Bible

 

Osea 7

Studie

   

1 Quand’ho voluto guarire Israele, allora s’è scoperta l’iniquità d’Efraim e la malvagità di Samaria; poiché praticano la falsità; il ladro entra, e i briganti scorrazzano fuori.

2 E non dicono in cuor loro che io tengo a mente tutta la loro malvagità. Ora le loro azioni li circondano; esse stanno davanti alla mia faccia.

3 Essi rallegrano il re con la loro malvagità, e i capi con le loro menzogne.

4 Sono tutti degli adulteri; sono come un forno scaldato dal fornaio, che cessa d’attizzare il fuoco dacché ha intriso la pasta finché sia lievitata.

5 Nel giorno del nostro re, i capi si rendon malati a forza di scaldarsi col vino; il re stende la mano ai giullari.

6 Nelle loro insidie, essi rendono il cuor loro simile ad un forno; il loro fornaio dorme tutta la notte, e la mattina il forno arde come un fuoco divampante.

7 Tutti sono ardenti come un forno, e divorano i loro reggitori; tutti i loro re cadono, non ve n’è uno fra loro che gridi a me.

8 Efraim si mescola coi popoli, Efraim è una focaccia non rivoltata.

9 Degli stranieri divorano la sua forza, ed egli non vi pon mente; dei capelli bianche gli appaiono qua e là sul capo, ed egli non vi pon mente.

10 L’orgoglio d’Israele testimonia contro di lui, ma essi non tornano all’Eterno, al loro Dio, e non lo cercano, nonostante tutto questo.

11 Efraim è come una colomba stupida e senza giudizio; essi invocano l’Egitto, vanno in Assiria.

12 Mentre andranno, io stenderò su loro la mia rete; ve li farò cascare, come gli uccelli del cielo; li castigherò, com’è stato annunziato alla loro raunanza.

13 Guai a loro, perché si sono sviati da me! Ruina su loro perché mi si son ribellati! Io li redimerei, ma essi dicon menzogne contro di me.

14 Essi non gridano a me col cuor loro, ma si lamentano sui loro letti; si radunano ansiosi per il grano ed il vino, e si ribellano a me!

15 Io li ho educati, ho fortificato le loro braccia ma essi macchinano del male contro di me.

16 Essi tornano, ma non all’Altissimo; sono diventati come un arco fallace; i loro capi cadranno per la spada, a motivo della rabbia della lor lingua; nel paese d’Egitto si faran beffe di loro.

   

Komentář

 

Night

  

The sun in the Bible represents the Lord, with its heat representing His love and its light representing His wisdom. “Daytime,” then, represents a state in which we are turned toward the Lord, receiving His love and being enlightened by His truth. And “nighttime,” obviously, represents states in which we are turned away from the Lord, left cold and blind to the truth. The most common word used for it in the New Christian theology is “obscurity.” The darkness is not absolute, of course. The light of the moon represents the understanding we can have based on facts and our own intelligence. But while the moon reflects some of the sun's light, it offers almost no heat, so this kind of understanding is a cold one, without the warmth of love. And at its darkest and coldest, night represents a state of judgment. This happens when a person -- or a church -- becomes so mired in evil and falsity that there is no light or heat. The Lord can then step in, separate the good from the evil, consign the evil to hell and begin rebuilding based on the remnant that is still good. Drastic as that sounds, it is something that we all go through repeatedly in various aspects of our loves, so that we can be rid of what is evil and let the Lord rebuild us as angels.