From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #1709

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1709. ‘Octodecim et trecentos viros’: quod significet qualitatem eorum, nempe quod sint sancta pugnae, numerus ‘octodecim’ hoc involvit, tum quoque numerus ‘trecentorum’, sunt enim hi numeri compositi ex tribus et sex; ‘tria’ significant sanctum, ut ostensum, n. 720, 901; et ‘sex’ pugnam, ut ostensum n. 737, 900. Quod Abram tot expediverit, historicum verum est, sed usque repraesentativum fuit, sicut omne historicum Verbi in Libris quinque Mosis, in Josuae, in Judicum, in Samuelis, in Regum, in Danielis, inque Jonae, ubi similiter numeri involvunt arcana; nam nihil in Verbo scriptum est quod non fuit tale, aliter non foret Verbum, et aliter nusquam memoratum quod Abram octodecim et trecentos expediverit, tum quod illi fuissent ‘initiati et nati domus’, praeter plura quae in hoc capite dicuntur.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

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Arcana Coelestia #1783

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1783. Significato interiore

Le cose che sono qui contenute sono – come è stato detto prima – verità storiche,

vale a dire, che Jehovah parlò così con Abramo e che la terra di Canaan gli fu promessa in eredità; che gli fu comandato di prendere una giovenca, una capra, un montone, una tortora e una piccione; che un rapace piombò sui corpi; che cadde in un sonno profondo; che piombò in una grande angoscia; e che quando il sole era tramontato egli vide una sorta di fornace fumante e una fiaccola ardente tra le parti degli animali; oltre agli altri eventi storici. Queste sono verità storiche; e nondimeno ciascuna di esse e tutte nel loro insieme, anche il minimo particolare, ha una valenza rappresentativa; e le stesse parole con le quali sono state scritto, anche il più piccolo iota, sono significative. Vale a dire che in ciascuna e tutte queste cose c'è un senso interno; perché ciascuna e tutte le cose contenute nella Parola sono ispirate, ed essendo state ispirate non possono che essere da un'origine celeste; cioè, esse devono necessariamente contenere nel loro intimo cose celesti e spirituali, altrimenti non potrebbe essere la Parola del Signore.

[2] Queste sono le cose contenute nel senso interno; e quando questo senso è aperto, il significato lettera viene dismesso, come se non fosse nulla. D'altro canto, quando l'attenzione si sofferma unicamente sul significato storico o letterale, il senso interno si è annichilito, come se non ci fosse. Questi due sono legati come luce celeste e la luce del mondo; e per converso, come la luce del mondo alla luce celeste. Quando appare la luce celeste, la luce del mondo è come densa oscurità, come mi è stato dato di conoscenza per esperienza. Ma quando qualcuno è alla luce del mondo, qualora apparisse la luce celeste, sarebbe come densa oscurità. Lo stesso vale per la mente umana: a colui che riconduce ogni cosa alla sapienza umana, o alla conoscenza mondana, la sapienza celeste appare come qualcosa di oscuro; e a colui che è nella sapienza celeste, la sapienza umana è come un sorta di oscura indefinita che, se non vi fossero i raggi celesti, sarebbe come densa oscurità.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.