Genesi 2:17

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17 ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai".


Commentary on this verse  

By Brian David (machine translated into Italiano)

by Alison Cole; courtesy of Bryn Athyn Cathedral

C'è, per tutti, un bivio quando si tratta di cose spirituali, una decisione fondamentale da prendere. Hai intenzione di credere nel Signore e nella realtà spirituale? O crederai solo a ciò che puoi vedere, toccare, sentire e "conoscere" in altro modo dalla tua mente? Le Scritture dicono che coloro che scelgono il secondo corso si stanno chiudendo alla verità, perché per definizione la realtà spirituale non può essere vista, toccata, sentita o altrimenti "conosciuta" attraverso mezzi puramente umani. Questo è ciò che significa mangiare "dell'albero della conoscenza del bene e del male", e porta alla morte spirituale - che è essere tagliati fuori dalla bontà e dalla verità che il Signore vuole donarci.

La gente della Chiesa antichissima era in uno stato d'amore verso il Signore, ed era stata invitata a raccogliere tutta la saggezza e la conoscenza che scaturisce da quell'amore - il frutto di tutti gli altri alberi. Ma dovevano accettare il Signore come fonte, dovevano accettare che Egli esisteva, dovevano accettare che Egli era infinito e oltre la loro comprensione finita. Pensare diversamente - pensare che attraverso le loro menti potessero spiegare il Signore - sarebbe stato mettersi al di sopra di Lui, e condurli al male.

Vale la pena notare che questo non era un invito a chiudere la mente. Il frutto degli altri alberi rappresenta un'incredibile abbondanza di esplorazione, apprendimento e meraviglia. E noi non siamo chiamati a chiudere la nostra mente oggi; il Signore ci ha dato le nostre facoltà intellettuali per una ragione. Per far entrare il Signore, però, dobbiamo accettare l'idea indimostrabile che Egli è l'amore stesso e la realtà stessa, e vedere tutte le altre conoscenze in questa luce.