"E mentre si avvicinavano, vide la città e pianse su di essa, dicendo: "Se aveste conosciuto, anche voi, soprattutto in questo vostro giorno, le cose che appartengono alla vostra pace! Ma ora sono nascoste ai vostri occhi"". (Luca 19:41,42 ).

"'Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli.... Perché se fanno queste cose nel bosco verde, che cosa si farà nel secco?" ( Luca 23:28,31).

Gesù pianse su Gerusalemme. Le donne piansero su di Lui, ed Egli disse loro di piangere per se stesse e per i loro figli. Dolore in un momento di trionfo, dolore in un momento di desolazione.

C'è ironia nella storia della Domenica delle Palme, perché sulla sua gioia pende l'ombra del tradimento, del processo e della crocifissione. La folla inferocita che chiedeva la sua crocifissione era la stessa moltitudine che lo aveva acclamato come re cinque giorni prima? Perché il Signore cavalcò in trionfo, sapendo le cose che sarebbero sicuramente accadute? Lo fece per annunciare che Lui, la verità divina dal bene divino, avrebbe governato tutte le cose; per darci un'immagine che resterà per sempre della Sua maestà. E poi gli eventi del Getsemani e del Calvario ci fanno conoscere la natura di quella maestà - che in effetti il Suo regno non è di questo mondo.

Possiamo immaginare la scena della Domenica delle Palme? Le folle si rallegravano e gridavano, e poi videro il loro Re piangere. Questo non fu un breve momento, ma un pianto prolungato, che fece sì che lo scrittore del vangelo ne sentisse parlare. Le loro grida si spensero mentre guardavano il Suo dolore, si meravigliarono quando pronunciò il castigo sulla città in cui vivevano? "I tuoi nemici costruiranno un terrapieno intorno a te, ti circonderanno e ti chiuderanno da ogni parte, e ti abbatteranno a terra, e i tuoi figli con te; e non lasceranno in te una pietra su un'altra perché non hai conosciuto il tempo della tua visita". Poi, forse, mentre Egli cavalcava, le acclamazioni ripresero e le strane parole furono dimenticate.

C'è ancora un'altra ironia, perché il popolo gridava che era arrivata la pace. "Benedetto il re che viene nel nome del Signore! Pace nei cieli e gloria nel più alto dei cieli!". Eppure, quando Gesù pianse, disse alla città: "Se tu avessi conosciuto, anche tu, soprattutto in questo tuo giorno, le cose che fanno la tua pace! Ma ora sono nascoste ai vostri occhi".

Questo grande panorama parla del mondo dentro ogni essere umano. È nella nostra mente, nel senso spirituale della parola, che Gesù cavalca in trionfo. Quando vediamo la meraviglia della sua verità, sentiamo il suo potere su tutte le cose, lo incoroniamo. Tutti gli eventi della Domenica delle Palme raccontano di quei momenti in cui riconosciamo che il Signore, il Dio visibile, governa le nostre menti attraverso la Parola che è in noi. È un momento di grande gioia. Come le moltitudini della Domenica delle Palme, sentiamo che questa visione spazzerà via tutto il male e il Signore regnerà facilmente in noi come nostro Re e nostro Dio.

Questi tempi felici vengono a noi, e possiamo rallegrarci in essi, e acclamare il nostro Signore e Re con giubilo. "Pace nei cieli e gloria nell'alto dei cieli!" La pace viene attraverso la congiunzione con il Signore che abbiamo visto (L'Apocalisse spiegata 369:9, 11). Eppure il Signore stesso sa che ci sono battaglie che verranno da coloro che non conoscono la pace. Anche di questo ci avverte nella Sua Parola. Nella Gerusalemme naturale del giorno del Signore i governanti avevano usato la falsità per distruggere la verità, e hanno portato molto dolore ai cristiani. Nella Gerusalemme spirituale nella nostra mente ci sono falsi valori che distruggono la pace. Prima di arrivare in cielo ci sarà una battaglia tra la nostra visione del Signore e il nostro amore per noi stessi che abuserà della verità per farlo accadere.

