Bible

 

Levitico 1

Studie

1 L’Eterno chiamò Mosè e gli parlò dalla tenda di convegno, dicendo:

2 "Parla ai figliuoli d’Israele e di’ loro: Quando qualcuno tra voi recherà un’offerta all’Eterno, l’offerta che recherete sarà di bestiame: di capi d’armento o di capi di gregge.

3 Se la sua offerta è un olocausto di capi d’armento, offrirà un maschio senza difetto; l’offrirà all’ingresso della tenda di convegno, per ottenere il favore dell’Eterno.

4 E poserà la mano sulla testa dell’olocausto, il quale sarà accetto all’Eterno, per fare espiazione per lui.

5 Poi scannerà il vitello davanti all’Eterno; e i sacerdoti, figliuoli d’Aaronne, offriranno il sangue, e lo spargeranno tutt’intorno sull’altare, che è all’ingresso della tenda di convegno.

6 Si trarrà quindi la pelle all’olocausto, e lo si taglierà a pezzi.

7 E i figliuoli del sacerdote Aaronne metteranno del fuoco sull’altare, e accomoderanno delle legna sul fuoco.

8 Poi i sacerdoti, figliuoli d’Aaronne, disporranno que’ pezzi, la testa e il grasso, sulle legna messe sul fuoco sopra l’altare;

9 ma le interiora e le gambe si laveranno con acqua, e il sacerdote farà fumare ogni cosa sull’altare, come un olocausto, un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all’Eterno.

10 Se la sua offerta è un olocausto di capi di gregge, di pecore o di capre, offrirà un maschio senza difetto.

11 Lo scannerà dal lato settentrionale dell’altare, davanti all’Eterno; e i sacerdoti, figliuoli d’Aaronne, ne spargeranno il sangue sull’altare, tutt’intorno.

12 Poi lo si taglierà a pezzi, che, insieme colla testa e col grasso, il sacerdote disporrà sulle legna messe sul fuoco sopra l’altare;

13 ma le interiora e le gambe si laveranno con acqua, e il sacerdote offrirà ogni cosa e la farà fumare sull’altare. Questo è un olocausto, un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all’Eterno.

14 Se la sua offerta all’Eterno è un olocausto d’uccelli, offrirà delle tortore o de’ giovani piccioni.

15 Il sacerdote offrirà in sacrifizio l’uccello sull’altare, gli spiccherà la testa, la farà fumare sull’altare, e il sangue d’esso sarà fatto scorrere sopra uno de’ lati dell’altare.

16 Poi gli toglierà il gozzo con quel che contiene, e getterà tutto allato all’altare, verso oriente, nel luogo delle ceneri.

17 Spaccherà quindi l’uccello per le ali, senza però dividerlo in due, e il sacerdote lo farà fumare sull’altare, sulle legna messe sopra il fuoco. Questo è un olocausto, un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all’Eterno.

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Arcana Coelestia # 1001

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1001. Che sangue significa carità, è evidente da molte cose. Esso indica la nuova volontà che l'uomo rigenerato spirituale riceve dal Signore, e che è la carità stessa, perché la nuova volontà è formata dalla carità. La carità o l'amore è l'essenza autentica ovvero la vita della volontà, perché nessuno può dire di volere alcunché, salvo ciò che sceglie o ama. Perché dire che si pensa una cosa non è volere, a meno che la volontà sia nel pensiero. Questa nuova volontà che è dalla carità è qui intesa con il sangue, e non è dall'uomo, ma dal Signore nell'uomo. E poiché è dal Signore, non può mai essere mescolata con le cose della volontà dell'uomo, che sono così immonde, come è stato dimostrato. Per questo motivo è stato comandato nella chiesa rappresentativa che non si debba mangiare la carne con la sua anima o il suo sangue cioè, non devono essere mescolati tra loro.

