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Arcana Coelestia #1143

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1143. Tametsi harum gentium quae Ecclesiam Antiquam constituerunt, haec nomina fuerunt, usque in sensu interno intelliguntur res, nempe ipsi cultus: quid nomina, quid terrae, quid gentes, et similia, ne hilum norunt qui in caelo; talium ibi nulla idea est, sed rerum per illa significatarum: ex sensu interno vivit Verbum Domini, est sicut anima cujus quasi corpus est sensus externus; seque habet sicut homo, cum corpus ejus moritur tunc vivit anima; et cum vivit anima tunc non amplius novit quae corporis sunt; ita cum inter angelos venit, nec quid Verbum in sensu litterae, sed quid in sua anima: homo Antiquissimae Ecclesiae talis fuit, qui si hodie viveret et legeret Verbum, ne hilum inhaereret sensui litterae, sed foret sicut illum non videret, modo sensum internum abstracte a littera, et quidem sicut littera non foret, sic in vita aut anima Verbi. Similiter se habet ubivis in Verbo, etiam in historicis quae talia prorsus sunt sicut relata, sed usque ibi ne quidem una vocula datur quae non in sensu interno arcana involvit, quae nusquam apparent iis qui in contextu historico tenent animum. Ita in hoc capite, per nomina hic significantur, in sensu litterae aut historico, populi qui Antiquam Ecclesiam constituerunt, in sensu autem interno doctrinalia illorum.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

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Arcana Coelestia #1729

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1729. Del Dio altissimo. Che questo significhi l'uomo interno, che è Jehovah, è evidente da ciò che è già stato detto più volte dell'uomo interno del Signore, che è Jehovah stesso e quindi che il Signore è Jehovah, il Padre, come egli stesso dice a Giovanni:

Io sono la via, la verità e la vita. Filippo disse, Mostraci il Padre. Gesù gli rispose, Sono stato così a lungo con te, e tu non mi conosci, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Perché dunque tu dici, Mostrarci il Padre? Non credi che io sia nel Padre e il Padre in me? Credetemi che io sono nel Padre e il Padre in me (Giovanni 14:6, 8-11)

[2] È l'essenza umana del Signore che viene chiamata Figlio dell'uomo, che dopo i combattimenti contro le tentazioni, fu unita alla sua Divina essenza, divenendo essa stessa Jehovah. Perciò nel cielo non conosciamo altro Jehovah il Padre, se non il Signore (si veda sopra, n.15).

Presso il Signore è Jehovah; non solo il suo uomo interno e interiore, ma anche l'uomo esterno e il suo autentico corpo 1 . Perciò egli solo salì al cielo anche con il corpo, come è chiaramente evidente nei Vangeli, dove è trattata la sua risurrezione; come pure dalle parole del Signore stesso:

Per quale motivo affiorano dubbi nei vostri cuori? Guardate le mie mani e i mie piedi, sono proprio io. Toccate con le vostre mani e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa come vedete che io ho. E quando ebbe detto questo, mostrò loro le mani e i piedi (Luca 24:38-40)

Footnotes:

1. In ciò è la Divina Trinità, vale a dire la manifestazione trina del Divino (Uomo interno, Uomo interiore e Uomo esterno, ovvero Padre, Divino procedente e Figlio) che è Uno e come tale non può essere tre persone e un solo Dio, come stabilito nel Concilio di Nicea e come ancor oggi si crede nel mondo cattolico, prigioniero dell'irrazionale assunto della coesistenza di tre distinte persone Divine ed un solo Dio. Delle due l'una: o Dio è unico, oppure la Divinità è ripartita in tre distinte persone, dunque tre dei, che rappresentano la visione mascherata di una religione politeista; visione peraltro rafforzata dalla frammentazione, dall'offuscamento e dal depauperamento del culto (in spregio al primo comandamento della religione cristiana) in una miriade di ulteriori persone, comuni mortali, a partire dalla madre di Gesù (proclamate sante per bolla papale) talvolta in concorrenza con le rispettive reliquie [ndt].

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.