Iz Swedenborgovih djela

 

Cielo e inferno #163

Proučite ovaj odlomak

  
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163. Gli angeli non sanno cosa sia il tempo, sebbene presso di loro ci sia una progressione di tutte le cose, come vi è nel mondo, e questo a tal punto che non vi è differenza alcuna; il motivo di ciò è che invece degli anni e dei giorni ci sono i cambiamenti di stato; e ove ci sono gli anni ed i giorni vi è il tempo, mentre ove ci sono i cambiamenti di stato, ci sono gli stati.

  
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Iz Swedenborgovih djela

 

Cielo e inferno #528

Proučite ovaj odlomak

  
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528. 55) Non è difficile come si crede condurre una vita che porta al cielo

Vi sono alcuni i quali credono che vivere la vita che conduce al cielo, che si chiama vita spirituale, sia difficile, perché si dice che l'uomo debba rinunciare al mondo, debba spogliarsi dei desideri del corpo e della carne, e debba vivere spiritualmente; ed essi intendono ciò nel senso che debbono abbandonare le cose del mondo, consistenti principalmente in ricchezze ed onori; che debbono vivere continuamente in raccoglimento con pie meditazioni su Dio, sulla salvezza, e sulla vita eterna; e debbono dedicare la loro vita alla preghiera ed alla lettura della Parola e dei libri sacri. Tale è la loro idea di rinuncia al mondo, e di vita nello spirito anziché nella carne. Ma che questo non sia affatto vero mi è stato dato di conoscerlo attraverso una copiosa esperienza e attraverso le conversazioni con gli angeli. Ho imparato, infatti, che coloro che rinunciano al mondo e vivono nello spirito in questo modo conducono una vita dolorosa che non li rende capaci di ricevere la gioia celeste, poiché la vita di ciascuno continua nello stesso modo, dopo la morte. Al contrario, per ricevere la vita del cielo, un uomo deve necessariamente vivere nel mondo ed impegnarsi nella sua attività e nelle sue occupazioni, e per mezzo di una vita morale e civile, è in grado di ricevere la vita spirituale. In nessun altro modo la vita spirituale può formarsi nell'uomo, o il suo spirito, essere preparato per il cielo; perché vivere una vita interiore e non al tempo stesso una vita esteriore è come abitare in una casa che non ha le fondamenta, e che sprofonda o a poco a poco si incrina e si lacera, o traballa finché crolla.

  
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