Così il Signore pianse, là sul monte degli Ulivi, mentre guardava la città. Il suo pianto era un segno di misericordia, perché Egli si addolora per gli stati in noi che ci faranno male e che si oppongono alla nostra pace. (Arcana Coelestia 5480; L'apocalisse spiegata 365 [9]; cfr. 365:11, 340). Eppure il Suo dolore è una forza attiva, è misericordia, che lavora per eliminare quegli stati. Gesù ha promesso che Gerusalemme sarebbe stata completamente distrutta - non una sola pietra rimasta in piedi. È vero che la Gerusalemme naturale fu rasa al suolo, ma non è questo che intendeva. Egli ci promette - anche se ci avverte delle battaglie che verranno - che Egli trionferà, e che la nostra Gerusalemme - le nostre scuse per fare il male - non staranno in piedi. Saranno decimate dalla Sua Parola. (Cfr. Arcana Coelestia 6588 [5]; L'apocalisse spiegata 365 [9]).

Ha pianto per misericordia, e ha promesso la fine del pianto, perché "la sua tenera misericordia è su tutte le sue opere".

Il Venerdì Santo c'era sicuramente motivo di piangere. Immaginate questa scena: Le donne stavano seguendo la croce, lamentandosi. Gesù doveva essere sanguinante per le frustate e sfregiato dalla corona di spine. Era circondato da persone che godevano nel vedere qualcuno morire. Quelli che lo chiamavano nemico erano soddisfatti di aver vinto.

I suoi seguaci erano desolati. Mai avrebbero immaginato che il sogno che aveva alimentato sarebbe finito così, o che il capo che amavano sarebbe stato trattato così terribilmente. Sentivano per Lui quello che erano sicuri fosse la Sua sofferenza. Piangevano per Lui.

Poi forse le folle che lo insultavano si placarono quando Egli si rivolse a coloro che piangevano. Per il suo infinito amore parlò. "Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli". Non pensava alla sua agonia imminente, si affliggeva per coloro che amava. Egli avrebbe trionfato. Era su di loro che la sofferenza sarebbe venuta. Quale immagine più chiara possiamo avere dello scopo che ha portato il nostro Dio sulla terra di questa frase? Egli è venuto perché le persone malvagie e i sentimenti malvagi portano miseria ai Suoi figli. Venne per dare loro gioia dopo il loro pianto, per dare loro consolazione e speranza, e infine per dare loro la certezza che non ci sarebbe stata più morte, né dolore né pianto.

Le donne di quel tempo hanno effettivamente affrontato il dolore fisico. È straziante apprendere delle persecuzioni dei cristiani, pensare a persone uccise perché adorano il loro Dio, a bambini che vengono loro tolti, a persone buone soggette alla misericordia di coloro che non conoscono misericordia. In effetti doveva sembrare che il Signore avesse ragione nel dire che sarebbe stato meglio che non avessero mai partorito figli che avrebbero sofferto così per la loro fede. "Perché infatti stanno arrivando i giorni in cui diranno: "Beate le sterili, i grembi che non hanno mai partorito e i seni che non hanno mai allattato!""

Ma la vera ragione per cui il Signore è sceso sulla terra è che all'interno della crudeltà fisica c'è un male molto più grande. Ci sono un sacco di persone che camminano su questa terra che non penserebbero di uccidere qualcun altro, ma che godono regolarmente nel togliere qualcosa di molto più prezioso - la sua capacità di seguire il suo Signore.

Ecco perché il Signore disse quelle parole: "Non piangete per me, ma piangete per voi stessi e per i vostri figli". Le figlie di Gerusalemme rappresentano l'amore gentile della verità con persone sincere in tutto il mondo. I loro figli sono la carità e la fede che viene dall'amore della verità. Queste sono le vittime del male, specialmente quando infesta una chiesa. Queste sono le cose che causano un pianto interiore, un dolore dello spirito che è tanto più devastante perché è silenzioso.

