from the Writings of Emanuel Swedenborg

 

Cavallo bianco #1

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1. Nell’Apocalisse, questo è il modo in cui Giovanni descrive la Parola in quanto al suo significato spirituale o interiore:

Vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco. E colui che lo cavalcava è stato chiamato fedele e verace, perché giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco; ha molte gemme sul capo e porta scritto un nome che egli solo conosce. È vestito di un mantello intriso di sangue e il suo nome è la Parola di Dio. Le schiere celesti lo seguivano su cavalli bianchi, vestite di bianco, di puro lino finissimo. Sul mantello e sulla coscia porta scritto il suo nome: Re dei re e Signore dei signori. (Apocalisse 19:11-12, 13-14, 16).

Soltanto dal significato interiore si possono conoscere le implicazioni di questa descrizione particolareggiata. È evidente che ogni singolo dettaglio - il il cielo che è aperto; il cavallo che è di colore bianco; colui che lo cavalcava; il suo giudicare e combattere con giustizia; i suoi occhi nella forma della fiamma di fuoco; che avesse molte gemme sul capo; il fatto che avesse un nome che nessuno conosceva tranne lui; il suo essere avvolto in un mantello intriso di sangue; le schiere celesti, avvolte in fine lino bianco e puro, che lo seguivano su cavalli bianchi; che avesse un nome scritto sul suo mantello e sulla coscia - rappresenta e significa qualcosa. Si dice chiaramente che questa è la descrizione della Parola, e che è il Signore è la Parola, poiché si dice, il suo nome è chiamato la Parola di Dio; e poi si dice che sulla sua veste e sulla coscia porta scritto il nome; Re dei re e Signore dei signori.

[2] Se interpretiamo le singole parole, possiamo vedere che descrivono il senso spirituale

o interiore della Parola. Il cielo che si apre rappresenta e significa il senso interiore della Parola, che si vede nel cielo e quindi viene visto in questo mondo dalle persone a cui il cielo è stato aperto. Il cavallo bianco rappresenta e significa la comprensione della Parola in relazione al suo contenuto più profondo; la ragione di questo significato del cavallo bianco sarà chiarita di seguito. Senza dubbio, colui che era seduto sul cavallo è il Signore in quanto Parola ed è quindi la Parola, dal momento che si dice, il suo nome è la Parola di Dio. Egli è descritto come fedele e giudice giusto, perché è il bene; e come verace, e che combatte con giustizia, perché è la verità, dal momento che il Signore stesso è la giustizia. Che i suoi occhi sono una fiamma di fuoco significa la Divina verità che procede dal Divino bene del suo Divino amore. Il suo avere molte gemme sul capo, significa tutte le specie di bene e di verità che appartengono alla fede. Il suo avere un nome che egli solo conosce, significa che ciò che la Parola è in quanto al suo significato interiore non è accessibile a nessuno, tranne a lui e a coloro ai quali egli lo rivela. Il suo essere avvolto in un mantello intriso di sangue significa la Parola nel suo significato letterale, che ha subito violenza. Le schiere celesti che lo seguivano su cavalli bianchi indicano le persone che hanno la capacità d’intendere i contenuti più profondi della Parola. Il loro essere rivestiti con fine lino, bianco e puro, significa che queste persone hanno la consapevolezza della verità che deriva dall’agire rettamente. Il suo avere un nome scritto sul mantello e sulla coscia significa ciò che è vero e ciò che è bene; e ciò che è bene e ciò che è vero, sono simili.

[3] Si può vedere da questo e da quello che precede e che segue questo passo della Parola che qui abbiamo una previsione che nell’ultimo tempo della chiesa il significato spirituale

o interiore della Parola sarà dischiuso. Cosa accadrà poi è descritto nei versi Apocalisse 19:17-21.

