Cieloe e le sue meraviglie e inferno da ciè che è stato visto e udito

EMANUEL SWEDENBORG

Traduzione a cura di https://fondazioneswedenborg.wordpress.com tratta dalle scansioni della versione originale in latino, rilasciate in rete da http://www.baysidechurch.org, resa compatibile con la versione inglese di John C. Ager (http://www.swedenborg.com).

Translated in 2012. No copyright – Public domain

Questa versione è stata tradotta dai file in formato pdf messi a disposizione dalla Fondazione Swedenborg dello Stato della Pennsylvania (www.swedenborg.com) i cui collaboratori hanno curato la traduzione dai testi originali in latino. Questa versione evidentemente non è esente da eventuali errori in sede di conversione del testo da una versione non originale.

La presente opera può essere liberamente copiata, stampata e diffusa in tutto o in parte senza alcun vincolo, non essendo gravata da diritti d’autore, fatti salvi il divieto di utilizzarla a scopo commerciale e gli obblighi di non modificare il contenuto, di non stravolgerne il senso e di citare la fonte (https://fondazioneswedenborg.wordpress.com).

INDICE

Prefazione dell'Autore

PARTE 1. IL CIELO

1. Il Signore è il Dio del cielo (2-6)

2. Il cielo è formato dal Divino del Signore (7-12)

3. Il Divino del Signore nel cielo è l’amore per Lui e la carità verso il prossimo (13-19)

4. Il cielo consta di due regni (20-28)

5. Esistono tre cieli (29-40)

6. I cieli sono composti da innumerevoli società (41-50)

7. Ogni società è un cielo in una forma minore, e ogni angelo lo è nella forma più piccola (51-58)

8. Il cielo nel suo insieme ha la forma di un singolo uomo (59-67)

9. Ogni società nel cielo ha la forma di un singolo uomo (68-72)

10. Ogni angelo quindi ha una forma assolutamente umana (73-77)

11. Dalla Divina umanità del Signore consegue che il cielo in generale e nel particolare ha la forma di un uomo (78-86)

Passi estratti da Arcana Coelestia, concernenti il Signore e la sua Divina umanità

12. C'è una corrispondenza fra tutte le cose del cielo e tutte le cose dell’uomo (87-102)

13. C'è una corrispondenza del cielo con tutte le cose del mondo (103-115)

14. Il sole nel cielo (116-125)

15. La luce e il calore nel cielo (126-140)

16. Le quattro regioni del cielo (141-153)

17. Il cambiamento di stato degli angeli nel cielo (154-161)

18. Il tempo nel cielo (162-169)

19. Rappresentazioni e apparenze nel cielo (170-176)

20. Gli abiti con cui appaiono vestiti gli angeli (177-183)

21. Le residenze degli angeli (184-190)

22. Lo spazio nel cielo (191-199)

23. La forma del cielo, da cui sono determinate le affiliazioni e le comunicazioni (200-212)

24. Le amministrazioni nel cielo (213-220)

25. Il culto Divino nel cielo (221-227)

26. Il potere degli angeli nel cielo (228-233)

27. Il linguaggio degli angeli (234-245)

28. Il linguaggio degli angeli presso l’uomo (246-257)

29. La scrittura nel cielo (258-264)

30. La sapienza degli angeli nel cielo (265-275)

31. Lo stato di innocenza degli angeli nel cielo (276-283)

32. Lo stato di pace nel cielo (284-290)

33. L’unione del cielo con il genere umano (291-302)

34. L’unione del cielo con l’uomo attraverso la Parola (303-310)

35. Cielo e inferno provengono dal genere umano (311-317)

36. I pagani, ovvero i popoli che vivono al di fuori dalla chiesa, nel cielo (318-328)

37. I bambini nel cielo (329-345)

38. Il savio e il semplice nel cielo (346-356)

Passi estratti da Arcana Coelestia, concernenti le conoscenze

39. Il ricco e il povero nel cielo (357-365)

40. Matrimoni nel cielo (366-386)

41. Le occupazioni degli angeli nel cielo (387-394)

42. La gioia e la felicità celesti (395-414)

43. L’immensità del cielo (415-420)

PARTE 2. IL MONDO DEGLI SPIRITI E LO STATO DELL'UOMO DOPO LA MORTE

44. Cosa è il mondo degli spiriti (421-431)

45. Ogni uomo è uno spirito, rispetto alla sua veste interiore (432-444)

46. La resurrezione dell’uomo dalla morte e la sua ammissione alla vita eterna (445-452)

47. L'uomo dopo la morte ha una forma perfettamente umana (453-461)

48. L’uomo dopo la morte gode delle percezioni dei sensi, della memoria e delle affezioni che aveva nel mondo. Nulla è perduto salvo il corpo (461-469)

49. L’uomo, dopo la morte, è tale quale è stata la sua vita nel mondo (470-484)

50. Dopo la morte, i piaceri della vita di ciascuno sono mutati in cose ad essi corrispondenti (485-490)

51. Il primo stato dell’uomo dopo la morte (491-498)

52. Il secondo stato dell’uomo dopo la morte (499-511)

53. Il terzo stato dell’uomo dopo la morte, che è uno stato di istruzione per coloro che entrano nel cielo (512-520)

54. Nessuno accede al cielo per pura misericordia, a prescindere dai mezzi (521-527)

55. Non è difficile come si crede condurre una vita che porta al cielo (528-535)

PARTE 3. INFERNO

56. Il Signore governa gli inferni (536-544)

57. Il Signor non precipita nessuno nell’inferno, è lo spirito che si precipita (545-550)

58. Tutti coloro che sono nell’inferno sono nei mali e nelle conseguenti falsitàche derivano dall’amore di sé e dall’amore del mondo (551-565)

