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Cielo e inferno #1

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1. Prefazione dell’Autore

Il Signore parlando ai suoi discepoli della fine dei tempi, cioè nell’ultimo periodo della chiesa, 1 dice, all’avvicinarsi della predetta fine, in merito al successivo stato di amore e fede: 2

Subito dopo l’afflizione di quei giorni il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scosse. Ed allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuolo dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba a radunare i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli. (Matteo 24:29-31)

Coloro che si soffermano sul mero significato letterale di queste parole, hanno la convinzione che alla fine dei tempi, quando vi sarà il giudizio universale, tutte queste cose avranno luogo, così come sono descritte nel senso letterale, cioè che il sole e la luna si oscureranno e le stelle cadranno dal cielo, e che il segno del Signore apparirà nel cielo, ed egli stesso sarà visto sulle nubi, con gli angeli e con le trombe al seguito; inoltre è predetto in altri passi che l’intero universo sarà distrutto, e poi sorgerà un nuovo cielo e una nuova terra. Tale è la convinzione della maggior parte degli uomini nella chiesa, nel presente. Ma coloro che sono in questa fede ignorano i segreti che sono nascosti in ogni minimo dettaglio della Parola; in realtà in ogni singolo vocabolo della Parola vi è un significato interiore che concerne le cose spirituali e celesti anziché le cose naturali e mondane, così come appaiono nel senso letterale. E questo è vero non solo per il significato di gruppi di parole, ma per ciascuna parola. 3 Perché la Parola è scritta esclusivamente per corrispondenze 4 , affinché vi possa essere un significato interiore in ogni singolo particolare di essa. Quale sia questo significato lo si può vedere da tutto ciò che è stato scritto al riguardo in Arcana Coelestia [pubblicato nel 1749-1756]; e dalle citazioni attinte da quell’opera, nell’illustrazione del Cavallo Bianco [dell’Apocalisse, pubblicato nel 1758] cui si fa riferimento nell’Apocalisse.

È in conformità di quel significato spirituale, che deve essere inteso l’avvento del Signore dal cielo, sulle nuvole, di cui al passo sopra citato. Ivi il sole che si oscura significa il Signore quanto all’amore; 5 la “luna” si riferisce alla fede; 6 le stelle indicano la conoscenza del bene e della verità, o dell’amore e della fede; 7 il “segno del Figlio dell’uomo nel cielo” indica la manifestazione della Divina verità; le “tribù della terra” significano tutte le cose concernenti la verità ed il bene, o la fede e l’amore; 8 “l’avvento del Signore sulle nuvole del cielo, in gloria e potenza,” significa la sua presenza nella Parola e la sua rivelazione; 9 le “nuvole” significano il senso letterale della Parola, 10 e la “gloria” il senso interiore della Parola; 11 gli “angeli con gran suono di tromba” indicano il cielo quale sorgente della Divina verità. 12 Tutto questo chiarisce cosa deve intendersi con queste parole del Signore, vale a dire che alla fine della chiesa, quando non vi sarà più alcun amore, e quindi alcuna fede, il Signore svelerà il significato interiore della Parola e rivelerà i segreti del cielo. I segreti rivelati nelle seguenti pagine riguardano il cielo e l’inferno, nonché la vita dell’uomo dopo la morte. L’uomo della chiesa attualmente ha una scarsa conoscenza del cielo e dell’inferno, o della sua vita dopo la morte, sebbene questi argomenti siano contemplati e descritti nella Parola; ciò nondimeno molti di quelli nati in seno alla chiesa, negano queste cose, dicendo nel loro intimo, “Chi mai è venuto da quel mondo e ha confermato queste cose?” Per evitare che questo atteggiamento negazionista, invalso specialmente presso quelli pervasi dalla saggezza mondana, possa contaminare e traviare le persone semplici nel cuore e nella fede, mi è stato concesso di essere associato agli angeli e di parlare con loro, come tra uomo e uomo, e anche di vedere come sono i cieli e gli inferni, e questo da tredici anni, ormai; quindi, adesso posso descrivere ciò che ho visto è udito, nell’auspicio che l’ignoranza possa essere illuminata, e l’incredulità, dissipata. Le presenti rivelazioni sono estese ora perché questo deve intendersi per la venuta del Signore.

Footnotes:

1. [I rinvii contenuti nelle note in questa edizione, se non altrimenti specificato, sono all'opera Arcana Coelestia di Emanuel Swedenborg, e sono stati inseriti dall'Autore]. La fine dei tempi è il periodo finale della chiesa (Arcana Coelestia 4535, 10622).

2. Le profezie del Signore in Matteo 24, 25, in merito alla fine dei tempi ed alla sua venuta, alla fine della chiesa e al giudizio finale, sono spiegate nelle prefazioni ai capitoli da 26 a 40 della Genesi (nn. 3353-3356, 3486-3489, 3650-3655, 3751-3757, 3897-3901, 4056-4060, 4229-4231, 4332-4335, 4422-4424, 4635-4638, 4661-4664, 4807-4810, 4954-4959, 5063-5071).

3. Sia in generale, sia in ogni particolare della Parola vi è un significato interiore o spirituale (nn. 1143, 1984, 2135, 2333, 2395, 2495, 4442, 9048, 9063, 9086).

4. La Parola è scritta esclusivamente per corrispondenze, e per questa ragione ogni singola cosa in essa ha un significato spirituale (nn. 1404, 1408, 1409, 1540, 1619, 1659, 1709, 1783, 2900, 9086).

5. Nella Parola il sole significa il Signore, quanto all'amore, e di conseguenza l'amore per il Signore (nn. 1529, 1837, 2441, 2495, 4060, 4696, 7083, 10809).

6. Nella Parola la luna significa il Signore, quanto alla fede, di conseguenza la fede per il Signore (nn. 1529, 1530, 2495, 4060, 4696, 7083).

7. Nella Parola le stelle significano la conoscenza del bene e della verità (nn. 2495, 2849, 4697).

8. Le tribù significano tutte le verità e tutti i beni nel loro insieme, quindi tutte le cose della fede e dell'amore (nn. 3858, 3926, 4060, 6335).

9. La venuta del Signore significa la sua presenza nella Parola, e la rivelazione di essa (nn. 3900, 4060).

10. Nella Parola le nuvole significano la Parola nel senso letterale Arcana Coelestia 4060, 4391, 5922, 6343, 6752, 8106, 8781, 9430, 10551, 10574).

11. Nella Parola gloria significa la Divina verità come è nel cielo e nel significato interiore della Parola (Arcana Coelestia 4809, 5922, 8267, 8427, 9429, 10574).

12. La tromba o il corno significano la Divina verità nel cielo, e rivelata dal cielo (Arcana Coelestia 8158, 8823, 8915); e la “voce” ha un simile significato (nn. 6771, 9926).

  
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The Bible

 

Matteo 24

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1 E come Gesù usciva dal tempio e se n’andava, i suoi discepoli gli s’accostarono per fargli osservare gli edifizi del tempio.

2 Ma egli rispose loro: Le vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: Non sarà lasciata qui pietra sopra pietra che non sia diroccata.

3 E stando egli seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli s’accostarono in disparte, dicendo: Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?

4 E Gesù, rispondendo, disse loro: Guardate che nessuno vi seduca.

5 Poiché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e ne sedurranno molti.

6 Or voi udirete parlar di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine.

7 Poiché si leverà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi;

8 ma tutto questo non sarà che principio di dolori.

9 Allora vi getteranno in tribolazione e v’uccideranno, e sarete odiati da tutte le genti a cagion del mio nome.

10 E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si odieranno a vicenda.

11 E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti.

12 E perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà.

13 Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

14 E questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.

15 Quando dunque avrete veduta l’abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge pongavi mente),

16 allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti;

17 chi sarà sulla terrazza non scenda per toglier quello che è in casa sua;

18 e chi sarà nel campo non torni indietro a prender la sua veste.

