From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #6771

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6771. ‘Et audivit Pharao verbum hoc, et quaesivit occidere Moschen’: quod significet quod scientificum falsum eo appercepto destruere vellet verum quod legis a Divino, constat ex significatione ‘audire’ quod sit appercipere, de qua n. 5017; ex repraesentatione ‘Pharaonis’ quod sit scientificum quod contra vera Ecclesiae, ita falsum, de qua n. 6651, 6679, 6683; ex significatione ‘ 1 occidere’ quod sit 2 destruere, de qua n. 6767, ita ‘ 3 quaerere occidere’ est velle destruere; et ex repraesentatione ‘Moschis’ quod sit lex Divina, et verum Divinum, de qua n. 6752, ita verum quod legis Divinae; dicitur verum quod legis Divinae, non lex Divina, quia adhuc agitur de progressu legis Divinae in Humano Domini; ex his constat quod per ‘audivit Pharao verbum hoc, et quaesivit occidere Moschen’ significetur quod scientificum falsum eo appercepto destruere vellet verum quod legis Divinae.

Footnotes:

1. The Manuscript inserts quaesire (but quaerere is intended)

2. The Manuscript inserts velle.

3. quaesire, in the First Latin Edition.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

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Arcana Coelestia #1053

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1053. E l'arco sarà nella nuvola. Che questo significhi lo stato dell'uomo, è evidente da quanto è stato detto e mostrato sopra riguardo all'arco nella nuvola, e cioè che un uomo o un'anima, nell'altra vita è nota tra gli angeli dalla sua sfera, e questa sfera, ogni volta che piace al Signore, è rappresentata da colori, simili a quelli dell'arcobaleno, in varietà conformi allo stato di ogni persona riguardo alla fede nel Signore, quindi relativamente ai beni e alle verità della fede. Nell'altra vita i colori che si presentano alla vista sorpassano la bellezza dei colori visibili sulla terra per lucentezza e splendore incommensurabili; e ogni colore rappresenta qualcosa di celeste e spirituale. Questi colori sono dalla luce del cielo, e dalla variegatura della luce spirituale, come detto sopra. Perché gli angeli vivono in una luce così grande che la luce del mondo è nulla in confronto. La luce del cielo in cui vivono gli angeli, in confronto con la luce del mondo, è come la luce meridiana del sole rispetto al lume della candela, che si estingue e diventa nulla al sorgere del sole. Nel cielo ci sono sia luce celeste, sia la luce spirituale. La luce celeste, comparativamente, è come la luce del sole, e luce spirituale è come la luce della luna, ma con differenze correlate allo stato dell'angelo che riceve la luce. È lo stesso per i colori, perché essi derivano dalla luce. Il Signore stesso è per il cielo degli angeli celesti, il sole, e per il cielo degli angeli spirituali, la luna. Queste cose non saranno credute da coloro che non hanno alcuna concezione della vita che le anime conducono dopo la morte, e nondimeno, sono autenticamente vere.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.