Die Bibel

 

Genesi 16

Lernen

   

1 Or Sarai, moglie d’Abramo, non gli avea dato figliuoli. Essa aveva una serva egiziana per nome Agar.

2 E Sarai disse ad Abramo: "Ecco, l’Eterno m’ha fatta sterile; deh, va’ dalla mia serva; forse avrò progenie da lei". E Abramo dette ascolto alla voce di Sarai.

3 Sarai dunque, moglie d’Abramo, dopo che Abramo ebbe dimorato dieci anni nel paese di Canaan, prese la sua serva Agar, l’Egiziana, e la diede per moglie ad Abramo suo marito.

4 Ed egli andò da Agar, che rimase incinta; e quando s’accorse ch’era incinta, guardò la sua padrona con disprezzo.

5 E Sarai disse ad Abramo: "L’ingiuria fatta a me, ricade su te. Io t’ho dato la mia serva in seno; e da che ella s’è accorta ch’era incinta, mi guarda con disprezzo. L’Eterno sia giudice fra me e te".

6 E Abramo rispose a Sarai: "Ecco, la tua serva è in tuo potere; fa’ con lei come ti piacerà". Sarai la trattò duramente, ed ella se ne fuggì da lei.

7 E l’angelo dell’Eterno la trovò presso una sorgente d’acqua, nel deserto, presso la sorgente ch’è sulla via di Shur,

8 e le disse: "Agar, serva di Sarai, donde vieni? e dove vai?" Ed ella rispose: "Me ne fuggo dal cospetto di Sarai mia padrona".

9 E l’angelo dell’Eterno le disse: "Torna alla tua padrona, e umiliati sotto la sua mano".

10 L’angelo dell’Eterno soggiunse: "Io moltiplicherò grandemente la tua progenie, e non la si potrà contare, tanto sarà numerosa".

11 E l’angelo dell’Eterno le disse ancora: "Ecco, tu sei incinta, e partorirai un figliuolo, al quale porrai nome Ismaele, perché l’Eterno t’ha ascoltata nella tua afflizione;

12 esso sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti, e la mano di tutti contro di lui; e abiterà in faccia a tutti i suoi fratelli".

13 Allora Agar chiamò il nome dell’Eterno che le avea parlato, Atta-El-Roi, perché disse: "Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che m’ha vista?"

14 Perciò quel pozzo fu chiamato "il pozzo di Lachai-Roi". Ecco, esso è fra Kades e Bered.

15 E Agar partorì un figliuolo ad Abramo; e Abramo, al figliuolo che Agar gli avea partorito, pose nome Ismaele.

16 Abramo aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

   

Aus Swedenborgs Werken

 

Arcana Coelestia #1944

studieren Sie diesen Abschnitt

  
/ 10837  
  

1944. Ecco, tu sei incinta. Che ciò significhi la vita dell'uomo razionale, è evidente da quanto detto sopra riguardo alla formazione di questo e da ciò che segue riguardo a Ismaele, con il quale s’intende il primo razionale nel Signore. Deve essere noto, riguardo all'uomo razionale in generale, che si dice che egli riceva la vita, che è nel grembo materno e che nasca, quando l’uomo inizia a pensare che il male e la falsità in se stesso sono ciò che respinge e si oppone alla verità e al bene; e maggiormente quando vuole rimuovere e soggiogare questo male e questa falsità. Fino a quando egli non percepisce e non acquisisce una sensibilità di questo, egli non ha una facoltà razionale, quand’anche possa immaginare di averla. Perché la facoltà razionale è il mezzo che unisce l'uomo interno con l'esterno, e in tal modo percepisce dal Signore ciò che accade nell'uomo esterno, e riduce l'uomo esterno all'obbedienza, anzi lo eleva dalle cose corporee e terrene in cui si è

immerso e fa sì che l'uomo sia uomo, e guardi al cielo, cui appartiene per nascita, e non come fanno gli animali bruti, che guardano unicamente per terra - dove egli è in collocazione provvisoria – o verso l’inferno. Questo è l’uso della facoltà razionale, e quindi non si può dire che l’uomo abbia una tale facoltà a meno che egli non sia tale da pensare in questo modo; e se tale facoltà venga ad esistenza è noto dalla vita dell’uomo, nel suo uso o funzione.

[2] Ragionare contro il bene e la verità, quando questi sono negati nel cuore, e sono noti solo per averne sentito parlare, non significa avere una facoltà razionale, poiché molti possono fare ciò che apertamente sfocia senza alcun freno nella malvagità. L'unica differenza è che coloro che sostengono di avere una facoltà razionale – quand’anche non l’abbiano - mantengono un certo decoro nel loro discorso e agiscono in base a una simulata rispettabilità, nella quale sono trattenuti da vincoli esterni, quali il timore della legge, della perdita della proprietà, dell’onore, della reputazione e della vita. Se questi vincoli esteriori, fossero rimossi, alcuni di questi uomini sarebbero più folli di quelli che si precipitano nella malvagità senza ritegno. Dunque, di nessuno può dirsi che abbia una facoltà razionale semplicemente perché può ragionare. Di solito, coloro che sono privi della facoltà razionale di solito discorrono dalle percezioni dei sensi e dalla conoscenza mondana, molto più abilmente di quelli che hanno una facoltà razionale.

[3] Ciò è molto chiaramente evidente dagli spiriti maligni nell'altra vita, in quali, sebbene siano stati considerati preminentemente razionali mentre vivevano nel corpo, nondimeno, quando i vincoli esterni che erano la causa del decoro del loro discorso e della pretesa rispettabilità della loro vita, sono rimossi - come è usuale per chiunque nell'altra vita - sono più folli di quelli che in questo mondo sono apertamente malvagi, perché essi si precipitano in ogni malvagità senza orrore, né paura o vergogna. Non è lo stesso per quelli che mentre vivevano in questo mondo erano dotati della facoltà azionale, perché quando i vincoli esterni sono rimossi, essi mantengono la loro integrità, perché hanno avuto vincoli interiori – i vincoli della coscienza - grazie ai quali il Signore ha tenuto i loro pensieri legati alle leggi della verità e del bene, che erano i loro principi razionali.

  
/ 10837  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.