58. Infine deve essere detto che coloro che hanno il cielo in sé, lo hanno non solo con riguardo alle cose più generali pertinenti ad esso, ma anche riguardo ad ogni minimo particolare di esso, dato che le cose più infinitesimali replicano nella loro immagine quelle più grandi. Ciò discende dal fatto che ciascuno è il suo proprio amore, dunque è tale come il proprio amore dominante. E tale amore regna e governa in tutte le parti inducendo ovunque una somiglianza di sé. 1
Nei cieli l’amore regnante è l’amore per il Signore, perché ivi il Signore è amato sopra ogni cosa. Perciò il Signore è il Tutto in ogni cosa, e procede in ogni cosa disponendola e rivestendola di un’immagine di sé, e rendendola un cielo, ovunque essa si trovi. Questo è ciò che fa di un angelo un cielo nella forma minima, di una società una forma celeste più grande e di tutte le società la forma più estesa del cielo. Che il Divino del Signore è ciò che forma il cielo, e che è Tutto in ogni cosa, lo si può vedere più sopra (nn. 7-12).
Footnotes: