo è chiaramente descritto in Ezechiele, dove si dice:

La gloria del Dio di Israele si è elevata dal cherubino sul quale era, alla soglia del tempio. Ed egli ha chiamato l'uomo vestito di lino, e gli ha detto: Passa nel mezzo della città, in mezzo a Gerusalemme, e apponi un segno sulla fronte degli uomini che gemono e sospirano per tutti gli abomini che vi si compiono. E agli altri ha detto: Seguitelo attraverso la città e colpite; non risparmiate nessuno e non usate pietà. Sterminate vecchi, giovani vergini, bambini e donne; riempite i campi di morte (Ezechiele 9:3-7)

Egli ha detto all'uomo vestito di lino, Va alla ruota sotto il cherubino e riempi le tue mani con i carboni ardenti che si trovano fra i cherubini, e disperdili sulla città. Il cherubino ha steso la mano tra i cherubini dove era il fuoco in mezzo ai cherubini, ne ha preso, e lo ha messo nelle mani di colui che era vestito di lino, che lo ha preso ed è uscito (Ezechiele 10:2, 7).

Da questi passi è evidente che la provvidenza del Signore nell'impedire agli uomini di accedere ai misteri della fede è rappresentata dai cherubini, e che quindi i primi, sono stati lasciati alle loro folli cupidigie, anche qui rappresentate dal fuoco che deve essere sparso sulla città e che nessuno deve essere risparmiato.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.