Non è necessario dimostrare qui che questo è il significato di queste parole, dal momento che i particolari sono stati illustrati in Arcana Coelestia nel seguente ordine:

il Signore è la Parola, perché egli è la Divina verità: 2533, 2813, 2894, 5272, 8535; la Parola è la Divina verità: 4692, 5075, 9987; si dice che Colui che sedeva sui cavalli giudica e combatte con giustizia perché il Signore è la giustizia; il Signore si chiama giustizia, perché ha salvato il genere umano dal proprio della sua volontà: 1813, 2025, 2026, 2027, 9715, 9809, 10019, 10152; la giustizia è una forma di merito che appartiene unicamente al Signore da solo: 9715, 9979;

la somiglianza dei suoi occhi ad una fiamma di fuoco significa la Divina verità che procede dal Divino bene del suo Divino amore, perché gli occhi significano l’intelletto e la verità che appartiene alla fede: 2701, 4403, 4421, 4523, 4534, 6923, 9051, 10569; e una fiamma di fuoco significa il bene dell’amore: 934, 4906, 5215, 6314, 6832;

le gemme sul capo significano tutte le specie di bene e di verità che appartengono alla fede: 114, 3858, 6335, 6640, 9863, 9865, 9868, 9873, 9905;

il suo avere un nome che egli solo conosce, significa che ciò che la Parola è in quanto al suo significato interiore, non è accessibile a nessuno, tranne a lui e a coloro ai quali egli lo rivela, perché il nome significa ciò a cui la cosa denominata realmente somiglia: 144, 145, 1754, 1896, 2009, 2724, 3006, 3237, 3421, 6674, 9310;

il suo essere avvolto in un mantello intriso di sangue significa la Parola nel suo significato letterale, che ha subito violenza, perché un indumento significa la verità, la quale riveste ciò che è bene: 1073, 2576, 5248, 5319, 5954, 9212, 9216, 9952, 10536, e questo con particolare riferimento alle forme più esterne di verità, e quindi alla Parola nel senso letterale: Arcana Coelestia 5248, 6918, 9158, 9212; e poiché il sangue significa la violenza inflitta alla verità, da ciò che è falso: 374, 1005, 4735, 5476, 9127;

le schiere celesti che lo seguivano su cavalli bianchi significa le persone che hanno la capacità d’intendere i contenuti più profondi della Parola, perché schiere significa le

persone che hanno la capacità d’intendere la verità e l’amore di fare del bene, che sono caratteristici del cielo e della chiesa: 3448, 7236, 7988, 8019; cavallo significa l’intelletto: 3217, 5321, 6125, 6400, 6534, 6534, 7024, 8146, 8381; e bianco significa la verità che è nella luce del cielo, e quindi significa la verità più profonda: 3301, 3993, 4007, 5319;

il loro essere stati rivestiti con fine lino, bianco e puro, significa che queste persone hanno una consapevolezza della verità che procede dall’agire bene, perché le vesti di lino significano la verità da un’origine celeste, che è la verità derivanti da ciò che è bene: 5319, 9469;

iIl suo avere un nome scritto sul suo mantello e sulla coscia significa ciò che è vero e ciò che è bene e ciò a cui la verità e il bene sono simili, perché un mantello significa ciò che è vero e un nome significa ciò a cui la verità è simile, e la coscia significa la bontà che viene dall’amore: 3021, 4277, 4280, 9961, 10488;

Re dei re e Signore dei signori è il Signore in quanto alla Divina verità e alla Divina bontà; Il Signore è chiamato Re in ragione della sua Divina verità: 3009, 5068, 6148.

Egli è chiamato Signore in ragione della sua Divina bontà: 4973, 9167, 9194.

Possiamo vedere di qui ciò che la Parola è nel suo senso spirituale o interiore, e che non c’è una solo termine in essa che non significhi qualcosa di spirituale; qualcosa che riguarda circa il cielo e la chiesa.