19 Or guai alle donne che saranno incinte, ed a quelle che allatteranno in que’ giorni!

20 E pregate che la vostra fuga non avvenga d’inverno né di sabato;

21 perché allora vi sarà una grande afflizione; tale, che non v’è stata l’uguale dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà.

22 E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagion degli eletti, que’ giorni saranno abbreviati.

23 Allora, se alcuno vi dice: "Il Cristo eccolo qui, eccolo là", non lo credete;

24 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.

25 Ecco, ve l’ho predetto. Se dunque vi dicono: Eccolo, è nel deserto, non v’andate;

26 eccolo, è nelle stanze interne, non lo credete;

27 perché, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figliuol dell’uomo.

28 Dovunque sarà il carname, quivi si raduneranno le aquile.

29 Or subito dopo l’afflizione di que’ giorni, il sole si oscurerà, e la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze de’ cieli saranno scrollate.

30 E allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell’uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell’uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria.

31 E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba a radunare i suoi eletti dai quattro venti, dall’un capo all’altro de’ cieli.

32 Or imparate dal fico questa similitudine: Quando già i suoi rami si fanno teneri e metton le foglie, voi sapete che l’estate è vicina.

33 Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte.

34 Io vi dico in verità che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute.

35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

36 Ma quant’è a quel giorno ed a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figliuolo, ma il Padre solo.

37 E come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figliuol dell’uomo.

38 Infatti, come ne’ giorni innanzi al diluvio si mangiava e si beveva, si prendea moglie e s’andava a marito, sino al giorno che Noè entrò nell’arca,

39 e di nulla si avvide la gente, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figliuol dell’uomo.

40 Allora due saranno nel campo; l’uno sarà preso e l’altro lasciato;

41 due donne macineranno al mulino: l’una sarà presa e l’altra lasciata.

42 Vegliate, dunque, perché non sapete in qual giorno il vostro Signore sia per venire.

43 Ma sappiate questo, che se il padron di casa sapesse a qual vigilia il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe forzar la sua casa.

44 Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell’ora che non pensate, il Figliuol dell’uomo verrà.

45 Qual è mai il servitore fedele e prudente che il padrone abbia costituito sui domestici per dar loro il vitto a suo tempo?

46 Beato quel servitore che il padrone, arrivando, troverà così occupato!

47 Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni.

48 Ma, s’egli è un malvagio servitore che dica in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire;

49 e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e bere con gli ubriaconi,

50 il padrone di quel servitore verrà nel giorno che non se l’aspetta, e nell’ora che non sa;

51 e lo farà lacerare a colpi di flagello, e gli assegnerà la sorte degl’ipocriti. Ivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti.

   

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Arcana Coelestia #3448

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3448. ‘Et Ahuzzath socius illius, et Phicol dux exercitus illius’: quod significet primaria doctrinae illorum fidei, constat ex repraesentatione ‘Abimelechi’ quod sit doctrina fidei spectans rationalia, inde ‘socius illius, et dux exercitus illius’ sunt illa, et quidem primaria quae sunt doctrinae 1 ; ‘dux’ enim sicut princeps significat primaria, n. 1482, 2089, et ‘exercitus’ ipsa doctrinalia; quod ‘exercitus’ significet doctrinalia quae sunt veri seu quae sunt vera inferiora, 2 inde est quia per ‘militiam’ in Verbo et per ‘bellum’, significantur illa quae sunt militiae et belli spiritualis, n. 1664, 1788, 2686, ut quoque per arma 3 , nempe per hastas, clypeos, arcus, sagittas, gladios, et similia alia, ut passim ostensum; et quia sunt vera seu doctrinalia per quae pugnae spirituales fiunt, ideo per ‘exercitus’ illa significantur, et quoque falsa seu haeretica in opposito sensu:

