Aus Swedenborgs Werken

 

Fede #1

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1. I. ­ Tutte le altre opere non sono opere di carità in senso stretto, ma sono riflessi, oppure semplici buone azioni esteriori ovvero debiti di riconoscenza. Insegnamenti per la nuova Gerusalemme sulla Fede I la fede è un riconoscimento interiore della verità

Oggigiorno, le persone ritengono che fede non significhi altro che ritenere vero qualcosa perché lo insegna la chiesa e perché non risulta familiare all'intelletto. Infatti si dice comunemente: “Credi, e non dubitare”. Se qualcuno replica “Non capisco”, gli viene risposto: “Ecco perché devi credere.” Il risultato è che la fede di oggi è una fede nell'ignoto e può essere chiamata fede cieca; e siccome è trasmessa da una persona all'altra, è una fede tramandata dal passato. Diventerà chiaro nelle seguenti pagine che questa non è una fede spirituale.

  
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Fede #12

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12. Alcuni possono pensare fra sé o dire a qualcun altro: “Chi è capace di avere il riconoscimento interiore che la verità è fede? Non io.” Gli dirò io come possono: voltino le spalle al male in quanto peccato e si volgano verso il Signore, ed avranno tutto il riconoscimento interiore che vorranno. Si può vedere qui sopra, in Insegnamenti sulla Vita per la Nuova Gerusalemme, n. 18­31 che se voltiamo le spalle al peccato siamo nel Signore; in n. 32­41 che quindi amiamo il vero e lo comprendiamo; e in n. 42­52 che quindi abbiamo fede.

  
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