"Figlie di Gerusalemme", le ha chiamate. Il nostro amore innocente per la verità cresce insieme alla nostra giustificazione di essere egoisti. Infatti, è governato dall'auto giustificazione, come le figlie di Gerusalemme erano governate da una chiesa corrotta. Quando quelle donne cercarono di staccarsi dalla Chiesa ebraica furono perseguitate. Quando il nostro innocente amore per la verità cerca di portarci a seguire il Signore, soffriamo tentazioni nel nostro spirito. Gli inferi si alzano e ci tentano con tutti i piaceri egoistici e malvagi che abbiamo mai avuto, e noi davvero piangiamo per noi stessi.

Vedete, non è la verità stessa che soffre! "Non piangete per me", disse Gesù. La verità è onnipotente. È il nostro amore per questa verità che è tentato. Sono la nostra carità e la nostra fede - i figli di questo amore - che soffrono.

Infatti stanno arrivando i giorni in cui si dirà: "Beate le sterili, i ventri che non hanno mai partorito e i seni che non hanno mai allattato". Non ci sembra a volte che le persone che non hanno verità, che non hanno ideali, siano quelle felici? In effetti questa è una profezia che coloro che sono fuori dalla Chiesa e la trovano di nuovo avranno un tempo più facile di quelli che portano le falsità della vita nella battaglia.

La Domenica delle Palme, quando Gesù pianse, disse che Gerusalemme sarebbe stata distrutta. Come ho detto, in realtà stava promettendo la distruzione del male in noi. Il Venerdì Santo diede la stessa assicurazione: "Allora cominceranno a dire ai monti: "Cadeteci addosso!" e alle colline: "Copriteci!"". Queste parole apparentemente dure sono di conforto, perché promettono che quando la verità del Signore trionferà in noi, il cielo si avvicinerà. Quando ciò accadrà, gli inferni che ci tentano non potranno sopportare la presenza del cielo, e si copriranno e si nasconderanno.

"Perché se fanno queste cose nel bosco verde, che cosa si farà nel secco?". Gli ascoltatori sapevano cosa significava: se quando era in mezzo a loro hanno rifiutato la sua verità, cosa faranno quando il ricordo della sua presenza e dei suoi miracoli si sarà seccato? In senso interno il legno verde è la verità che è ancora viva per amore di essa. Anche quando vediamo gli ideali della Parola, lotteremo con la tentazione. Ma quando quel legno si secca, quando non possiamo sentire la vita e la potenza della verità, la battaglia diventa molto più dura.

In entrambe queste immagini - il Suo pianto nella Domenica delle Palme, il Suo triste avvertimento alle donne di piangere per se stesse e per i loro figli, il Signore ci sta preparando a combattere per ciò in cui crediamo. Come ci prepara? Assicurandoci, non solo delle prove che verranno, ma della certezza della vittoria ora che ha rivelato la sua potenza. C'è tanta meraviglia, tanta speranza di felicità eterna nella vera religione cristiana. Eppure nessun amore che valga la pena sarà mai nostro finché non avrà affrontato le sue sfide. Ci deve essere un tempo di pianto: il nostro Signore misericordioso che piange sulle nostre lotte e ci dà forza dalla misericordia; i nostri sogni e le nostre speranze che piangono quando temiamo che siano persi. Attraverso la prova esprimiamo il nostro impegno verso i nostri sogni, ed Egli ci libera.

Meno di ventiquattro ore prima del suo arresto il Signore parlò di nuovo del pianto. Durante l'ultima cena disse: "In verità vi dico che voi piangerete e vi lamenterete, ma il mondo si rallegrerà". Ma non si fermò lì. "E sarete addolorati, ma la vostra tristezza sarà trasformata in gioia. Una donna, quando è in travaglio, ha dolore perché è giunta la sua ora; ma appena ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia, per la gioia che un essere umano è nato nel mondo. Perciò tu ora hai dolore; ma io ti rivedrò e il tuo cuore si rallegrerà, e la tua gioia nessuno te la toglierà".

Quando fu crocifisso e risuscitò, devono aver pensato che ora le sue parole si erano avverate. Ora avevano trovato la gioia che nessuno poteva togliere loro. Forse quando hanno sofferto per mano dei persecutori e hanno trovato la gioia tra i compagni cristiani, hanno pensato lo stesso. E infine, quando avevano combattuto le loro battaglie private, e dalla Sua potenza avevano vinto il nemico dentro di loro, sapevano cosa intendeva veramente.

"Gesù pianse sulla città". "Piangete per voi stessi e per i vostri figli". Il nostro amore per la verità sarà minacciato e con esso la nostra speranza di vera fede e vera carità. Fu a questo scopo che Egli venne nel mondo e cavalcò in trionfo e bevve il calice del rifiuto e della morte apparente - per poter trasformare il nostro dolore in gioia. Perciò Egli poteva anche dire: "Nel mondo avrete tribolazioni; ma state allegri, io ho vinto il mondo". Amen.

(Riferimenti: Luca 19:29-44, 23:24-38)

839. I looked out into the world of spirits and saw an army on fiery red and black horses. The riders looked like apes with their faces and chests facing backward toward the horses' haunches and tails, and the rear of their heads and their backs facing forward toward the horses' necks and heads; and the reins hung from the riders' necks. They kept crying, moreover, "Let us fight against riders on white horses!" But they kept pulling on the reins with both hands, so that they drew the horses back from battle. And this again and again.

Two angels then descended from heaven, and approaching me they said, "What do you see?"

So I told them that I was seeing the ludicrous display of the horsemen described, and I asked the angels what was going on and who the riders were.

[2] To that the angels replied, "They come from the place called in Revelation 16:16 Armageddon, where several thousand of them gathered to fight against people who belong to the Lord's New Church, which is called the New Jerusalem. They talked in that place about the church and religion, and yet they had nothing of the church among them, because they lacked any spiritual truth, neither did they have any element of religion, because they lacked any spiritual goodness. They spoke there with the mouth and lips about the church and religion, but only to gain mastery by means of them.

"They learned in their youth to affirm faith alone, a trinity in God, and a duality in Christ. But when they advanced to higher offices in the church, they retained what they had learned only for a time. Then, because they began to think no more about God and heaven, but about themselves and the world, thus not about eternal bliss and happiness, but about temporal status and wealth, they expelled the doctrines they had learned in their youth from their rational mind's interiors which communicate with heaven and so are in the light of heaven, and retained them only in their rational mind's exteriors which communicate with the world and so are only in the light of the world. And eventually they pushed them aside into the sensual level of their natural mind.

"As a consequence the church's doctrines with them have become ones of the mouth only, and no longer matters of thought in accord with reason, still less matters of their love's affection.

"Moreover, because they have made themselves such, they do not accept any of the church's genuine truths, nor any of religion's genuine goods. The interiors of their minds have become comparatively like jars filled with iron filings mixed with powdered sulfur, a mixture which becomes first hot if water is introduced into it, and then bursts into flame, breaking the jar. So it is with these people. When they hear something regarding living water, namely, the Word's genuine truth, and it enters their ears, they become exceedingly heated and inflamed, and reject it as something that will cause their heads to burst.

[3] "These are the people who looked to you like apes riding backward on fiery red and black horses with the reins around their necks, since people who do not like the church's truth and goodness from the Word also do not wish to look at a horse's foreparts, but at its hindparts. For a horse symbolizes an understanding of the Word - a fiery red horse an understanding of the Word extinguished as to goodness, and a black horse an understanding of the Word extinguished as to truth.

"They cried out for battle against riders on white horses because a white horse symbolizes an understanding of the Word as to its truth and goodness. They appeared to draw back their horses with their necks because they were afraid to fight, lest the Word's truth spread to many and so come to light.

"This is the explanation."

[4] The angels went on to say, "We come from a society in heaven called Michael, and have been commanded by the Lord to go down to the place called Armageddon, from which the company of horsemen you saw broke out.

"Armageddon to us in heaven symbolizes a state and disposition to fight on behalf of falsified truths, arising from a love of mastery and great status. And because we perceive in you a desire to know about the combat there, we will tell you something about it.