[2] quod haec et illa per exercitus in Verbo significentur, constare potest a pluribus locis; ut apud Danielem,

Cornu unum hirci caprarum crevit versus meridiem, et versus ortum, et versus decus, et crevit usque ad exercitum caelorum, et dejecit in terram de exercitu, et de stellis; et conculcavit eos: immo usque ad principem exercitus extulit se.... Exercitus ejus traditus est super jugi in praevaricationem, et projecit veritatem in terram.... Audivi unum sanctum loquentem, ... dixit, Quousque visio haec, juge et praevaricatio vastans, ut detur et sanctum et exercitus conculcationi, 8:9-13;

‘cornu quod crevit versus meridiem, ortum et decus’ 4 est potentia falsi ex malo, n. 2832, ‘exercitus caelorum’ 4 sunt vera; ‘princeps exercitus’ 4 est Dominus quoad Divinum Verum; et quia exercitus in 5 bono sensu est verum, dicitur quod ‘dejecerit de exercitu in terram’, et dein quod ‘projecerit veritatem in terram’:

[3] apud eundem,

Rex 6 septentrionis sistet multitudinem magnam prae priore, et sub finem temporum annorum, veniet veniendo cum exercitu magno, et cum opibus multis:... deinde excitabit vires suas, et cor suum contra regem meridiei cum exercitu magno; et rex meridiei commiscebit se bello cum exercitu magno et valido admodum, sed non consistet; ... nam comedentes cibum ejus, frangent illum, et exercitus ejus exundabit, et cadent confossi multi, 11:23, 25, 26;

ibi in toto capite agitur de bello inter regem septentrionis et regem meridiei, et per ‘regem septentrionis’ intelliguntur falsa, ita quoque per ‘exercitum ejus’, et per ‘regem meridiei 7 et exercitum ejus’ vera: est propheticum de vastatione Ecclesiae:

[4] apud Johannem,

Vidi caelum apertum, cum ecce equus albus, et qui sedens super illo vocabatur fidelis et verus, ... indutus vestimento tincto sanguine, ... et exercitus Ipsius in caelo sequebantur Ipsum super equis albis, induti byssinum album et mundum.... Vidi bestiam et reges terrae, et exercitus eorum congregatos ad faciendum bellum cum sedente super equo, et cum exercitu illius, Apoc. 19:14, 19;

‘sedens super equo albo’ pro Verbo Domini, seu pro Domino quoad Verbum, n. 2760-2762; ‘exercitus Ipsius, qui in caelo Ipsum sequebantur’ pro veris inde, ita pro illis in caelo qui in 8 veris sunt; ‘bestia’ pro malis amoris sui; ‘reges terrae et exercitus eorum’ pro falsis; sunt pugnae falsi cum vero quae ibi describuntur:

[5] apud Davidem,

Per verbum Jehovae caeli facti sunt, et per spiritum oris Ipsius exercitus eorum, Ps. 33:6;

‘exercitus eorum seu caelorum’ pro veris; quia per exercitum significantur vera, filii regni et angeli 9 , ex veris quibus sunt, vocantur ‘exercitus caelorum’; ut apud Lucam, Subito adfuit cum angelo multitudo exercitus caelestis, laudantium Deum, 2:13:

apud Davidem,

Benedicite Jehovae omnes exercitus Ipsius, ministri Ipsius, facientes voluntatem Ipsius, Ps. 103:21:

apud eundem,

Laudate Jehovam omnes angeli Ipsius, laudate Ipsum omnes exercitus Ipsius, Ps. 148:2:

apud Esaiam,

Tollite in altum oculos vestros, et videte, Quis creavit haec, Qui educit in numero exercitum eorum, omnes nomine vocat, de multitudine potentium et fortium vir non deficiet, 40:26:

apud eundem,

Ego feci terram, et hominem super ea creavi; Ego, manus Meae expanderunt caelos, et omni exercitui eorum praecepi, 45:12;

