З творів Сведенборга

 

Arcana Coelestia #6771

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6771. ‘Et audivit Pharao verbum hoc, et quaesivit occidere Moschen’: quod significet quod scientificum falsum eo appercepto destruere vellet verum quod legis a Divino, constat ex significatione ‘audire’ quod sit appercipere, de qua n. 5017; ex repraesentatione ‘Pharaonis’ quod sit scientificum quod contra vera Ecclesiae, ita falsum, de qua n. 6651, 6679, 6683; ex significatione ‘ 1 occidere’ quod sit 2 destruere, de qua n. 6767, ita ‘ 3 quaerere occidere’ est velle destruere; et ex repraesentatione ‘Moschis’ quod sit lex Divina, et verum Divinum, de qua n. 6752, ita verum quod legis Divinae; dicitur verum quod legis Divinae, non lex Divina, quia adhuc agitur de progressu legis Divinae in Humano Domini; ex his constat quod per ‘audivit Pharao verbum hoc, et quaesivit occidere Moschen’ significetur quod scientificum falsum eo appercepto destruere vellet verum quod legis Divinae.

Примітки:

1. The Manuscript inserts quaesire (but quaerere is intended)

2. The Manuscript inserts velle.

3. quaesire, in the First Latin Edition.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

З творів Сведенборга

 

Arcana Coelestia #1530

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1530. Che sia così la Parola lo ha mostrato a tutti. Come quando il Signore si manifesto a Pietro, Giacomo e Giovanni. Perché allora il suo volto brillò come il sole, e i suoi vestiti divennero come di luce (Matteo 17:2).

Così apparve semplicemente perché la loro vista interiore fu aperta. Lo stesso è confermato anche nei profeti; Come in Isaia, dove si tratta del regno del Signore nei cieli:

La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte, come la luce di sette giorni (Isaia 30:26)

E in Giovanni, dove si parla anche del regno del Signore, chiamato nuova Gerusalemme:

La città non ha bisogno della luce del sole, né della luna. Perché la gloria di Dio la illumina e l'Agnello è la sua lampada (Rivelazione 21:23)

Non ci sarà nessuna notte e non avranno bisogno di lampade, né di luce del sole, perché il Signore Dio darà loro la luce (Rivelazione 22:5)

Oltre che quando il Signore apparve a Mosè, ad Aronne, a Nadab, a Abihu e ai settanta anziani:

essi videro il Dio d'Israele, sotto i cui piedi era come una lastra lavorata di zaffiro come la sostanza del cielo nel suo chiarore (Esodo 24:10)

Poiché che il celeste e lo spirituale del Signore appaiono davanti agli occhi degli angeli rispettivamente, come un sole e una luna, perciò il sole nella Parola significa ciò che è celeste e la luna, ciò che è spirituale.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.