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from the Writings of Emanuel Swedenborg

 

Arcana Coelestia #6640

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6640. ‘Reuben, Schimeon, Levi, et Jehudah; Jisaschar, Sebulun, et Benjamin; Dan et Naphtali, Gad et Ascher’: quod significent processum a principio ad finem, nempe instaurationis Ecclesiae, de qua in sequentibus nunc agitur; 1 duodecim enim' filii Jacobi, ut quoque tribus ab illis nominatae, significant omnia boni et veri, hoc est, omnia amoris et fidei in complexu, videatur n. 3858, 3926, 3939, 4060, 6335, sed varia secundum ordinem in quo nominantur, n. 3862, 3926, 3939, 4603 seq. ; et quod ita innumerabilia, ac omnia et singula quae sunt Ecclesiae 2 et regni Domini, n. 6337; sed quid in specie significant cum in tali vel alio ordine nominantur, nemo scit quam solus Dominus, nec aliquis in caelo nisi a Domino, ubi vera et bona, quae significantur, per luces cum adjuncta perceptione manifestantur.

[2]. 3 Quia duodecim tribus repraesentabant regnum Domini et omnia 4 quae ibi, ideo ut quoque luces illae repraesentarentur, et sic omnia vera et bona Ecclesiae, duodecim lapides pretiosi in suo ordine insculpti sunt auro, unus lapis pro unaquavis tribu, et id pectorale vocatum est, ac impositum ephodo Aharonis, ac inde per effulgurationes varias lucis tulerunt responsa, quibus adjuncta fuit vel viva vox, vel perceptio interna; inde quoque constare potest quod ‘duodecim tribus Israelis’ significent vera et bona regni Domini ac Ecclesiae omnia in complexu et quod varia secundum ordinem in quo nominantur. Quod hic in alio ordine nominentur quam secundum nativitates, patet ex eo quod Jisaschar et Sebulun prius nominentur quam Dan et Naphtali, tametsi hi prius nati sunt; et quoque Benjamin ante Danem, Naphtali, Gadem et Ascherem, qui tamen ultimo natus est; tum quod Gad et Ascher post omnes; similiter alibi in Verbo ubi adhuc alio ordine nominantur.

V:

1. The Manuscript has this, then deleted enim and added est quia before duodecim.

2. seu

3. The Manuscript inserts Et.

4. The Manuscript inserts illa.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

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Arcana Coelestia #1066

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1066. Quod ‘ab illis dispersa est tota terra’ significet quod inde derivatae sint omnes doctrinae, tam verae quam falsae, constat a significatione ‘terrae’: terra in Verbo accipitur varie, in sensu universali pro loco seu tractu ubi est Ecclesia, vel ubi fuit Ecclesia, sicut terra Canaan, terra Jehudae, terra Israelis, ita universaliter pro omni Ecclesiae, nam terra praedicatur ex homine qui ibi, ut notum quoque est in communi sermone; quare antiquitus cum dicebant ‘totam terram’, non intellexerunt totum terrarum orbem sed modo terram ubi Ecclesia et sic ipsam Ecclesiam; sicut constare potest a sequentibus in Verbo locis;

apud Esaiam,

Jehovah evacuans terram:... evacuando evacuabitur terra; ... lugebit, confundetur terra:... et terra contaminabitursub habitatoribus suis; ... propterea maledictio comedet terram:... ideo exurentur habitatores terrae, et relictus erit homo pusillum.... Cataractae ab alto apertae sunt, et commota sunt fundamenta terrae; confringendo confracta est terra; disrumpendo disrupta est terra; nutando emota est terra; titubando titubat terra sicut ebrius; et hinc inde vacillat sicut tugurium; et gravis erit super eam praevaricatio ejus, et cadet, et non addet surgere, 24:1, 3-6, 18-21;

‘terra’ pro populo qui ibi, et quidem pro populo Ecclesiae, ita pro Ecclesia, et pro vastatis illis quae Ecclesiae, de quibus cum vastantur, praedicatur ‘evacuari, commoveri, titubare sicut ebrius, vacillare, cadere non surgere’.

[2] Quod per ‘terram’ significetur homo, consequenter Ecclesia quae hominis, apud Malachiam,

Praedicabunt vos beatos omnes gentes, quia eritis vos terra beneplaciti, 3:12.