‘exercitus caelorum’ ibi pro veris, ita pro angelis, quia in veris, ut dictum:

[6] in libro Primo Regum,

Vidi Jehovam sedentem super throno Suo, et universum exercitum caelorum stantem juxta Ipsum, a dextra Ipsius et a sinistra Ipsius, 22:19:

apud Joelem,

Jehovah dedit vocem Suam coram exercitu Suo, quia magna valde castra Ipsius, quia numerosus faciens verbum Ipsius, 2:11:

apud Zachariam,

Castra ponam domui Meae de exercitu, pertranseunte et redeunte, ne transeat amplius super eos exactor; ... exsulta valde filia Zionis, clange filia Hierosolymae, ecce Rex tuus venit tibi, 9:8, 9;

ibi de Adventu Domini, ‘exercitus Ipsius’ pro veris Divinis, inde est, 10 et quia Dominus solus pro homine pugnat contra inferna quae in continuo conatu invadendi sunt, quod Dominus in Verbo pluries dicatur Jehovah Zebaoth, Deus Zebaoth, Dominus Zebaoth, hoc est, exercituum; ut apud Esaiam,

Vox tumultus regnorum gentium congregatarum, Jehovah Zebaoth ducit exercitum belli, 13:4;

regna gentium pro falsis ex malis, ‘ducere exercitum belli’ pro pugnare pro homine.

[7] Quia duodecim tribus Israelis repraesentabant regnum caeleste Domini, ac tribus ut et duodecim significabant omnia fidei in uno complexu, hoc est, omnia vera regni, n. 577, 2089, 2129, 2130, 3272, ideo quoque vocabantur exercitus Jehovae, ut Exod. 7:4; 12:17, 41, 51; et mandatum, ut educerentur Aegypto secundum exercitus, Exod. 6:26; et castrametarentur secundum exercitus, Num. 1:52; et distribuerentur in exercitus, Num. 2:1 ad fin.

[8] Quod per ‘exercitus’ significentur vera, etiam constat apud Ezechielem,

Persia, et Lud, et Put, in exercitu tuo, viri belli tui, scutum et galeam suspenderunt in te, hi dederunt honorem tui; filii Arvad, et exercitus tuus super muris tuis circum circa, et Gammadaei in turribus tuis fuerunt, 27:10, 11;

ubi de Tyro, per quam significantur cognitiones boni et veri interiores, ita qui in illis sunt, n. 1201; ‘exercitus’ pro ipsis veris; quod ‘Lud et Put’ quoque sint qui in cognitionibus, videatur n. 1163, 1164, 1166, 1195, 1231; ‘scutum et galea’ sunt talia quae sunt 11 pugnae seu belli spiritualis.

[9] Quod ‘exercitus’ in opposito sensu sint falsa, patet apud Esaiam,

Erit in die illo, visitabit Jehovah super exercitum altitudinis in altitudine, et super reges terrae super terra, 24:21;

ubi ‘exercitus altitudinis’ pro falsis ex amore sui:

apud Ezechielem,

Reducam te, et dabo hamos in maxillis tuis, et educam te, et omnem exercitum tuum, equos et equites, indutos perfecte omnes illos, coetum magnum scuto et clypeo, prehendentes gladios omnes; venies e loco tuo, e lateribus septentrionis, tu et populi multi tecum, equitantes equis omnes, coetus magnus, 12 exercitus magnus, 38:4, 15;

ubi de Gogo, per quem significatur cultus externus separatus ab interno, ita factus idololatricus, n. 1151, ‘exercitus illius’ pro falsis:

[10] apud Jeremiam,

Mittam contra Babelem... qui tendit, tendens arcum suum, et 13 efferens se lorica sua, ne parcite juvenibus, devotioni date omnem exercitum ejus, Jer. 2:2, 3;

