Nga veprat e Swedenborg

 

Arcana Coelestia #3650

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3650. GENESEOS CAPUT VIGESIMUM OCTAVUM

Ante caput praecedens xxvii explicata sunt quae Dominus docuit et praedixit de ultimo judicio, seu de ultimis diebus Ecclesiae, apud Matthaeum, capite xxiv a versu 8 ad 14, n. 3486-3489; nunc sequuntur ordine, ante hoc caput juxta institutum, explicanda quae ibi versibus 15-18;

Cum ergo videritis abominationem desolationis dictam a Daniele propheta, stantem in loco sancto, qui legit, animadvertat.

Tunc qui in Judaea, fugiant in montes. Qui super tecto domus, ne descendat ad tollendum quid e domo sua. Et qui in agro, ne revertatur retro, ad accipiendum vestem suam 1 .

Fusnotat:

1. The Manuscript inserts (tunicam)

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

Nga veprat e Swedenborg

 

Arcana Coelestia #1783

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1783. Significato interiore

Le cose che sono qui contenute sono – come è stato detto prima – verità storiche,

vale a dire, che Jehovah parlò così con Abramo e che la terra di Canaan gli fu promessa in eredità; che gli fu comandato di prendere una giovenca, una capra, un montone, una tortora e una piccione; che un rapace piombò sui corpi; che cadde in un sonno profondo; che piombò in una grande angoscia; e che quando il sole era tramontato egli vide una sorta di fornace fumante e una fiaccola ardente tra le parti degli animali; oltre agli altri eventi storici. Queste sono verità storiche; e nondimeno ciascuna di esse e tutte nel loro insieme, anche il minimo particolare, ha una valenza rappresentativa; e le stesse parole con le quali sono state scritto, anche il più piccolo iota, sono significative. Vale a dire che in ciascuna e tutte queste cose c'è un senso interno; perché ciascuna e tutte le cose contenute nella Parola sono ispirate, ed essendo state ispirate non possono che essere da un'origine celeste; cioè, esse devono necessariamente contenere nel loro intimo cose celesti e spirituali, altrimenti non potrebbe essere la Parola del Signore.

[2] Queste sono le cose contenute nel senso interno; e quando questo senso è aperto, il significato lettera viene dismesso, come se non fosse nulla. D'altro canto, quando l'attenzione si sofferma unicamente sul significato storico o letterale, il senso interno si è annichilito, come se non ci fosse. Questi due sono legati come luce celeste e la luce del mondo; e per converso, come la luce del mondo alla luce celeste. Quando appare la luce celeste, la luce del mondo è come densa oscurità, come mi è stato dato di conoscenza per esperienza. Ma quando qualcuno è alla luce del mondo, qualora apparisse la luce celeste, sarebbe come densa oscurità. Lo stesso vale per la mente umana: a colui che riconduce ogni cosa alla sapienza umana, o alla conoscenza mondana, la sapienza celeste appare come qualcosa di oscuro; e a colui che è nella sapienza celeste, la sapienza umana è come un sorta di oscura indefinita che, se non vi fossero i raggi celesti, sarebbe come densa oscurità.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.