"After we descended from heaven, we went to the place called Armageddon and saw some several thousand people gathered there. However, we did not join their company, but there were two buildings on the place's southern side in which there were some boys with their teachers. We entered the buildings, and the boys and teachers received us kindly. We were delighted with their company. All were fair of face because of the life in their eyes and the zeal in their speech. The life in their eyes was due to their perception of truth, and the zeal in their speech to their affection for truth. Therefore they were also given caps from heaven, and they decorated the edges of them with gold braid interwoven with pearls. They were given garments, too, with varying patterns of white and blue.

"We asked them whether they had looked over at the place nearby called Armageddon. They said that they had seen it through a window up under the building's roof. They saw a gathering there, they said, but one of figures under various forms that appeared now and then as dignified men, and now and then as not human, but as statues and carved idols, surrounded by a crowd of people on bended knee. These people also appeared to us under various forms, sometimes as human, sometimes as leopards and sometimes as goats. As goats they appeared with their horns pointed downward, using them to dig up the ground.

"We interpreted these changes in appearance for them, saying what they represented and what they symbolized.

[5] "But in response to your question, when the people who were gathered there heard that we had gone into those buildings, they said to each other, 'What do they have to do with those boys? Let's send some of our company to throw them out.'

"So they sent some of them, and when they arrived they said to us, 'Why did you go into those buildings? Where are you from? By the authority invested in us we order you to go!'

"But we replied, 'You have no power or authority to tell us to go. In your own eyes, indeed, you are like Anakim, ¹ and the people here like dwarfs, but still you have no power or right here, beyond that perhaps of the cunning arts emanating from the three lodging places you have here, arts which nevertheless will be of no avail. Report to your companions, therefore, that we have been sent here from heaven to find out whether you have among you any religion or not, and if not, you will be expelled from this place.

"'Put to your companions, then, this question, in which lies the most essential element of the church and so of religion: How do they understand these words in the Lord's Prayer, "Our Father, who are in heaven. Hallowed be Your name. Your kingdom come. Your will be done, as in heaven, so upon the earth."'

"On hearing this, the people first said, 'What do you mean?' But then that they would put the question.

"So they went away and put it to their companions. And their companions replied, 'What kind of question is this?'

"However, they understood the hidden purpose, that the angels wanted to know whether the words support the path of their faith to God the Father. So they said, 'The words clearly say that we are to pray to God the Father, and because Christ is our Savior, that we are to pray to God the Father for the sake of the Son.'

"And presently, with some irritation, they decided they would come to us and tell us this with their own mouths, saying as well that they would tweak our ears.

"So they came from that place, and entered a grove near the two buildings where the boys were with their teachers. There was a raised level area there, a kind of arena. And holding each other by the hand, they entered that arena, where we were waiting for them.

"There were mounds of turf there, forming hillocks. They seated themselves on them, for they said to each other, 'Let us not stand in their presence, but sit.'

"And then one of them, who had the ability to disguise himself as an angel of light, ² and who was told by the rest to speak with us, said, 'You have put to us that we disclose our thinking regarding the first words in the Lord's Prayer, as to how we interpret them. I accordingly say to you that we interpret them to mean that we are to pray to God the Father, and because Christ is our Savior and we are saved by His merit, that we are to pray to God the Father with faith in Christ's merit.'

[6] "But then we said to them, 'We come from a society in heaven called Michael, and we have been sent to look and see whether those of you gathered in this place have any religion or not. This we could not discover except by asking you about God. For the idea of God enters into every aspect of religion and makes possible a conjunction, and through conjunction salvation. In heaven we recite the Prayer daily, as people do on earth, and we think then not of God the Father, because He is invisible, but of God in His Divine humanity, because in this He can be seen. Moreover, you call Him in that humanity Christ, but we call Him the Lord, and thus for us the Lord is our Father in heaven.

