Bible

 

Geremia 45

Studie

   

1 LA parola che il profeta Geremia pronunziò a Baruc, figliuolo di Neria, quando scriveva quelle parole nel libro, di bocca di Geremia, l’anno quarto di Gioiachim, figliuol di Giosia, re di Giuda dicendo:

2 Così ha detto il Signore, l’Iddio d’Israele, a te, o Baruc:

3 Tu hai detto: Ahi lasso me! perciocchè il Signore ha sopraggiunta tristizia al mio dolore; io mi affanno ne’ miei sospiri, e non trovo alcun riposo.

4 Digli così tu: Così ha detto il Signore: Ecco, io distruggo ciò che io avea edificato, e divello quello che io avea piantato, cioè, tutto questo paese.

5 E tu ti cercheresti delle grandezze! non cercarle; perciocchè ecco, io fo venir del male sopra ogni carne, dice il Signore; ma io ti darò l’anima tua per ispoglia, in tutti i luoghi ove tu andrai.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

Bible

 

2 Timoteo 2

Studie

   

1 Tu adunque, figliuol mio, fortificati nella grazia che è in Cristo Gesù.

2 E le cose che tu hai udite da me, in presenza di molti testimoni, commettile ad uomini fedeli, i quali sieno sufficienti ad ammaestrare ancora gli altri.

3 Tu adunque soffri afflizioni, come buon guerriero di Gesù Cristo.

4 Niuno che va alla guerra s’impaccia nelle faccende della vita, acciocchè piaccia a colui che l’ha soldato.

5 Ed anche, se alcuno combatte, non è coronato, se non ha legittimamente combattuto.

6 Egli è convenevole che il lavoratore che fatica goda il primo i frutti.

7 Considera le cose che io dico; perciocchè io prego il Signore che ti dia intendimento in ogni cosa.

8 Ricordati che Gesù Cristo è risuscitato da’ morti, il quale è della progenie di Davide, secondo il mio evangelo.

9 Nel quale io soffro afflizione fino ad esser prigione ne’ legami, a guisa di malfattore; ma la parola di Dio non è prigione.

10 Perciò io soffro ogni cosa per gli eletti, acciocchè essi ancora ottengano la salute, che è in Cristo Gesù, con gloria eterna.

11 Certa è questa parola; che se moriamo con lui, con lui altresì viveremo.

12 Se perseveriamo, con lui altresì regneremo; se lo rinneghiamo, egli altresì ci rinnegherà.

13 Se siamo infedeli, egli pur rimane fedele; egli non può rinnegar sè stesso.

14 RAMMEMORA queste cose, protestando, nel cospetto di Dio, che non si contenda di parole, il che a nulla è utile, anzi è per sovvertir gli uditori.

15 Studiati di presentar te stesso approvato a Dio, operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli dirittamente la parola della verità.

16 Ma schiva le profane vanità di voci; perciocchè procederanno innanzi a maggiore empietà.

17 E la parola di tali andrà rodendo, a guisa di gangrena; dei quali è Imeneo, e Fileto;

18 i quali si sono sviati dalla verità; dicendo che la risurrezione è già avvenuta; e sovvertono la fede d’alcuni.

19 Ma pure il fondamento di Dio sta fermo, avendo questo suggello: Il Signore conosce que’ che son suoi, e: Ritraggasi dall’iniquità chiunque nomina il nome di Cristo.

20 Or in una gran casa non vi sono sol vasi d’oro e d’argento, ma ancora di legno, e di terra; e gli uni sono ad onore, gli altri a disonore.

21 Se dunque alcuno si purifica da queste cose, sarà un vaso ad onore, santificato ed acconcio al servigio del Signore, preparato ad ogni buona opera.

22 Or fuggi gli appetiti giovanili, e procaccia giustizia, fede, carità, pace con quelli che di cuor puro invocano il Signore.

23 E schiva le quistioni stolte e scempie, sapendo che generano contese.

24 Or non bisogna che il servitor del Signore contenda; ma che sia benigno inverso tutti, atto e pronto ad insegnare, che comporti i mali;

25 che ammaestri con mansuetudine quelli che son disposti in contrario, per provar se talora Iddio desse loro di ravvedersi, per conoscer la verità;

26 in maniera che, tornati a sana mente, uscissero dal laccio del diavolo, dal quale erano stati presi, per far la sua volontà.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.