बाइबल

 

Lamenti 4

पढाई करना

   

1 Come mai s’è oscurato l’oro, s’è alterato l’oro più puro? Come mai le pietre del santuario si trovano sparse qua e là ai canti di tutte le strade?

2 I nobili figliuoli di Sion, pregiati al pari dell’oro fino, come mai son reputati quali vasi di terra, opera di mani di vasaio?

3 Perfino gli sciacalli porgon le mammelle e allattano i lor piccini; la figliuola del mio popolo è divenuta crudele, come gli struzzi del deserto.

4 La lingua del lattante gli s’attacca al palato, per la sete; i bambini chiedon del pane, e non v’è chi gliene dia.

5 Quelli che si nutrivan di cibi delicati cadon d’inedia per le strade; quelli ch’erano allevati nella porpora abbracciano il letamaio.

6 Il castigo dell’iniquità della figliuola del mio popolo e maggiore di quello del peccato di Sodoma, che fu distrutta in un attimo, senza che mano d’uomo la colpisse.

7 I suoi principi erano più splendenti della neve, più bianchi del latte; aveano il corpo più vermiglio del corallo, il lor volto era uno zaffiro.

8 Il loro aspetto è ora più cupo del nero; non si riconoscon più per le vie; la loro pelle è attaccata alle ossa, è secca, è diventata come un legno.

9 Più felici sono stati gli uccisi di spada di quelli che muoion di fame; poiché questi deperiscono estenuati, per mancanza de’ prodotti dei campi.

10 Delle donne, pur sì pietose, hanno con le lor mani fatto cuocere i loro bambini, che han servito loro di cibo, nella ruina della figliuola del mio popolo.

11 L’Eterno ha esaurito il suo furore, ha riservata l’ardente sua ira, ha acceso in Sion un fuoco, che ne ha divorato le fondamenta.

12 Né i re della terra né alcun abitante del mondo avrebbero mai creduto che l’avversario, il nemico, sarebbe entrato nelle porte di Gerusalemme.

13 Così è avvenuto per via de’ peccati de’ suoi profeti, delle iniquità de’ suoi sacerdoti, che hanno sparso nel mezzo di lei il sangue dei giusti.

14 Essi erravan come ciechi per le strade, lordati di sangue, in guisa che non si potevano toccare le loro vesti.

15 "Fatevi in là! Un impuro!" si gridava al loro apparire; "Fatevi in là! Fatevi in là! Non lo toccate!" Quando fuggivano, erravan qua e là, e si diceva fra le nazioni: "Non restino più qui!"

16 La faccia dell’Eterno li ha dispersi, egli non volge più verso loro il suo sguardo; non s’è portato rispetto ai sacerdoti, né s’è avuto pietà de’ vecchi.

17 E a noi si consumavano ancora gli occhi in cerca d’un soccorso, aspettato invano; dai nostri posti di vedetta scrutavamo la venuta d’una nazione che non potea salvarci.

18 Si spiavano i nostri passi, impedendoci di camminare per le nostre piazze. "La nostra fine è prossima", dicevamo: "I nostri giorni son compiuti, la nostra fine è giunta!"

19 I nostri persecutori sono stati più leggeri delle aquile de’ cieli; ci han dato la caccia su per le montagne, ci han teso agguati nel deserto.

20 Colui che ci fa respirare, l’unto dell’Eterno è stato preso nelle loro fosse; egli, del quale dicevamo: "Alla sua ombra noi vivremo fra le nazioni".

21 Rallegrati, gioisci, o figliuola d’Edom, che dimori nel paese di Uts! Anche fino a te passerà la coppa; tu t’inebrierai e ti nuderai.

22 Il castigo della tua iniquità è finito, o figliuola di Sion! Egli non ti manderà più in cattività; egli punisce l’iniquità tua, o figliuola d’Edom, mette allo scoperto i tuoi peccati.

   

स्वीडनबॉर्ग के कार्यों से

 

Arcana Coelestia #643

इस मार्ग का अध्ययन करें

  
/ 10837  
  

643. Riguardo al significato stesso delle parole, che legno di cipresso significhi concupiscenze, e scompartimenti le due parti dell'uomo, è evidente dalla Parola. Il legno di cipresso è un legno ricco di zolfo, come l'abete, e altre conifere. In ragione del suo tenore di zolfo si dice che significa concupiscenze, perché prende facilmente fuoco. Le genti più antiche paragonavano le cose inerenti l'uomo (e le consideravano come avessero una somiglianza) con l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, la pietra e il legno. Il suo intimo celeste all'oro, il celeste inferiore, al bronzo, e ciò che era più basso, o corporeo di esso, al legno. E il suo intimo spirituale lo paragonavano all'argento, il suo spirituale inferiore al ferro, e ciò che era più basso, alla pietra. Questo è nel significato interiore di tali elementi, quando sono menzionati nella Parola, come in Isaia:

Farò venire oro anziché bronzo, argento anziché ferro, bronzo anziché legno, e ferro anziché pietra. Istituirò quale tuo tributo la pace e quale tuo governo la giustizia (Isaia 60:17)

Qui si tratta del regno di Dio, in cui non vi sono tali metalli, bensì le cose spirituali e celesti; e che questo è il loro significato interiore è evidente dalla menzione di pace e giustizia. Oro, bronzo e legno qui corrispondono l'uno all'altro, e rappresentano cose celesti o della volontà, come detto in precedenza. Argento, ferro e pietra corrispondono l'uno all'altro, e rappresentano cose spirituali o dell'intelletto.

[2] In Ezechiele:

Essi saccheggeranno le tue ricchezze e le tue mercanzie; le tue pietre e il tuo legname (Ezechiele 26:12)

È evidente che per ricchezze e mercanzie non si intendono quelle terrene, ma quelle celesti e spirituali. E ugualmente per pietre e legname essendo le pietre, le cose inerenti l'intelletto, e il legname quelle inerenti la volontà.

In Abacuc:

Le pietre dei muri grideranno, e le travi di legno faranno eco (Abacuc 2:11)

La pietra indica l'intelletto nel grado più basso. E il legno, la volontà nel grado più basso, che fa eco quando ogni cosa è tratta dalla percezione dei sensi.

Nello stesso profeta:

Guai a chi dice al legno, svegliati; e alla pietra muta, alzati. Essi non possono insegnare nulla. Sono ricoperti di oro e argento, ma non c'è vita in loro. Ma il Signore è nel tempio del sua santità (Abacuc 2:19-20)

Anche qui legno rappresenta la cupidità. Pietra l'intelletto nel grado più basso; e quindi il fatto che sia muta e che non possa insegnare alcunché fa riferimento ad essa. Non c'è vita in loro, significa che in essi non vi è niente di celeste né di spirituale, esattamente come un tempio in cui vi sono pietra e legno, legati insieme con oro e argento, per rappresentare coloro i quali non pensano nulla di ciò che questi metalli rappresentano.

[3] In Geremia:

Paghiamo con argento per bere la nostra acqua; dobbiamo acquistare la nostra legna (Lamentazioni 5:4)

Qui acqua e argento significano le cose dell'intelletto; e legna, quelle della volontà.

Nello stesso profeta:

Dicono al legno, tu sei mio padre; e alla pietra, tu ci hai generato (Geremia 2:27)

Qui legno rappresenta la cupidigia, che è dalla volontà, da cui discende il pensiero; e pietra la conoscenza sensibile da cui è il generare. Quindi, in luoghi diversi nei profeti, servire il legno e la pietra sta per adorare idoli di legno e pietra, con cui si intende che erano in preda a cupidità e fantasie; e anche commettere adulterio con il legno e la pietra come in Geremia 3:9.

In Osea:

Il mio popolo consulta un pezzo di legno, e l'idolo di legno gli da' il responso; perché uno spirito di prostituzione li ha allontanati (Osea 4:12)

il che significa che inseguono idoli scolpiti nel legno, o cupidità.

[4] In Isaia:

Il Tophet è preparato da tempo, profondo e largo è il rogo, il soffio del Signore è come un torrente di zolfo (Isaia 30:33)

Qui fuoco, zolfo e legno sono sinonimo di folli cupidità. In generale, legno indica le cose della volontà nel grado più basso; il legno pregiato, come il cedro e simili, quelli che sono dal bene, come per esempio, il legno di cedro nel tempio, e il legno di cedro impiegato nella pulizia della lebbra (Levitico 14:4, 6-7); anche il legno gettato nelle acque amare di Marah, da cui l'acqua divenne dolce (Esodo 15:25), in merito al quale, per misericordia Divina del Signore, si dirà in quella sede. Ma il legno che non era pregiato, e quello utilizzato per scolpire idoli, nonché quello usato per i pali funebri e simili, indica le cupidità; come in questo passo, il legno di cipresso, a causa del suo tenore di zolfo.

Così in Isaia:

Il giorno della vendetta del Signore i torrenti saranno trasformati in pece, e la polvere in zolfo, e la terra ne diventerà pece ardente (Isaia 34:9)

Pece sta per terribili fantasie; zolfo per abominevoli cupidità.

  
/ 10837  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.