"'The Lord also taught us that He and the Father are one; ³ that the Father is in Him, and He in the Father; ⁴ that whoever sees Him, sees the Father; ⁵ and that no one comes to the Father except through Him. ⁶ Moreover, He also said that it is the will of the Father that people believe in the Son, ⁷ and that whoever does not believe in the Son does not see life, ⁸ indeed that the wrath of God abides on him. ⁹ It is apparent from this that one goes to the Father through the Son and in Him. And because this is the case, He also taught that He had been given all authority in heaven and on earth. ¹⁰

"'It says in the Prayer, "Hallowed be Your name," and "Your kingdom come." And we showed from the Word that the Lord's Divine humanity is the name of the Father, and that the Father's kingdom exists when people go directly to the Lord, and not at all when they go directly to God the Father. Therefore the Lord also told His disciples to preach the kingdom of God. ¹¹ This, then, is the kingdom of God.

[7] "We further instructed them from the Word," the angels said, "that the Lord came into the world to glorify His humanity, in order that angels in heaven and people in the church might by united to God the Father through Him and in Him. For He taught that people who believe in Him are in Him and He in them, meaning that, as the church teaches, they are in the body of Christ.

"Finally we informed them that the Lord is at this day establishing a new church, one meant by the New Jerusalem in the book of Revelation, that the worship in it will be worship of the Lord alone, as is the case in heaven, and that everything contained in the Lord's Prayer from beginning to end will be thus fulfilled.

"Everything we have just said we confirmed from the Word in the Gospels and from the Word in the Prophets, so extensively that they tired of listening.

[8] "First, we confirmed that 'our Father in heaven' is the Lord Jesus Christ from the following passages:

...unto us a Child is born, unto us a Son is given... And His name will be called Wonderful, Counselor, ...God, Eternal Father, Prince of Peace. (Isaiah 9:6)

...You (Jehovah) are our Father...; our Redeemer from everlasting is Your name. (Isaiah 63:16)

(Jesus said,) "He who sees Me sees Him who sent Me." (John 12:45)

If you had known Me, you would have known My Father also; and from now on you know Him and have seen Him. (John 14:7)

Philip said..., "Lord, show us the Father...." Jesus said to him, ."..He who has seen Me has seen the Father; how then can you say, 'Show us the Father'..." (John 14:8-9)

I and the Father are one. (John 10:30)

All things that the Father has are Mine. (John 16:15, cf. 17:10)

...the Father is in Me, and I in (the Father). (John 10:38, cf. 14:10-11, 14:20)

"And that no one has seen the Father but the Son alone, who is in the bosom of the Father (John 1:18, cf. 5:37; 6:46).

"Consequently the Lord also says that no one comes to the Father except through Him (John 14:6), and that one comes to the Father through Him, from Him, and in Him (John 6:56; 14:20; 15:4-6; 17:19, 23)."

(But for more on the unity of God - Father, Son, and Holy Spirit - see the account in no. Arcana Coelestia 962.)

[9] "Second, that 'hallowed be Your name' means to go to the Lord and worship Him - this we confirmed from the following:

Who does not... glorify Your name? For You alone are holy. (Revelation 15:4)

"This in reference to the Lord.

(Jesus said,) "Father, glorify Your name." And a voice came from heaven, "I have both glorified it and will glorify it." (John 12:28)

"The Father's name that was glorified is His Divine humanity.

(Jesus said,) "I come in My Father's name...." (John 5:43)

(Jesus said,) "Whoever receives this child in My name receives Me; and whoever receives Me receives Him who sent Me." (Luke 9:48)

These are written that you may believe that Jesus is the Christ, the Son of God, and that believing you may have life in His name. (John 20:31)

As many as received Him, to them He gave the power to be children of God, to those who believe in His name. (John 1:12)

Whatever you ask in My name, that I will do, that the Father may be glorified in the Son. (John 14:13-14)

...he who does not believe is condemned already, because he has not believed in the name of the only begotten Son of God. (John 3:15-16, 18)

...where two or three are gathered together in My name, I am there in the midst of them. (Matthew 18:19-20)

"Jesus also told His disciples to preach in His name (Luke 24:47). And so on elsewhere, in places that mention the Lord's name, meaning Himself in respect to His humanity, as in Matthew 7:22; 10:22; 18:5; 19:29; 24:9; Mark 11:10; 13:13; 16:17; Luke 10:17; 19:38; 21:12, 17; John 2:23.

