Од делата на Сведенборг

 

Arcana Coelestia #1143

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1143. Tametsi harum gentium quae Ecclesiam Antiquam constituerunt, haec nomina fuerunt, usque in sensu interno intelliguntur res, nempe ipsi cultus: quid nomina, quid terrae, quid gentes, et similia, ne hilum norunt qui in caelo; talium ibi nulla idea est, sed rerum per illa significatarum: ex sensu interno vivit Verbum Domini, est sicut anima cujus quasi corpus est sensus externus; seque habet sicut homo, cum corpus ejus moritur tunc vivit anima; et cum vivit anima tunc non amplius novit quae corporis sunt; ita cum inter angelos venit, nec quid Verbum in sensu litterae, sed quid in sua anima: homo Antiquissimae Ecclesiae talis fuit, qui si hodie viveret et legeret Verbum, ne hilum inhaereret sensui litterae, sed foret sicut illum non videret, modo sensum internum abstracte a littera, et quidem sicut littera non foret, sic in vita aut anima Verbi. Similiter se habet ubivis in Verbo, etiam in historicis quae talia prorsus sunt sicut relata, sed usque ibi ne quidem una vocula datur quae non in sensu interno arcana involvit, quae nusquam apparent iis qui in contextu historico tenent animum. Ita in hoc capite, per nomina hic significantur, in sensu litterae aut historico, populi qui Antiquam Ecclesiam constituerunt, in sensu autem interno doctrinalia illorum.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

Од делата на Сведенборг

 

Arcana Coelestia #1530

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1530. Che sia così la Parola lo ha mostrato a tutti. Come quando il Signore si manifesto a Pietro, Giacomo e Giovanni. Perché allora il suo volto brillò come il sole, e i suoi vestiti divennero come di luce (Matteo 17:2).

Così apparve semplicemente perché la loro vista interiore fu aperta. Lo stesso è confermato anche nei profeti; Come in Isaia, dove si tratta del regno del Signore nei cieli:

La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte, come la luce di sette giorni (Isaia 30:26)

E in Giovanni, dove si parla anche del regno del Signore, chiamato nuova Gerusalemme:

La città non ha bisogno della luce del sole, né della luna. Perché la gloria di Dio la illumina e l'Agnello è la sua lampada (Rivelazione 21:23)

Non ci sarà nessuna notte e non avranno bisogno di lampade, né di luce del sole, perché il Signore Dio darà loro la luce (Rivelazione 22:5)

Oltre che quando il Signore apparve a Mosè, ad Aronne, a Nadab, a Abihu e ai settanta anziani:

essi videro il Dio d'Israele, sotto i cui piedi era come una lastra lavorata di zaffiro come la sostanza del cielo nel suo chiarore (Esodo 24:10)

Poiché che il celeste e lo spirituale del Signore appaiono davanti agli occhi degli angeli rispettivamente, come un sole e una luna, perciò il sole nella Parola significa ciò che è celeste e la luna, ciò che è spirituale.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.