സ്വീഡൻബർഗിന്റെ കൃതികളിൽ നിന്ന്

 

Arcana Coelestia #10575

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10575. ‘Et dixit, Ego pertransire faciam omne bonum Meum super facies tuas’: quod significet Omne Divinum caeli et Ecclesiae super externum separatum ab interno, in quo Moscheh et gens tui praeerat, constat ex significatione ‘pertransire facere super facies ejus’ quod sit super externum separatum ab interno, in quo Mosche et gens tui praeerat, nam per ‘facies tuas’ significatur externum cultus, Ecclesiae, et Verbi, in quo 1 internum, et per ‘ 2 pertransire facere’ significatur super id; et ex significatione ‘omnis boni Jehovae’ quod sit omne Divinum caeli et Ecclesiae. Quomodo cum his se habet, constare potest ex illis quae supra de Mosche et de gente cui praeerat, dicta et ostensa sunt, quod nempe in externis separatis ab interno essent; per quod intelligitur quod in externis sanctis 3 absque interno essent cum in cultu, 4 et quia usque sanctum internum aderat, sed non intrabat in sanctum externum eorum; inde patet quid significatur per quod Jehovah pertransire faceret omne bonum super facies 5 ejus; fuit quidem 6 isti genti internum, sed hoc erat foedum, plenum immunditie ex amore sui et mundi; verum hoc clausum fuit cum in cultu erant, ex causa ne Divinum internum caeli, Ecclesiae, et Verbi conspurcaretur; nam si id per internum eorum conspurcaretur, nulla prorsus communicatio 7 externi eorum fuisset cum caelo quando in cultu et in lectione Verbi, de 8 qua re videantur quae prius n. 10454-10457, n. 9 10462-10466, 10492, 10498, 10500, 10533, 10549-10551, 10570, dicta et ostensa sunt, ubi haec plenius explicata sunt.

അടിക്കുറിപ്പുകൾ:

1. illi

2. The editors of the third Latin edition made a minor correction here. For details, see the end of the appropriate volume of that edition.

3. prorsus separatis a sancta interno,

4. at

5. illorum

6. The following two (or in some cases more) words are transposed in the Manuscript.

7. fuisset per externum eorum

8. quibus

9. The Manuscript inserts et.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

സ്വീഡൻബർഗിന്റെ കൃതികളിൽ നിന്ന്

 

Arcana Coelestia #1540

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1540. Significato interiore

Le verità storiche della Parola hanno inizio, come è stato detto prima, con il capitolo precedente, il dodicesimo. Fino a quel punto, o meglio, fino a Eber, gli eventi storici narrati non sono realmente accaduti. Nel senso interno, gli eventi storici qui riportati di Abramo fanno riferimento al Signore, e alla sua condizione, prima che l'uomo esterno fosse congiunto con l'interno e fossero uno; cioè, prima che il suo uomo esterno fosse stato reso celeste e Divino. Gli eventi storici rappresentano il Signore; le parole stesse sono significative delle cose rappresentate. Ma essendo fatti storici, la mente del lettore non può che soffermarsi su di essi; soprattutto nel tempo presente, quando la maggior parte delle persone, anzi la quasi totalità, non crede che esista un senso interno e ancor meno che esista in ogni parola. E malgrado il fatto che il senso interno sia stato così chiaramente mostrato finora, essi potrebbero addirittura non riconoscerne l'esistenza, e questo per il motivo che il senso interno sembra ritirarsi così lontano dal senso letterale da non essere riconosciuto in esso. E nondimeno, che questi fatti storici non possono essere la Parola, essi potrebbero saperlo semplicemente dal fatto che quando sono separati dal senso interno non vi è più il Divino in loro come in qualsiasi altra narrazione storica.

Perché è il senso interno che rende Divina la Parola.

[2] Che il senso interno sia la Parola stessa è evidente da molte cose che sono state rivelate, come: Dall'Egitto ho chiamato mio figlio (Matteo 2:15); oltre a molte altre. Anche il Signore stesso, dopo la sua risurrezione, ha insegnato ai discepoli ciò che era stato scritto di lui da Mosè e dai profeti (Luca 24:27).

Dunque non c'è nulla di scritto nella Parola che non riguardi il Signore, il suo regno e la chiesa. Queste sono le cose spirituali e celesti della Parola. Ma le cose contenute nel senso letterale sono per lo più mondane, corporee e terrene; il che non può costituire la Parola del Signore. Nel tempo presente gli uomini sono di un'indole tale da non percepiscono altro che cose del genere. E difficilmente conoscono le cose spirituali e celesti. Diversa era la disposizione degli uomini della chiesa antichissima e della chiesa antica; questi, se avessero vissuto nel tempo presente e avessero letto la Parola, non si sarebbero minimamente soffermati sul senso letterale, che avrebbero considerato come nulla, ma avrebbero avuto riguardo per il senso interno. Essi si stupiscono assai del fatto che chiunque percepisca la Parola in qualsiasi altro modo. Tutti i libri degli antichi furono perciò scritti in modo da avere nel senso interno un significato differente da quello letterale.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.