‘Babel’ pro cultu cujus externa apparent sancta, sed interiora sunt profana, n. 1182, 1283, 1295, 1304, 1306-1308, 1321, 1322, 1326; ‘exercitus ejus’ sunt talium falsa, similiter alibi exercitus Babelis, ut 14 Jer. 34:1, 21; 32:2; 39:1:

apud Ezechielem,

Illos videbit Pharaoh, et consolabitur se super omni multitudine sua, confossi gladio, Pharaoh et omnis exercitus ejus, quia dabo terrorem Mei in terra viventium, 32:31, 32;

ubi de Aegypto, per quam significantur illi qui per ratiocinia ex scientificis pervertunt vera, n. 1164, 1165, ‘exercitus 15 ejus’ seu Pharaonis pro falsis inde; similiter etiam alibi ‘exercitus Pharaonis’, ut Jer. 37:5, 7, 11; 46:2; Ezech. 17:17:

apud Lucam, Quando videritis circumdatam ab exercitibus Hierosolymam, tunc scite quod prope sit devastatio, 21:20;

ubi de consummatione saeculi, seu de ultimo tempore Ecclesiae cum nulla amplius fides; quod per ‘Hierosolymam’ significetur Ecclesia, videatur n. 2117, quae ‘circumdatur exercitibus’ quando obsidetur a falsis.

[11] Inde constat quod per ‘exercitus caelorum’, quos Judaei et Israelitae idololatrae adoraverunt, in sensu interno significata sint falsa, de quibus in libro Secundo Regum, Deseruerunt omnia praecepta Dei sui, et fecerant sibi fusile, duos vitulos, et fecerunt lucum, et incurvaverunt se omni exercitui caelorum, 17:16;

ubi de Israelitis; et alibi ubi de Menasse,

Quod aedificaverit altaria omni exercitui caelorum, 21:5:

et quod

Joshiah rex eduxerit e templo omnia vasa facta baali, et luco, et omni exercitui caelorum, 23:4:

et apud Jeremiam,

Quod ossa principum, sacerdotum, et prophetarum expanderent soli, lunae, et omni exercitui caelorum, quae amaverant, et quibus serviverant, et post quae iverant, 8:2:

et alibi,

Erunt domus Hierosolymae et domus regis Jehudae, sicut locus Tophet, immundae, quoad omnes 16 domus, super quarum tectis suffiverunt omni exercitui caelorum, et libando libaverunt diis aliis, 19:13:

et apud Zephaniam,

Extendam manum Meam contra adorantes super tectis exercitui caelorum, 1:5;

sunt enim stellae quae imprimis vocantur ‘exercitus caelorum’, 17 at quod per ‘stellas’ significentur vera, tum in opposito sensu falsa, videatur n. 1128, 1808.

Footnotes:

1. The Manuscript inserts illius.

2. The Manuscript inserts id.

3. The Manuscript inserts illorum.

4. The Manuscript has pro

5. The Manuscript has genuino

6. The editors of the third Latin edition made a minor correction here. For details, see the end of the appropriate volume of that edition.

7. The Manuscript has vero

8. The Manuscript inserts qui in caelo.

9. The Manuscript has nempe ex Divinis Veris, ex quibus Dominus in Verbo pluries vocatur Jehovah Zebaoth, Deus Zebaoth, Dominus Zebaoth, hoc est, exercituum; etiam ex eo, quod Dominus solus sit qui pro homine pugnat contra inferna, quae in continuo conatu invadendi hominem sunt,

10. The Manuscript inserts veri, quia sunt.

11. The Manuscript inserts et.

12. The Manuscript has effert

13. The editors of the third Latin edition made a minor correction here. For details, see the end of the appropriate volume of that edition.

14. The editors of the third Latin edition made a minor correction to the first chapter number in this reference. For details, see the end of the appropriate volume of that edition.

15. The Manuscript has domos

16. The Manuscript has et

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.