"It is apparent from this that the Father is hallowed in the Son, and by angels and people through the Son, and that this is the meaning of 'hallowed be Your name,' as is further evident in John 17:19, 21-23, 26.

[10] "Third, that 'Your kingdom come' means let the Lord reign - this we confirmed by the following:

The law and the prophets were until John. Since that time the kingdom of God is preached... (Luke 16:16)

Jesus..., preaching the gospel of the kingdom of God, (said,) "The time is fulfilled; the kingdom of God is at hand...." (Mark 1:14-15, cf. Matthew 3:2)

"Jesus Himself preached the gospel of the kingdom, and said that the kingdom of God was at hand (Matthew 4:17, 23; 9:35). He commanded the disciples to preach the gospel of the kingdom of God (Mark 16:15, Luke 8:1; 9:60). He spoke similarly to the seventy He sent out (Luke 10:9, 11). And so on elsewhere, as in Matthew 11:5; 16:27-28.

"The kingdom of God whose gospel they were to proclaim was the Lord's kingdom, and thus the Father's kingdom. The reality of this is apparent from the following:

The Father... has given all things into (the Son's) hand. (John 3:35)

(The Father gave the Son) authority over all flesh... (John 17:2)

All things have been delivered to Me by My Father. (Matthew 11:27)

All authority has been given to Me in heaven and on earth. (Matthew 28:18)

And further from the following:

...Jehovah of hosts is His name; and your Redeemer is the Holy One of Israel; the God of the whole earth He is called. (Isaiah 54:5)

I watched..., and behold, One like the Son of Man..., and to Him was given dominion and glory and a kingdom, and all peoples (and) nations... will worship Him. His dominion is an everlasting dominion, which shall not pass away, and His kingdom one that shall not perish. (Daniel 7:13-14)

(When) the seventh angel sounded..., there were loud voices in heaven, saying, "The kingdoms of this world have become the kingdoms of our Lord and of His Christ, and He shall reign forever and ever!" (Revelation 11:15, cf. 12:10)

(This kingdom of the Lord is the subject of the book of Revelation from beginning to end, and all those who will belong to the Lord's New Church, namely, the New Jerusalem, will come into it.)

[11] "Fourth, 'Your will be done, as in heaven, so upon the earth' - this we confirmed by the following:

(Jesus said,) "This is the will of My Father..., that everyone who sees the Son and believes in Him may have eternal life. (John 6:40)

...God so loved the world that He gave His only begotten Son, that whoever believes in Him should not perish but have eternal life. (John 3:15-16)

He who believes in the Son has eternal life; but he who does not believe the Son shall not see life, but the wrath of God abides on him. (John 3:36)

"And so on elsewhere. To believe in the Son is to turn to Him and have confidence that He saves, because He is the Savior of the world.

"Furthermore, it is known in the church that the Lord Jesus Christ reigns in heaven. He Himself also says that His kingdom exists there. Accordingly, when the Lord reigns likewise in the church, then the will of His Father is done, as in heaven, so upon the earth.

[12] "To this we will finally add the following," the angels said. "It is said throughout the whole Christian world that people who belong to the church constitute the body of Christ and are in His body. How then can a person in the church go to God the Father except through Him in whose body he is. Otherwise he must have to leave the body and go.

[13] "When the people from Armageddon heard these and many other things from the Word, they tried now and then to interrupt us and to cite the kinds of things the Lord addressed to His Father in a state of exinanition. ¹² But their tongues then stuck to roofs of their mouths, since they were not permitted to contradict the Word.

"Eventually, however, the reins on their tongues were loosened and they cried out, 'You have spoken against the doctrine of our church, namely that we should turn to God the Father directly and believe in Him. Thus you have made yourselves guilty of violating our faith. Leave this place, therefore, and if you don't, we will throw you out.'

"Then, their passions fired up, they proceeded from threats to the attempt. But by a power then given us we struck them blind, so that not seeing us, they broke out into a level stretch of land, which was a desert. And of those that the boys saw from the window, some became as statues and idols, before whom the rest knelt, and they are the ones who appeared to you as apes on horses."

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