[2] Poiché il sangue significava la carità, significava anche ciò che è santo; e poiché la carne significava la volontà dell'uomo, significava anche ciò che è profano. E poiché queste cose sono separate e opposte, era proibito mangiare il sangue; perché con il mangiare la carne con il sangue, nel cielo è rappresentata la profanazione, ovvero la commistione di ciò che è sacro con ciò che è profano; e questa rappresentazione nel cielo non poteva che colpire gli angeli con orrore; perché a quel tempo tutte le cose esistenti presso l'uomo della chiesa sono state rese, tra gli angeli, in corrispondenti rappresentazioni spirituali, in conformità del significato delle cose nel senso interno. Poiché la natura di tutte le cose è determinata dall'indole dell'uomo cui si riferiscono, così è anche per il significato di sangue. Relativamente all'uomo spirituale rigenerato, sangue significa carità, o amore verso il prossimo; relativamente all'uomo celeste rigenerato significa amore per il Signore; ma relativamente al Signore significa tutta la sua essenza umana, di conseguenza l'amore di sé, cioè la sua misericordia verso il genere umano. Pertanto, sangue, poiché in generale, significa l'amore e ciò che è dell'amore, significa cose celesti, che sono dal Signore solo; e quindi relativamente all'uomo, indica le cose celesti che egli riceve dal Signore. Le cose celesti che l'uomo rigenerato spirituale riceve dal Signore, sono spirituali-celesti, in merito alle quali, per la misericordia Divina del Signore, si farà cenno altrove.

[3] Che sangue significhi ciò che è celeste, e nel senso supremo significhi l'essenza umana del Signore, quindi l'amore stesso, ovvero la sua misericordia verso il genere umano, si evince dalla sacralità che è stato comandato di tenere riguardo al sangue, nella chiesa rappresentativa ebraica. Per questo motivo il sangue è stato chiamato il sanguedell'alleanza, ed è stato spruzzato sul popolo, come anche su Aronne ed i suoi figli, insieme con l'olio dell'unzione. E il sangue di ogni olocausto e sacrificio è stato spruzzato sopra e intorno all'altare (si veda Esodo 12:7, 13, 22-23; 24:6, 8; Levitico 1:5, 11, 15; 4:6-7, 17-18, 25, 30, 34; 5:9, 16:14-15, 18-19; Numeri 18:17; Deuteronomio 12:27).

[4] E poiché il sangue era considerato così sacro e la volontà dell'uomo è così profana, è stato severamente proibito consumare sangue, a causa del fatto che ciò rappresenta la profanazione di ciò che è sacro.

Come in Mosè:

È una legge perpetua cui dovrete attenervi di generazione in generazione, dovunque abiterete, non dovrete mangiare né grasso né sangue (Levitico 3:17)

Grasso qui denota la vita celeste, e sangue, la vita spirituale celeste. Lo spirituale celeste è spirituale che è dal celeste; perché nella più antica chiesa l'amore per il Signore era il loro celeste, essendo radicato nella loro volontà; e il loro spirituale celeste era la fede che ne deriva, di cui, si veda sopra n. 30-38, 337, 393, 398).

Presso l'uomo spirituale, in luogo del celeste c'è lo spirituale celeste, perché la carità è stata impiantata nell'intelletto. Sempre in Mosè:

Avverso chiunque della casa d'Israele o straniero, soggiornando tra di loro, mangia qualunque specie di sangue, volgerò la mia faccia contro di lui e lo estirperò dalla sua gente; perché l'anima della carne è nel suo sangue; e l'ho dato a voi sull'altare, per fare l'espiazione, delle vostre anime; perché è con il sangue che si fa espiazione per l'anima. L'anima di ogni carne, è il suo stesso sangue; chi ne mangia sarà estirpato (Levitico 17:10-11, 14)

Qui è chiaramente mostrato che l'anima della carne è nel sangue, e che l'anima della carne è il sangue stesso, ovvero, il celeste, ciò che è santo, che è dal Signore.

[5] Ancora in Mosè:

Astenetevi dal mangiare il sangue; perché il sangue è l'anima stessa; e non non si deve mangiare l'anima con la carne (Deuteronomio 12:23-25)

Da questo passo si evince che il sangue è chiamato anima, cioè vita celeste o celeste, che è stata rappresentata dagli olocausti e dai sacrifici di quella chiesa. E allo stesso modo, che ciò che è celeste, vale a dire il proprio del Signore – il solo celeste e santo - non doveva essere mescolato con il proprio dell'uomo - che è profano - era rappresentato anche dal divieto di sacrificare o offrire il sangue del sacrificio su ciò che è stato lievitato (Esodo 23:18; 34:25). Ciò che è stato lievitato significa ciò che è corrotto e contaminato. Il fatto che il sangue è chiamato anima e indica il santo della carità, e che il santo dell'amore era rappresentato nella chiesa ebraica dal sangue, è perché la vita del corpo consiste nel sangue. E siccome la vita del corpo consiste nel sangue, questo è la sua anima, in modo che il sangue può dirsi l'anima corporea, ovvero ciò in cui è la vita corporea dell'uomo; e poiché nelle chiese rappresentative le cose interiori erano rappresentate da quelle esteriori, l'anima o la vita celeste era rappresentato dal sangue.

  
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