Deuteronomio 5:14

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14 Ma il settimo giorno è il giorno del riposo al Signore Iddio tuo; non fare in esso lavoro alcuno, nè tu, nè il tuo figliuolo, nè la tua figliuola, nè il tuo servo, nè la tua serva, nè il tuo bue, nè il tuo asino, nè alcuna tua bestia, nè il tuo forestiere, che è dentro alle tue porte; acciocchè il tuo servo, e la tua serva, si riposino, come tu.


Commentary on this verse  

By Alexander Payne (machine translated into Italiano)

Versetto 14. Ma allora verrà lo stato santo in cui tutto l'uomo è ridotto all'ordine dalla congiunzione con il Signore; allora non ci sarà più occasione di lottare contro il peccato e la falsità, né per la volontà interiore dell'uomo, né per la sua percezione interna di ciò che è buono e vero, né per le sue opinioni di rettitudine e saggezza nelle cose esterne, né per il suo affetto per questi principi nelle cose naturali, né per le sue verità naturali, né per alcun sentimento o percezione nell'anima, né per la scienza nella comprensione con cui le verità della Chiesa sono introdotte nella mente; che le facoltà asservite dell'anima possano essere in pace così come l'uomo interiore stesso. [Nota: quando l'anima è portata allo stato significato dal sabato, ogni facoltà sarà in pace perché tutte lavoreranno armoniosamente nell'ordine divino].




To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.