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Arcana Coelestia #1783

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1783. SENSUS INTERNUS

QUAE hic continentur, sunt, ut prius dictum, historica vera, nempe quod a Jehovah ita locutum cum Abramo, et quod ei in hereditatem promissa terra Canaan; quod ei mandatum ut sic poneret vitulam, capram, arietem, turturem et pullum; quod volatile descenderit super corpora; quod ceciderit super eum sopor, et in sopore terror tenebrarum; et cum sol occidisset, quod visum ei sicut furnus fumi cum face ignis inter partes, praeter cetera; haec sunt historica vera, sed usque omnia et singula, quoad minimum facti, repraesentativa, et ipsa verba quibus describuntur, quoad minimum iotam significativa, hoc est, in omnibus et singulis est sensus internus; sunt enim omnia et singula quae in Verbo, inspirata, et quia inspirata, non possunt aliter quam esse ab origine caelesti, hoc est, caelestia et spiritualia in sinu suo recondere, aliter nusquam foret Verbum Domini;

[2] haec sunt quae continentur in sensu interno; qui sensus cum patet, obliteratur sensus litterae sicut nullus foret, ut et vicissim, cum ad solum sensum historicum seu litterae attenditur, obliteratur sensus internus sicut nullus foret: haec se habent sicut lux caelestis ad lucem mundi, et vicissim sicut lux mundi est sicut caligo tunc lux mundi est sicut caligo, quod per experientiam mihi notum factum est; at cum quis in luce mundi est, tunc lux caelestis, si apparet, foret sicut caligo; similiter ac in mentibus humanis, qui in sapientia humana seu in scientiis ponit omne, ei sapientia caelestis apparet sicut obscurum nullum; at qui in sapientia caelesti est, ei sapientia humana est sicut commune quoddam obscurum in quo nisi caelestes radii insunt, foret sicut caligo.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

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Arcana Coelestia #30

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30. Versetti 14-17. Poi Dio disse: Vi sia dei luminari nel firmamento per separare il giorno dalla notte; e servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni; e servano da luminari nella distesa dei cieli per dar luce alla terra. E così fu. E Dio fece due grandi luminari: il luminare maggiore, per presiedere al giorno, e il luminare minore per presiedere alla notte; e le stelle. E Dio li pose nel firmamento per dar luce alla terra. Non si può comprendere cosa si intenda per luminare maggiore se prima non è noto quale sia l'essenza della fede, e anche qual sia la sua progressione presso coloro che rinascono a nuova vita. La vera essenza della fede è il solo Signore, perché chi non crede nel Signore non può avere la vita, come egli stesso ha dichiarato in Giovanni:

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna, ma colui che non crede nel Figlio non vedrà la vita, e l'ira di Dio si abbatterà su di lui (Giovanni 3:36)

[2] La progressione della fede presso coloro che rinascono a nuova vita, avviene come segue. In un primo momento essi non hanno la vita, perché è solo nel bene e nel vero che c'è vita, e non può esservi nel male e nel falso; dopo, essi ricevono la vita dal Signore mediante la fede, inizialmente la fede della memoria, che è una fede di mera conoscenza; poi la fede nell'intelletto, che è una fede intellettuale; infine, mediante la fede nel cuore, che è la fede dell'amore, o la fede salvifica. I primi due generi di fede, sono rappresentati dal versetto 3 al versetto 13, dalle cose inanimate; mentre la fede resa vivida dall'amore è rappresentata dal versetto 20 al versetto 25, dalle cose animate. Dunque il soggetto di questi passi è l'amore e la fede che di lì deriva, i quali sono chiamati luminari; l'amore è il luminare maggiore che governa il giorno; la fede che deriva da quell'amore è il luminare minore che governa la notte; e poiché questi due luminari dovrebbero fare uno, si dice di loro, al singolare: Vi sia dei luminari [sit luminaria] , e non al plurale [sint luminaria] .

[3] L'amore e la fede nell'uomo interno sono come il calore e la luce nell'uomo esternocorporeo, per cui il primo è rappresentato da quest'ultimo. È per questo che si dice dei luminari che sono posti nel firmamento, o nell'uomo interno, un luminare maggiore nella sua volontà, ed uno minore nel suo intelletto; ma essi appaiono nella volontà e nell'intelletto, così come come fa la luce del sole negli oggetti a cui è indirizzata. È la sola misericordia del Signore ad influenzare la volontà con l'amore, e l'intelletto con la verità, ovvero con la fede.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.