From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #2494

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2494. Homines cum vivunt in mundo, qui in amore in Dominum et in charitate erga proximum sunt, apud se et in se habent intelligentiam et sapientiam angelicam, sed reconditam in intimis eorum memoriae interioris; quae intelligentia et sapientia eis nusquam apparere potest, priusquam corporea exuunt; tunc memoria particularium, de qua dictum, sopitur, et evigilantur in memoriam interiorem, et successive dein in ipsam angelicam.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

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Arcana Coelestia #1408

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1408. Queste e le cose che seguono si sono verificati storicamente così come sono descritte; e nondimeno, gli eventi storici sono rappresentativi e ogni parola ha un suo preciso significato. Così è per tutti gli eventi storici nella Parola, non solo con quelli contenuti nei libri di Mosè, ma quelli quelli nei libri di Giosuè, Giudici, Samuele e Re. In tutti questi, nessun fatto storico è apparente, ma reale. Ma sebbene siano esposti fatti storici nel senso letterale, nondimeno, nel senso interno vi sono arcani dei cieli, che sono ivi custoditi e nascosti, e che non risultano visibili fino a quando la mente, insieme con l'occhio, si sofferma sulla narrazione storica; né sono rivelati fino a quando la mente non si ritrae dal senso letterale. La Parola del Signore è come un corpo che contiene in sé

un'anima vivente; le cose che appartengono all'anima non compaiono fintanto che la mente si sofferma nelle cose corporee a tal punto da credere difficilmente che vi sia un'anima, e ancor meno che essa vivrà dopo la morte; ma non appena la mente si ritrae dalle cose corporee, ciò che appartiene all'anima e alla vita diviene manifesto. E questa è anche la ragione, non solo del perché le cose corporee debbano cessare prima che l'uomo possa nascere di nuovo, o essere rigenerato, ma anche perché il corpo debba morire in modo che egli possa entrare nel cielo e vedere le cose celesti.

[2] Così è anche per la Parola del Signore: le sue cose corporee sono quelle che appartengono al senso letterale; e quando la mente si sofferma in esse, le cose interne non sono assolutamente visibili; ma quando le prime per così dire, cessano, allora per la prima volta appaiono alla vista le cose interne. E ancora, le cose inerenti il senso letterale sono simili a quelle che sono presso l'uomo mentre vive nel corpo, cioè le conoscenze che sono nella sua memoria, che provengono dalle percezioni dei sensi, e che sono contenitori generali che racchiudono al loro interno cose interiori. Da ciò si può comprendere che i contenitori sono una cosa, e gli elementi essenziali in essi contenuti, un'altra. I contenitori sono naturali; gli elementi essenziali in essi contenuti sono spirituali e celesti. Così anche gli eventi storici esposti nella Parola, e tutte le espressioni nella Parola, sono generali, naturali ed effettivamente, contenitori materiali, in cui sono le cose spirituali e celesti; e queste in alcun modo appaiono alla vista tranne che attraverso il senso interno.

[3] Questo sarà evidente a chiunque dal semplice fatto che molte cose nella Parola sono espresse secondo le apparenze, e segnatamente secondo la fallacia dei sensi; come ad esempio quando è detto che il Signore è adirato, che punisce, che maledice, che uccide e molte altre cose del genere; quando, nondimeno, nel senso interno s'intende esattamente il contrario, vale a dire, che il Signore è in alcun modo punisce, né è adirato; né tanto meno egli maledice, né uccide. Tuttavia a coloro che dalla semplicità del cuore credono alla Parola nel suo senso letterale, nessun danno è arrecato, purché essi vivano nella carità. La ragione di ciò è che la Parola non insegna null'altro che ciascuno debba vivere nella carità verso il suo prossimo, e amare il Signore sopra ogni cosa. Coloro che agiscono così hanno in se stessi le cose interne; e quindi presso di loro gli errori acquisiti dal senso letterale [della Parola] sono facilmente dissipati.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.