Quod terra pro Ecclesia, apud Esaiam,

Annon intelligitis fundamenta terrae? 40:21;

ubi ‘fundamenta terrae’ pro fundamentis Ecclesiae:

apud eundem,

Ecce Ego creans caelos novos, et terram novam, 65:17; 66:22; Apoc. 21:1;

‘caeli novi et terra nova’ pro regno Domini et Ecclesia:

apud Zachariam,

Jehovah extendens caelos et fundans terram, et formari spiritum hominis in medio ejus, Sach. 12:1;

pro Ecclesia; sicut etiam prius, In principio creavit Deus caelum et terram, Gen. 1:1;

Absoluti sunt caeli et terra, Gen. 2:1;

Hae nativitates caeli et terrae, ibid. vers. 4;

ubivis pro Ecclesia, quae ‘creata, formata, facta’:

apud Joelem,

Coram Ipso commota est terra, contremuerunt caeli; sol et luna atrati sunt, 2:10;

pro Ecclesia, et pro illis quae sunt Ecclesiae; quae cum vastantur dicitur ‘caelum et terra commoveri, sol et luna nigrescere’, hoc est amor et fides:

[3] apud Jeremiam,

Vidi terram, cum ecce vacuum et inane, et ad caelos, et non lux illorum, 4:23;

manifeste hic ‘terra’ pro homine in quo non aliquid Ecclesiae:

apud eundem,

Desolata erit tota terra, et consummationem non faciam propter hoc lugebit terra, et atrati erunt caeli, 4:27, 28;

similiter pio Ecclesia, cujus exteriora sunt ‘terra’, et interiora ‘caeli: de quibus praedicatur quod ‘atrati sint, et illis nulla lux’ cum non amplius sapientia boni et intelligentia veri; tunc quoque terra es ‘vacua et inanis’; similiter homo Ecclesiae qui foret Ecclesia: quo per ‘totam terram’ etiam alibi intelligatur solum Ecclesia, apud Danielem,

Bestia quarta regnum quartum erit in terra, quod diversum erit ab omnibus regnis, et comedet totam terram, et conculcabit illam, et conteret illam, 7:23;

‘tota terra’ pro Ecclesia et pro illis quae sunt Ecclesiae; nam in Verbo non agitur de potestatibus monarchicis, quod profanorum scriptorum est, sed de sanctis, et de statibus Ecclesiae, qui per ‘regna terrae significantur:

[4] apud Jeremiam,

Procella magna suscitabitur a lateribus terrae, et erunt confossi Jehovae in die illo, a fine terrae usque ad finem terrae, 25:32, 33

ibi ‘a fine terrae ad finem terrae’ pro Ecclesia et pro omni quod Ecclesiae:

apud Esaiam,

Quiescit et quieta est tota terra, insonuerunt jubilo, 14:7;

ibi ‘tota terra’ pro Ecclesia:

apud Ezechielem,

Sicut laetatur tota terra, 35:14;

ubi etiam ‘tota terra’ pro Ecclesia:

apud Esaiam,

Juravi non transituras aquas Noahi amplius super terram, 54:9;

ubi ‘terra’ pro Ecclesia, nam ibi agitur de Ecclesia. Terra, quia in Verbo significat Ecclesiam, etiam significat non Ecclesiam, nam cuique tali voci sunt sensus contrarii seu oppositi, sicut terrae diversae gentium, in genere omnes terrae extra terram Canaanem: ideo quoque ‘terra’ accipitur pro populo, et pro homine extra Ecclesiam, inde pro homine externo, pro ejus voluntate, pro ejus proprio, et sic porro;

[5] raro in Verbo pro universo terrarum orbe nisi significetur tunc universum genus humanum quoad statum eorum Ecclesiae vel non Ecclesiae. Et quia terra est continens humi, quae etiam est Ecclesia, et humus continens agri, ideo est vox significans, quia involvit, plura, sed quid significat, patet a re, ut a suo subjecto, de qua agitur, et praedicatur. Exinde nunc constare potest quod hic per ‘totam terram, quae a filiis Noahi dispersa’ non significetur universus terrarum orbis seu universum genus humanum, sed omnes doctrinae tam verae quam falsae quae Ecclesiarum fuerunt.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.