സ്വീഡൻബർഗിന്റെ കൃതികളിൽ നിന്ന്

 

L’Amore Coniugale #515

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515. Dovrei fare qui una premessa in merito al significato di corrispondenza, ma non è compito da assolvere in questa parte dell’opera; una breve sintesi di ciò che è la corrispondenza può essere visto più sopra ai nn. 76 e 342, e compiutamente in Apocalisse Rivelata, dall'inizio alla fine: cioè il rapporto tra il significato naturale ed il significato spirituale della Parola. Che nella Parola vi sia un significato naturale e un significato spirituale, e una corrispondenza tra loro, è stato mostrato in Dottrina della Sacra Scrittura, in particolare, ai nn. 5-26 di tale opera.

  
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L’Amore Coniugale #478

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478. Adulteri, le loro specie e gradi

Nessuno può sapere che vi è un male nell'adulterio, se lo si giudica solo esteriormente, perché sotto questo profilo è simile al matrimonio. Questi giudici esteriori, quando si fa cenno all'interiore, e gli viene detto che dalla loro esteriorità derivano il loro bene o il loro male, dicono:

- Che cosa è l'interiore? Chi lo vede? Non è questo un innalzarsi al di sopra della sfera dell'intelligenza di ciascuno? Essi sono come quelli che accettano il finto bene come autentico, appartenente alla volontà, e che stimano la sapienza di un uomo dall'eleganza del suo discorso, o l'uomo stesso dal suo abbigliamento e dal fatto che sia alla guida di una splendida carrozza, e non dal suo carattere interiore, che riguarda il giudizio dall'affezione di ciò che è buono. Quindi, è come il giudizio del frutto di un albero, o di qualcosa di commestibile, dalla sola vista e senza alcun riguardo per la sua bontà, che si esplora attraverso il gusto e la conoscenza. Dunque senza alcun riguardo per l'interiore dell'uomo. Da qui la follia di molti, nel tempo presente, in cui non si attribuisce alcun male negli adulteri, anzi, si congiungono con i matrimoni nello stesso letto, rendendoli dunque somiglianti, e questo solo a causa dell'apparente affinità esteriore.

[2] Sono persuaso che sia così da questa prova di esperienza. Alcune centinaia che nel continente europeo erano famosi per il loro genio, per l'erudizione e per la sapienza, sono stati una volta convocati dagli angeli e interrogati circa la differenza tra il matrimonio e l'adulterio; e gli è stato chiesto di esporre le ragioni della loro opinione. E dopo essersi consultati, dieci di loro hanno risposto, che solo la legge pubblica rende la distinzione, per il bene di alcuni, il cui vantaggio non può che essere conosciuto, se non nella forma stabilita dalla prudenza civile. Poi è stato chiesto se hanno visto alcunché di bene nel matrimonio e di male nell'adulterio. Hanno risposto:

- Nessun male né bene, razionalmente.

Alla domanda se avessero visto alcun peccato, hanno detto:

- Dove sarebbe il peccato? Non si tratta forse dello stesso atto?

Gli angeli, sbalorditi da queste risposte hanno esclamato:

O di che natura e quanto grande è l'ignoranza di questi tempi!

All'udire ciò, le centinaia di eruditi si sono voltati e ridendo tra di loro hanno detto:

- Questa è ignoranza? Vi può essere alcun sapienza che può convincerci che amare la moglie di un altro meriti la dannazione eterna?

Ma è stato mostrato nel primo capitolo di questa parte dell'opera la contrapposizione tra amore promiscuo e amore coniugale, che l'adulterio è un male spirituale, e di lì, è un male morale e un male civile, diametralmente opposto alla sapienza razionale; e che l'amore dell'adulterio viene dall'inferno e ritorna all'inferno, mentre l'amore del matrimonio viene dal cielo e ritorna al cielo.

Eppure, siccome tutti i mali, come tutti i beni, hanno ampiezza ed altezza, e secondo l'ampiezza hanno la loro specie, e secondo l'altezza hanno il loro grado, quindi affinché gli adulteri possano essere compresi secondo il proprio rango, devono essere prima distinti nelle loro specie, e poi nei loro gradi. Questo deve essere fatto nel seguente ordine:

(1) Che ci sono tre tipi di adulterio, semplice, doppio, e triplo.

(2) Che l'adulterio semplice è quella di un uomo non sposato con la moglie di un altro, o di una donna non sposata con il marito di un altra.

(3) Che l'adulterio doppio è quello di un marito con la moglie di un altro, o il contrario.

(4) Che l'adulterio triplo è con i consanguinei.

(5) Che ci sono quattro gradi di adulteri, secondo cui, l'affermazione, l'attribuzione e dopo la morte l'imputazione dei medesimi è fatta.

(6) Che gli adulteri di primo grado sono adulteri d'ignoranza, commessi da coloro che non hanno ancora consultato la propria ragione, o che non possono affidarsi al proprio intelletto, che dunque non può dissuaderli.

(7) Che gli adulteri commessi da questi sono lievi.

(8) Che gli adulteri di secondo grado sono adulteri di lussuria, che vengono commessi da coloro che effettivamente sono in grado di consultare il proprio intelletto, ma per cause contingenti, in quei momenti non ne sono in grado.

(9) Che gli adulteri commessi da questi sono imputabili nella misura in cui l'intelletto concorda con essi o li avversa.

(10) Che gli adulteri di terzo grado sono adulteri secondo ragione, commessi da coloro che sono persuasi del fatto che non sono mali del peccato.

(11) Che gli adulteri commessi da questi sono gravi, e sono imputati in base al consolidamento in essi.

(12) Che gli adulteri di quarto grado sono adulteri della volontà, commessi da coloro che li considerano ammissibili e piacevoli, e non considerano di alcuna utilità consultare la ragione riguardo ad essi.

(13) Che gli adulteri commessi da questi sono più gravi, e sono imputati a loro come mali di scopo; e sono valutati con gravità nella loro colpevolezza.

(14) Che gli adulteri di terzo e quarto grado sono mali del peccato secondo la misura e la qualità dell'intelletto e della volontà in essi, sia che siano consumati, sia che non siano consumati e restino relegati nell'intenzione.

(15) Che gli adulteri che originano dai fini della volontà o dal consolidamento nell’intelletto, rendono gli uomini naturali, sensuali, e corporei.

(16) E questo a tal punto che alla fine rigettano tutte le cose della chiesa e della religione.

(17) Che ciò nondimeno essi sono ancora in possesso della razionalità umana come gli altri.

(18) Ma che utilizzano questa razionalità quando sono nella vista esteriore, e quando sono in quella interiore, insultano la loro razionalità.

La spiegazione di questi ora segue.

  
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