Ai figli d'Israele fu detto di tenere tre feste ogni anno - la festa degli azzimi, la festa delle primizie e la festa della raccolta. Dovremmo ancora farlo?

In Esodo 23:14-16, Mosè riceve le istruzioni su queste feste. Questi tre versetti dell'Esodo comprendono la nostra breve storia. Il loro significato interno è spiegato in Arcana Coelestia 9286-9296.

Ci sono tre feste. Nella Parola, il numero tre rappresenta una completezza, un senso di cose coperte dall'inizio alla fine. La nostra gratitudine al Signore dovrebbe continuare - durare.

La prima festa, dei pani azzimi, sta per l'adorazione, per la nostra gratitudine per l'azione del Signore nella nostra mente per liberarci dalle false idee. Questo ci permette di iniziare a ricevere buoni amori.

La seconda festa, delle primizie, si riferisce alla piantagione di idee vere in quel "terreno" di amori iniziali per fare il bene.

La terza festa, del raccolto o della raccolta, indica il momento in cui, applicando le nostre vere idee, riceviamo il vero bene - l'amore per il prossimo e per il Signore - che diventa il centro della nostra vita. Questo è lo stato di rinascita, in cui, lavorando durante l'anno (la nostra vita) e sopportando con gratitudine, abbiamo permesso al Signore di sbarazzarci delle nostre false idee, e di spingere i nostri amori malvagi alla periferia, in modo che il bene possa lavorare ed essere fruttuoso.

Queste feste, quindi, rappresentano il progresso della nostra vita spirituale. In qualche modo, dobbiamo mantenerle.