59. Fuoco infernale e stridore dei denti (566-575)

60. Le malvagità e gli scellerati artifici degli spiriti infernali (576-581)

61. Aspetto, disposizione e numero degli inferni (582-588)

62. Equilibrio tra cielo e inferno (589-596)

63. L’uomo è mantenuto nel libero arbitrio in virtù dell’equilibrio tra cielo e inferno (597-603)

Passi estratti da Arcana Coelestia concernenti il libero arbitrio, l’influsso e gli spiriti attraverso i quali si realizza la comunicazione

Indice dei rinvii alle Scritture (omesso nella presente edizione)

Indice analitico (omesso nella presente edizione)

4545. 'And be purified, and change your garments' means the holiness that was to be put on. This is clear from the meaning of 'being purified' or being cleansed as being made holy, dealt with below, and from the meaning of 'changing one's garments' as putting on, in this case putting on holy truths, for in the internal sense of the Word truths are meant by 'garments'. It is quite evident that 'changing one's garments' was an accepted representative within the Church, but what that custom represented no one can know unless he knows what 'garments' means in the internal sense - namely truths, see 2576. Because in the internal sense the casting aside of falsities and the arrangement by good of truths within the natural is the subject here, it is therefore recorded that Jacob commanded them to change their garments.

[2] 'Changing their garments' was representative of the need to put on holy truths, as may also be seen from other places in the Word, as in Isaiah,

Awake, awake, put on your strength, O Zion, put on your beautiful garments, O Jerusalem, the holy city, for there will no more come into you the uncircumcised and the unclean. Isaiah 52:1.

Since 'Zion' means the celestial Church and 'Jerusalem' the spiritual Church, and the celestial Church is that which dwells in good by virtue of its love to the Lord, and the spiritual Church in truth by virtue of its faith and charity, 'strength' is therefore used in reference to Zion, and 'garments' in reference to Jerusalem. And when clothed with these the two are 'clean'.

[3] In Zechariah,

Joshua was clothed with filthy garments, and so stood before the angel. And [the angel] answered and said to those standing before him - he said - Remove the filthy garments from upon him. And he said to him, See, I have caused your iniquity to pass away from upon you, by putting on you a change of garments Zechariah 3:3-4.

From this place too it is evident that 'removing garments' and 'putting on a change of garments' represented purification from falsities, for the words 'I have caused your iniquity to pass away from upon you' are used. This also explains why people had changes of garments - which they called simply 'changes', an expression occurring in various places in the Word - because different representations were set forth by means of those changes.

[4] Because the kinds of things mentioned here were represented by changes of garments it is therefore said in Ezekiel, in the description of the new Temple, which in the internal sense means a new Church,

When the priests enter they shall not go out of the holy place to the outer court, but there shall lay aside their garments in which they have ministered, for these are holy, ¹ and they shall put on other garments and go near the things which are for the people. Ezekiel 42:14.

And in the same prophet,

When they go out to the outer court, to the people, they shall put off their garments in which they have been ministering and lay them in the holy chambers, and they shall put on other garments, and they shall not sanctify the people in their own garments. ² Ezekiel 44:19.

[5] Anyone may see that a new temple and the holy city and land which are referred to by the prophet in this chapter, and in the chapters before and after it, are not used to mean any new temple, new city, or new land. For reference is made to sacrifices and religious ceremonies being introduced anew, when in fact these had to be brought to an end; and mention is also made of how the tribes of Israel, referred to by name, were to divide the land among themselves into inheritances, when in fact they were dispersed and never returned to the land. From this it is evident that the religious ceremonies referred to in those chapters mean the spiritual and celestial things constituting the Church. Much the same is meant by Aaron's change of garments when he was going to minister, to offer a burnt offering; in Moses,

He shall put on his linen robe, and linen breeches. He shall place the ashes at the side of the altar. After he takes off his own garments and puts on other garments he shall carry away the ashes to a clean place outside the camp. Leviticus 6:9-12.

This was what he had to do when offering the burnt offering.

[6] As regards 'being cleansed' meaning being made holy, this may be seen from the cleansings that were commanded, such as the command to wash their flesh and their garments, and the command to be sprinkled with the waters of separation. Everyone who knows anything about the spiritual man may also recognize that nobody is made holy by carrying out commands such as these. For what does iniquity or sin have to do with the garments a person is wearing? Yet it is stated several times that after people had cleansed themselves they would be holy. From this it is also evident that such rituals which the Israelites were commanded to carry out were in no way holy except by virtue of their representation of holy things, and that as a consequence people who served as representers did not on that account become holy persons. It was the holiness they represented, quite apart from them as actual persons, that stirred the affections of the spirits present with them, and through these the affections of the angels in heaven, 4307.

[7] For in order that the human race may be kept in being, human beings must of necessity live in communication with heaven; and that communication is effected through the Church. Otherwise human beings would become like animals, lacking any restraints internally or externally, so that all would plunge unchecked into the destruction of others and would annihilate one another. And because in the time of the Israelites no communication through any Church was possible, the Lord therefore provided in an amazing way for a communication to be effected by means of representatives. It is evident from many places in the Word that being made holy was represented by the ritual observance of washing and cleansing, as when Jehovah came down on Mount Sinai and then said to Moses,

Make them holy today and tomorrow, and let them wash their garments and be ready on the third day. Exodus 19:10-11.

In Ezekiel,

I will sprinkle clean water over you, and you will be cleansed from all your uncleannesses, and from all your idols I will cleanse you. And I will give you a new heart, and a new spirit will I give in the midst of you. Ezekiel 36:25-26.

Here it is plain that 'sprinkling clean water' represented purification of the heart, so that 'being cleansed' means being made holy.

Примітки: