1709. ‘Octodecim et trecentos viros’: quod significet qualitatem eorum, nempe quod sint sancta pugnae, numerus ‘octodecim’ hoc involvit, tum quoque numerus ‘trecentorum’, sunt enim hi numeri compositi ex tribus et sex; ‘tria’ significant sanctum, ut ostensum, n. 720, 901; et ‘sex’ pugnam, ut ostensum n. 737, 900. Quod Abram tot expediverit, historicum verum est, sed usque repraesentativum fuit, sicut omne historicum Verbi in Libris quinque Mosis, in Josuae, in Judicum, in Samuelis, in Regum, in Danielis, inque Jonae, ubi similiter numeri involvunt arcana; nam nihil in Verbo scriptum est quod non fuit tale, aliter non foret Verbum, et aliter nusquam memoratum quod Abram octodecim et trecentos expediverit, tum quod illi fuissent ‘initiati et nati domus’, praeter plura quae in hoc capite dicuntur.
Arcana Coelestia # 1837
1837. Il sole stava tramontando. Che questo significhi il tempo e lo stato prima della rovina, è evidente dal significato di sole. Nel senso interno sole significa il Signore, e quindi significa le cose celesti che sono dell'amore e della carità, di conseguenza l'amore stesso e la carità (di cui sopra, n. 30-38, 1053). Da ciò è evidente che il calare del sole indica l'ultimo tempo della chiesa, che è chiamato consumazione, quando non c'è più alcuna carità. Anche la chiesa del Signore è paragonata alle cadenze del giorno; il suo primo periodo è il levare del sole, o l'alba e il mattino; il suo epilogo è il tramontare del sole, o la sera e le tonalità prevalenti in questi. La chiesa è anche paragonata ai periodi dell'anno; il suo primo periodo alla primavera, quando tutte le cose sono in fiore; quello che precede la fine, all'autunno, quando comincia a fermarsi tutto. Essa è anche paragonata ai metalli; il suo primo periodo è chiamato d'oro; il suo ultimo, di ferro e argilla, come in Daniele (Daniele 2:31-33). Da tutto questo è evidente ciò che s'intende per calare del sole, cioè il tempo e lo stato prima della fine, quando il sole non è ancora tramontato. In ciò che segue, lo stato della chiesa, quando viene trattato il sollievo del sole, in quanto c'era allora una buia oscurità e una tomaia di un forno e che una torcia di fuoco passava tra i pezzi.