From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #2334

Study this Passage

  
/ 10837  
  

2334. ‘Et dixerunt, Non’: quod significet dubitationem quae solet esse tentationis, constare potest a negatione, et quod usque iverint in domum ejus; in omni tentatione est dubitativum, de ‘praesentia et misericordia’ Domini, deque salvatione, et similibus; sunt enim in anxietate interiore, usque ad desperationem, in qua ut plurimum tenentur, ob causam ut confirmentur tandem in eo quod omnia sint misericordiae Domini, quod per Ipsum solum salventur, et quod apud se nihil nisi malum sit, de quibus per pugnas in quibus vincunt, confirmantur: manent post tentationem inde plures status veri et boni, ad quos flecti dein possunt a Domino cogitationes, quae alioquin ruerent in vesana, et contra verum et bonum traherent mentem: quia hic per ‘Lotum’ agitur de primo statu Ecclesiae quae in bono charitatis est at in cultu externo, et antequam homo in hunc statum venit, reformandus est, quod fit etiam per quandam speciem tentationis, sed qui in cultu externo, ii modo levem tentationem subeunt, ideo haec dicta sunt, quae involvunt tentationis quoddam, nempe quod angeli primum dicerent 1 quod ‘pernoctarent in platea’, et quod Lot urgeret illos, et sic quod ‘declinaverint ad illum, et venerint in domum ejus’.

Footnotes:

1. The Manuscript inserts Non, et.

  
/ 10837  
  

This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #1143

Study this Passage

  
/ 10837  
  

1143. Anche se questi erano i nomi delle nazioni che costituivano la chiesa antica, nondimeno, nel senso interno, esse rappresentano un soggetto specifico, vale a dire, il culto stesso. Nel cielo non vi è alcuna cognizione di nomi, paesi, nazioni, e simili; gli angeli non hanno alcuna idea di queste cose, ma delle cose da questi rappresentate. La Parola del Signore vive in virtù del senso interno. Questo è come l'anima, il cui esterno è come il corpo. E proprio come presso l'uomo quando il suo corpo muore l'anima seguita a vivere, e quando l'anima vive, egli ignora ciò che attiene al corpo, così quando egli giunge tra gli angeli non conosce il senso letterale della Parola, ma solo ciò che è la sua anima. Tale era l'uomo della chiesa più antica, il quale, se vivesse e leggesse la Parola in uso nel tempo presente, non sarebbe minimamente in grado di comprenderne il senso letterale; sarebbe come se fosse cieco; ciò nondimeno, comprenderebbe il solo senso interno, astrattamente dalla lettera, esattamente come se la lettera non esistesse. Dunque egli sarebbe nella vita, ovvero nell'anima della Parola. È lo stesso ovunque nella Parola, anche nelle sue parti storiche, che erano esattamente come sono state narrate, e nondimeno non vi è la piccola parola in esse che non contenga, nel senso interno, profondi arcani che non appaiono mai a coloro che relegano la mente al mero contesto storico. Così in questo capitolo, con i nomi, nel senso letterale o storico, sono intesi i popoli che costituivano la chiesa antica, ma nel senso interno si intendono i fondamenti della loro dottrina.

  
/ 10837  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.