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Genesi 8:5

Studie

       

5 E le acque andarono scemando fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti.

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Arcana Coelestia # 895

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895. Le acque furono prosciugate dalla terra. Che questo significa che le falsità non apparivano più, si evince da ciò che è stato detto. Specificamente significa che le falsità sono state separate dalla volontà dell'uomo di questa chiesa. Terra qui significa la volontà dell'uomo, che non è altro che la cupidigia. Perciò è detto che le acque furono prosciugate dalla terra. Il suo suolo, come detto sopra, è nella sua parte intellettuale, in cui le verità sono seminate, mai nella sua parte che presiede alla volontà, che presso l'uomo spirituale è separata dall'intelletto. Perciò si dice poi in questo versetto che le facce del suolo erano asciutte. Presso l'uomo della chiesa più antica vi era un suolo nella sua parte che presiede alla volontà, in cui il Signore ha seminato i beni, affinché l'uomo dai beni potesse conoscere e percepire le verità, ovvero dall'amore, acquisire la fede. Ma se questo metodo fosse applicato nel tempo presente, l'uomo perirebbe in eterno, perché la sua volontà è totalmente corrotta. In che modo abbia luogo la semina nella parte dell'uomo che presiede alla sua volontà, oppure, nella sua parte intellettuale, si evince dalle rivelazioni che sono state fatte all'uomo della chiesa più antica, per mezzo delle quali egli sin dalla sua infanzia è stato introdotto nella percezione dei beni e delle verità; e siccome quelle rivelazioni erano seminate nella sua parte che presiede alla volontà, egli, senza che fosse necessaria un'istruzione percepiva innumerevoli cose, in modo che da un principio generale conosceva, dal Signore, i particolari e i singolari che ora gli uomini debbono imparare per conoscere, eppure, possono apprenderne appena la millesima parte. Perché l'uomo della chiesa spirituale non conosce altro se non ciò che impara, e quello che sa in questo modo, lo trattiene e crede essere vero. Infatti, anche se impara ciò che è falso, e questo è impresso nella sua mente come vero, egli mantiene tale idea, perché non ha nessun altra percezione di quel soggetto. Coloro che hanno coscienza hanno dalla coscienza una sorta di dettame, ma null'altro che l'idea circa la verità di una cosa perché così l'hanno avvertita e appresa. Questo è ciò che costituisce la loro coscienza, come è evidente da chi ha la coscienza di ciò che è falso.

  
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